Rock

Le 10 canzoni più belle dei My Bloody Valentine

Ripercorriamo la carriera dello storico gruppo shoegaze attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

Autore Billboard IT
  • Published24 Gennaio 2025
Le 10 canzoni più belle dei My Bloody Valentine

I My Bloody Valentine sono una delle band più influenti e innovative della musica alternativa. Formatisi a Dublino nel 1983, hanno rivoluzionato il panorama musicale con un sound unico e inconfondibile, caratterizzato da chitarre distorte, melodie eteree e un’attenzione ossessiva ai dettagli sonori. Con solo pochi album in studio, grazie alle loro canzoni i My Bloody Valentine hanno definito il genere shoegaze e influenzato generazioni di artisti.

Gli inizi

La band nasce dall’incontro tra il chitarrista e cantante Kevin Shields e il batterista Colm Ó Cíosóig, che reclutano successivamente il bassista Debbie Googe e, nel 1987, la cantante e chitarrista Bilinda Butcher. Nei primi anni i My Bloody Valentine esplorano diverse direzioni musicali, pubblicando EP e album che spaziano dal post-punk al noise rock.

Il primo album completo, This Is Your Bloody Valentine (1985), e gli EP successivi, come The New Record by My Bloody Valentine (1986), mostrano una band alla ricerca del proprio stile, ma è con il passaggio all’etichetta Creation Records nel 1988 che la loro visione musicale prende forma.

L’ascesa dello shoegaze

Il primo grande passo dei My Bloody Valentine avviene con l’uscita di Isn’t Anything, considerato uno dei primi album shoegaze. Il disco combina chitarre distorte, voci morbide e atmosfere oniriche, creando un sound che rompe gli schemi del rock tradizionale. Brani come Feed Me with Your Kiss e Soft as Snow (But Warm Inside) mostrano la capacità del gruppo di bilanciare intensità e delicatezza.

Il capolavoro: Loveless

Loveless, il secondo album in studio della band, è un’opera rivoluzionaria che ha ridefinito il concetto di produzione musicale. Pubblicato nel 1991 dopo tre anni di registrazione travagliata e un costo che quasi portò alla bancarotta la Creation Records, Loveless è considerato uno dei capolavori più importanti della musica alternativa.

Il disco è caratterizzato da un uso pionieristico delle chitarre, manipolate attraverso tecniche innovative come il “glide guitar” di Kevin Shields, e da un mix avvolgente di suoni che creano un effetto quasi sinestetico. Brani come Only Shallow, When You Sleep e Soon sono diventati pietre miliari del genere.

Il silenzio e il mito

Dopo il successo di critica di Loveless, i My Bloody Valentine entrarono in un lungo periodo di inattività. Kevin Shields, perfezionista e ossessionato dal controllo creativo, iniziò a lavorare su nuovo materiale, ma le difficoltà tecniche e personali portarono a continui ritardi. La band si sciolse informalmente negli anni ’90, mentre Shields collaborava sporadicamente con altri artisti, tra cui i Primal Scream.

Durante questa pausa, Loveless continuò a crescere di reputazione, alimentando il mito della band come pionieri del shoegaze.

L’atteso ritorno: reunion e m b v

Nel 2007 i My Bloody Valentine si riuniscono per una serie di concerti, accendendo l’entusiasmo dei fan di lunga data. Finalmente, nel 2013, pubblicano m b v, il loro terzo album in studio, ventidue anni dopo Loveless. L’album mantiene il loro stile inconfondibile, con chitarre distorte, melodie eteree e una produzione stratificata.

Brani come She Found Now e Only Tomorrow mostrano una band ancora in grado di innovare e stupire, mentre Wonder 2 esplora territori sperimentali.

Dieci canzoni iconiche dei My Bloody Valentine

Only Shallow

Con il suo potente riff di chitarra e la voce eterea di Bilinda Butcher, Only Shallow è il brano di apertura di Loveless e un manifesto del loro sound. La canzone mescola intensità sonora e dolcezza melodica in un equilibrio perfetto.

When You Sleep

Una delle canzoni più amate dei My Bloody Valentine: When You Sleep combina una melodia accattivante con il tipico “muro di suono” della band. Le voci, appena percettibili, si intrecciano con le chitarre in una danza onirica.

Soon

Con il suo ritmo danzabile e l’influenza della musica elettronica, Soon è una traccia che anticipa il trip-hop e altri generi elettronici degli anni ’90. Il groove ipnotico si unisce a chitarre stratificate per creare un’esperienza unica.

Sometimes

Una ballata malinconica e atmosferica: Sometimes è una delle canzoni più emotive dei My Bloody Valentine. Le chitarre create da Kevin Shields sembrano fluttuare nello spazio, creando un senso di intimità e vulnerabilità.

To Here Knows When

Con una struttura libera e sperimentale, To Here Knows When è un viaggio sonoro che sfida le convenzioni. Le voci sussurrate di Bilinda Butcher si fondono con chitarre e feedback, creando un’atmosfera ultraterrena.

You Made Me Realise

Questo brano, tratto dall’omonimo EP, è una scarica di adrenalina shoegaze. Con il suo ritmo frenetico e le chitarre taglienti, You Made Me Realise è una delle canzoni più energiche dei My Bloody Valentine.

Cigarette in Your Bed

Una traccia più intima e meno nota. Cigarette in Your Bed offre una melodia delicata e una struttura più tradizionale rispetto ad altre canzoni della band. La voce dolce di Bilinda Butcher è al centro della scena.

I Only Said

Con il suo uso innovativo del tremolo e del feedback, I Only Said è un esempio perfetto del sound unico dei My Bloody Valentine. La canzone è una cascata di suoni stratificati, che avvolgono l’ascoltatore in un abbraccio sonoro.

She Found Now

Tratto dall’album del ritorno, She Found Now è una traccia introspettiva e atmosferica che riprende il sound etereo di Loveless. La canzone è un perfetto esempio della continuità del loro stile, anche dopo anni di assenza.

Feed Me with Your Kiss

Un brano più aggressivo e diretto: Feed Me with Your Kiss è uno dei punti salienti di Isn’t Anything. Le chitarre abrasive e la batteria martellante si combinano con voci morbide per creare un contrasto affascinante.

In conclusione

Le canzoni dei My Bloody Valentine sono esperienze sonore che trascendono il tradizionale concetto di musica. Ogni traccia in questa lista rappresenta un capitolo importante nella loro evoluzione, dalle radici noise di Isn’t Anything alle vette sperimentali di Loveless e m b v. Con il loro approccio innovativo e la capacità di creare emozioni attraverso il suono, i My Bloody Valentine hanno lasciato un segno indelebile nella musica moderna.

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