Pianeta rock: in anteprima il video di “Create Mutate Erase” dei TERRA
Un po’ di metal made in Italy ma al passo con le grandi produzioni internazionali: in anteprima il video di “Create Mutate Erase” dei TERRA
Per essere che questa band è al primo progetto discografico (anche se le origini sono più lontane), le premesse sono assai incoraggianti. I brani dei TERRA sono produzioni all’altezza del grande metal internazionale e moderno, comunque con un occhio di riguardo per certe soluzioni stilistiche del rock alternativo in senso lato. Come nel caso di questa Create Mutate Erase, il cui video vi presentiamo oggi in anteprima.
Così la band descrive il concept del singolo: “Create. Prendi un cantante, una band, un gruppo vocale. Etichettali, dagli un nome catchy, riempili di sogni. Se sono giovani è meglio, avrai bisogno di energie. Lanciali nel vuoto senza paracadute, tanto tu sarai lì a guardare in poltrona. Mutate. Vestili alla moda, esagera, gioca con le bambole. Trova i loro punti deboli, nascondili, oppure sfruttali. Falli piangere, litigare, urlare. Non importa chi erano, ora sono dei personaggi. Erase. Succede ad un certo punto che il pubblico si stanchi. C’è il nuovo, loro sono il vecchio. Cancellali e ricomincia”.
Create Mutate Erase è uno degli ultimi pezzi scritti dai TERRA per il loro primo disco. Il video del brano è stato girato da Gianluca Manzetti e la coreografia è stata curata da Giulia “Baggy” Berretta. Per la post-produzione del video è stata utilizzata una tecnica sperimentale di over-painting, realizzata dal chitarrista solista, Paolo, che oltre a fare il musicista si occupa di illustrazione ed effetti visivi.
TERRA – Bio
I TERRA si sono formati a Roma nel 2014 dalle ceneri dei 7 Times Suicide, una band hardcore/metal attiva dal 2004 al 2010. Daniele Zed Berretta (voce, batteria) e Lorenzo JB Saponetta (chitarra, voce) formano la band durante il liceo, e negli anni seguenti registrano tre album, lavorando con l’etichetta indipendente italiana Indelirium Records e l’etichetta inglese Copro Records, che distribuiscono il loro ultimo album in tutto il mondo.
Nel frattempo Paolo Luciani si unisce alla band come chitarrista e Stefano Alfonsi sostituisce il precedente bassista. Proprio in questo periodo i quattro decidono di interrompere il precedente progetto per iniziare un nuovo capitolo. La band trascorre un paio d’anni alla ricerca di un sound, fondendo influenze come il mondo delle colonne sonore, la musica tribale, la musica classica e naturalmente il rock/metal alternativo.