Finn Andrews (The Veils), con “One Piece at a Time” l’esordio solista – Anteprima
Un album “covato a lungo”: in anteprima per Billboard, il disco d’esordio solista del frontman dei The Veils, Finn Andrews. Ecco il romantico “One Piece at a Time”
La sua band di appartenenza, i The Veils, si è ritagliata negli anni un posto di rilievo nel panorama del rock alternativo post-millennio. A distanza di tre anni dall’ultimo disco, il frontman Finn Andrews è pronto per l’uscita del suo esordio solista, il romantico One Piece at a Time (Nettwerk / Bertus). L’album sarà disponibile dal 15 marzo ma lo potete ascoltare qui in anteprima per intero.
Dopo la pubblicazione di Total Depravity (2016) e la fine di una relazione, Finn ha sentito il bisogno di prendersi del tempo lontano da Londra, per tornare in Nuova Zelanda e dedicarsi al progetto solista. “Sentivo che quest’album è stato covato a lungo – spiega Finn a proposito di One Piece at a Time – C’è stato un palpabile senso di sollievo quando l’ho terminato, una cosa che non provo spesso. Il disco segna un cambiamento in me. Sento che mi abbia portato altrove. È un po’ questo l’elemento inquietante del realizzare album: pensi che sei tu a farli ma in realtà sono loro che plasmano te. Io oggi sono qualcosa di diverso grazie ad essi ed è difficile capire dove mi lasceranno alla fine. C’era qualcosa che sentivo il bisogno di dire, e per una volta penso di essere riuscito a dirlo. Per questo provo un piccolo senso di orgoglio”.
Ad anticipare l’album è stato il brano che apre il disco, Love, What Can I Do?, registrato in presa diretta senza l’ausilio di nessuna strumentazione aggiuntiva: solo Finn Andrews e un pianoforte. “È un disco molto più autobiografico di quanto pensassi – continua – Gli ultimi album dei The Veils traevano ispirazione da altre prospettive ma questo disco contiene meno quell’approccio e più… me stesso, direi. Scrivere è sempre stata una cosa personale, quindi si tratta solo di un diverso modo di raggiungere la stessa cosa. Sinceramente non so dire per certo in che modo questa volta sia qualcosa di diverso o perché queste canzoni abbiano un diverso feeling, ma è così”.