SELMI ci racconta “Perderci nell’attimo”: il track by track dell’EP
Dopo l’esperienza a X Factor e il riscontro dell’inedito “Doccia ghiaccia” presentato alle audizioni, Niccolò pubblica il suo primo progetto discografico
La prima immagine di Niccolò Selmi, oggi semplicemente SELMI, che ci viene in mente è quella delle auditions di X Factor: lui solo sul palco, vestito con una camicia grunge anni ’90, mentre presenta il suo inedito Doccia ghiaccia. Un brano che ci colpì fin dal primo ascolto e che convinse anche Morgan che lo ha poi scelto per la sua squadra. Come descriverlo? Testi personali in cui è facile immedesimarsi e una musicalità essenziale ed efficace. Tutte cose che SELMI mette in mostra nel primo EP Perderci nell’attimo.
La chitarra acustica è lo strumento che meglio rappresenta lo stile del giovane cantautore. La ritroviamo non solo in Doccia ghiaccia, ma anche nella titletrack che apre l’EP. I brani, scritti a mesi di distanza l’uno dall’altra, riflettono i cambiamenti e le esperienze vissute da SELMI ed esplorano anche sonorità più rock e blues, come in Sparami.
SELMI ha già eseguito dal vivo i pezzi di Perderci nell’attimo al Forum di Assago, in apertura alla prima delle due date di Gazzelle. Il 7 aprile il giovane cantautore sarà in concerto all’Alcazar di Roma, mentre l’11 dello stesso mese tornerà a Milano al BIKO.
SELMI, il track by track di “Perderci nell’attimo”
Perderci nell’attimo: Conoscersi e unirsi in momenti o situazioni di comune disagio. Senza che l’unione faccia la forza, senza cambiare niente, solo addolcendo l’attesa, quando è solo il tempo che deve passare.
Doccia Ghiaccia: Doccia Ghiaccia è un brano pop acustico con il quale mi sono presentato alle audizioni di X-Factor 2023. Il brano si esprime sulle dinamiche di una società che porta a dover indossare maschere per non sentirsi esclusi, andando incontro ad una “doccia ghiaccia” di consapevolezza.
Sparami: Un brano rimasto in archivio per molto tempo, aspettando il giusto momento per essere pubblicato. È una richiesta che si nasconde dietro ad un imperativo, lasciando per l’ultima volta a un’altra persona il compito di fare qualcosa che da soli, non riusciremmo a compiere.
Come bambini: E che farei se non ci fossero le favole. Quelle che racconti quando non sai di che piangere. Vivere come bambini, volendo conoscere, per far sì che non smettano di esistere.
Consapevole: Consapevole è una lettera diventata canzone, comportando un linguaggio più intimo e referenziale. Uno sguardo ad un passato che continua a vivere nei sentimenti presenti, insegnando a noi stessi chi siamo.