Le 10 canzoni più belle dei Take That
Ripercorriamo la carriera della storica boy band britannica attraverso una selezione di alcuni di loro brani più memorabili
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I Take That sono una delle band più iconiche della storia della musica pop britannica e internazionale. Con una carriera che si estende per oltre tre decenni, hanno attraversato innumerevoli alti e bassi, riuscendo a reinventarsi e a mantenere un posto di rilievo nel panorama musicale mondiale. La loro storia è una testimonianza di talento, resilienza e capacità di adattamento. Dalla loro formazione nel 1990, passando per la separazione, i ritorni trionfali e le trasformazioni musicali, con le loro canzoni i Take That hanno saputo evolversi con il tempo, conquistando sempre nuovi fan e lasciando un segno indelebile nella cultura popolare.
Gli inizi
I Take That nacquero nel 1990 a Manchester come una band pop destinata principalmente al pubblico adolescenziale. I membri fondatori erano Gary Barlow, Howard Donald, Jason Orange, Mark Owen e Robbie Williams. Gary Barlow, con la sua voce potente e le sue abilità compositive, era il leader della band, mentre Robbie Williams, con il suo carisma e il suo stile provocatorio, iniziò presto a distinguersi come la “rockstar” del gruppo. La band fu formata dal discografico Nigel Martin-Smith, che vedeva nel gruppo una potenziale forza commerciale.
Il loro primo album, Take That & Party, venne pubblicato nel 1992. Il singolo di debutto, Do What U Like, non raggiunse un grande successo inizialmente, ma la band riuscì a ottenere una visibilità crescente. Il vero successo arrivò nel 1993 con il singolo Pray, che scalò le classifiche e li portò alla ribalta. Il secondo album, Everything Changes (1993), consolidò ulteriormente il loro successo, con brani come Relight My Fire e Babe, che divennero grandi successi. La band, nonostante il suo suono pop, iniziò a sviluppare una certa maturità, affrontando temi più adulti nei testi e nel loro stile musicale.
L’apice del successo e la dipartita di Robbie Williams
Durante il periodo di massimo splendore, i Take That si affermarono come uno dei gruppi pop più popolari del Regno Unito e internazionali. Tuttavia la pressione derivante dalla fama e la continua esposizione mediatica iniziarono a farsi sentire, specialmente su Robbie Williams, che cominciò a manifestare segnali di insoddisfazione. Nel 1995, a sorpresa, Robbie Williams lasciò il gruppo, un fatto che segnò un momento di crisi per i Take That.
La dipartita di Williams fu un colpo duro per la band, che rischiava di perdere la sua “star”. Tuttavia i rimanenti membri decisero di proseguire e di registrare l’album Nobody Else (1995), il quale conteneva il celebre singolo Back for Good, uno dei loro brani più amati e un inno del periodo. Nonostante l’album fosse ben accolto dal pubblico, la separazione di Robbie Williams lasciò un vuoto difficile da colmare. La band decise di sciogliersi nel 1996, concludendo così il loro primo capitolo musicale.
Il successo da solisti e il ritorno nel 2005
Dopo lo scioglimento dei Take That, i membri del gruppo intrapresero carriere soliste separate. Robbie Williams divenne una delle star più importanti della musica pop degli anni ’90 e Duemila, con album di successo come Life Thru a Lens e I’ve Been Expecting You. Gary Barlow, invece, divenne un autore e produttore rispettato, collaborando con artisti di fama internazionale, mentre Mark Owen, Howard Donald e Jason Orange tentarono carriere soliste meno fulgide, ma comunque significative. Tuttavia la nostalgia per i Take That e l’impossibilità di replicare lo stesso successo da solisti spinsero Gary Barlow e i suoi compagni a considerare il ritorno.
Nel 2005 i Take That annunciarono il loro ritorno come quartetto, senza Robbie Williams. Questo segno di resilienza e determinazione fu un successo immediato. Il nuovo album Beautiful World (2006) fu un enorme trionfo commerciale, con singoli come Patience che raggiunsero la vetta delle classifiche e conquistarono il pubblico. La musica della band si era evoluta, passando dal suono adolescenziale degli anni ’90 a un pop più maturo e riflessivo, ma sempre melodico e accattivante. Il ritorno dei Take That fu celebrato come uno dei comeback più riusciti della musica pop e dimostrò che il gruppo aveva ancora molto da offrire.
Il ritorno di Robbie Williams e Progress
Nel 2010 un altro capitolo fondamentale nella storia dei Take That si aprì con il ritorno di Robbie Williams nella band. Con il quintetto nuovamente al completo, la band registrò l’album Progress, un’opera che segnò un’evoluzione radicale nel loro suono. L’album combinava elementi di pop, rock ed elettronica, dimostrando la capacità dei Take That di evolversi con i tempi. Il singolo The Flood segnò il ritorno trionfale della band, e l’album divenne un successo mondiale, raggiungendo la vetta delle classifiche in numerosi paesi.
Il tour che seguì, The Progress Live Tour, fu un grande successo commerciale, e divenne uno dei tour più redditizi di sempre nel Regno Unito. La band tornò ad essere un fenomeno globale, attirando l’attenzione di milioni di fan e dimostrando che, nonostante le separazioni e le evoluzioni, il legame tra i membri era ancora forte e la loro chimica sul palco indiscutibile.
Il futuro della band
Oggi i Take That continuano ad essere una presenza attiva nel panorama musicale. Dopo l’uscita di Robbie Williams nel 2011, il gruppo ha continuato come trio (Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald), ma non ha mai smesso di affascinare il pubblico. Con il lancio di nuovi album, tour di grande successo e partecipazioni a eventi di alto profilo, i Take That continuano a dimostrare che la loro carriera non è finita, e che il loro legame con i fan è più forte che mai.
Dieci canzoni iconiche dei Take That
Back for Good
Back for Good è senza dubbio una delle canzoni più celebri dei Take That e rappresenta il culmine del loro successo negli anni ’90. Con il suo arrangiamento melodico e la potente voce di Gary Barlow, questa canzone parla di rimpianto e speranza, raccontando la storia di un amore che vuole tornare a casa. La sua capacità di unire il pop e il sentimento lo ha reso un classico intramontabile, che continua a risuonare anche tra i fan più giovani.
Pray
Pray fu uno dei singoli che lanciarono definitivamente i Take That nell’olimpo del pop internazionale. Con il suo ritmo coinvolgente e il ritornello orecchiabile, Pray fu una hit che rappresentò la band al meglio del loro suono originale: un mix di pop spensierato e tematiche più profonde. La canzone racconta di una lotta interiore e del bisogno di cercare qualcosa di più, rendendola un pezzo che parla direttamente al cuore degli ascoltatori.
Patience
Dopo il ritorno della band nel 2005, Patience segnò un’importante fase di maturazione per i Take That. La canzone, con il suo ritmo dolce e la sua melodia quasi eterea, parla di speranza e di attesa. Il testo evoca il desiderio di recuperare il tempo perduto, una tematica che si adatta perfettamente alla rinascita della band dopo la separazione. È un brano che cattura l’attenzione per la sua sincerità e la sua bellezza semplice.
The Flood
Con l’inclusione di Robbie Williams nel 2010, i Take That pubblicarono l’album Progress, e The Flood ne divenne uno degli inni più potenti. La canzone ha un’atmosfera epica, un crescendo emotivo che mescola sonorità pop ed elettroniche. Il testo parla di un cambiamento inevitabile e della lotta contro le difficoltà, una metafora per il ritorno della band stessa dopo anni di separazione. La sua energia contagiosa e la forza del suo messaggio ne fanno una delle canzoni più potenti dei Take That.
Never Forget
Un altro classico del periodo d’oro dei Take That: Never Forget è un brano che celebra l’importanza dell’amicizia e della connessione umana. Con il suo arrangiamento grandioso e l’atmosfera di un inno, la canzone è una delle più emotive della band. Il messaggio di “non dimenticare mai chi siamo” e di essere sempre presenti l’uno per l’altro si è rivelato un tema universale che ha toccato molti cuori, rendendola una delle tracce più amate.
A Million Love Songs
Questa ballata romantica è una delle prime dimostrazioni della capacità dei Take That di scrivere canzoni dolci e toccanti. A Million Love Songs è un brano che parla del desiderio di trovare la persona giusta e dell’incertezza dell’amore. La sua melodia morbida e il suo testo sincero lo rendono uno dei pezzi più belli e delicati della discografia della band. Anche se meno esplosivo di altri successi, è una canzone che ha un’incredibile carica emotiva.
Shine
Shine è un pezzo brillante che segna un punto di svolta nella carriera dei Take That, una canzone che esprime ottimismo e positività. Con una melodia frizzante e una ritmica allegra, il brano parla di superare le difficoltà e di trovare la luce anche nei momenti più oscuri. Il suo messaggio di speranza e di resistenza ha fatto di Shine un inno di incoraggiamento per milioni di persone, diventando uno dei singoli di maggior successo del gruppo nel nuovo millennio.
Could It Be Magic
Basata su una melodia tratta da un pezzo di Barry Manilow, Could It Be Magic è una delle prime canzoni che hanno messo in luce il talento compositivo di Gary Barlow. La canzone, che mescola pop e influenze musicali classiche, è un omaggio all’amore e alla magia che esso comporta. Con il suo suono epico e il suo testo romantico, il brano è diventato un simbolo degli inizi della band e ha contribuito a definire il loro carattere musicale.
Rule the World
Un altro pezzo simbolo della rinascita dei Take That, Rule the World è una canzone grandiosa e spettacolare che parla di sogni, speranze e della voglia di dominare il mondo. La sua atmosfera è cinematografica e celebrativa, con una melodia che cresce fino a raggiungere un finale trionfante. Il brano è un esempio perfetto della capacità della band di scrivere canzoni capaci di trasmettere un potente senso di positività.
I Want You Back
I Want You Back è un brano che rispecchia la fase più popolare dei Take That negli anni ’90. Con il suo ritmo incalzante e il suo testo malinconico, la canzone esprime il rimpianto per una relazione perduta e il desiderio di ritornare insieme. Anche se non ha avuto lo stesso impatto delle canzoni più celebri, I Want You Back rimane un brano che mostra la capacità del gruppo di scrivere canzoni che parlano d’amore in modo universale e sincero.
In conclusione
I Take That hanno saputo creare un ampio repertorio musicale, ricco di canzoni che hanno segnato diverse fasi della loro carriera. Le dieci canzoni di cui abbiamo parlato sono solo una selezione di ciò che hanno offerto ai loro fan nel corso degli anni. Che si tratti di ballate romantiche, inni di speranza o brani dal sound epico, ogni canzone dei Take That porta con sé un’emozione unica e una parte del loro viaggio musicale. La loro capacità di evolversi, senza mai perdere la loro essenza, è ciò che rende la loro musica ancora oggi così amata.
Da gruppo di teen idol a band matura di successo internazionale, i Take That hanno saputo affrontare separazioni, cambiamenti e difficoltà con una forza straordinaria. Con oltre 45 milioni di album venduti e un’incredibile capacità di attrarre nuove generazioni di fan, i Take That sono destinati a continuare a scrivere la loro storia.