Nick Cave & the Bad Seeds, “Wild God” è il nuovo album

Anticipato dall’omonimo singolo, il diciottesimo disco della band uscirà il prossimo 30 agosto

DiBillboard US

Il7 Marzo 2024

Foto di Ian Allen

«Spero che l’album abbia sugli ascoltatori l’effetto che ha avuto su di me. Esplode dalle casse e io ne vengo travolto» è la descrizione che Nick Cave ha dato del suo nuovo progetto con i The Bad Seeds. Un disco «complicato e profondamente gioioso». Wild God uscirà il prossimo 30 agosto con l’etichetta Bad Seed di Cave, grazie a un nuovo accordo di licenza esclusiva a livello mondiale con Play It Again Sam [PIAS]. Ieri è stato pubblicato anche il primo singolo omonimo.

L’attuale formazione dei Bad Seeds è composta da Thomas Wydler, Martyn Casey, Jim Sclavunos, George Vjestica e dal collaboratore di lunga data e produttore del disco Warren Ellis. Wild God contiene dieci tracce inedite ed è stato registrato tra Francia e Inghilterra megli studi Miraval in Provenza e nei Soundtree Studios di Londra. Al disco hanno collaborato anche il chitarrisa Luis Almalu e il bassista dei Radiohead Colin Greenwood. Quest’ultimo, tra l’altro, accompagnerà Nick Cave nel suo tour solista in Australia che prenderà il via il prossimo 25 aprile.

«Non c’è mai un piano generale quando scriviamo un album. I dischi riflettono piuttosto lo stato emotivo degli autori e dei musicisti che li hanno suonati. Ascoltando questo, non so, sembra che siamo felici» ha rivelato il cantautore.

Nick Cave & The Bad Seeds, “Wild God” è il 18esimo album

Wild God era stato anticipato nel 2023 nel blog The Red Hand Files, quando Nick Cave aveva annunciato l’inizio dei lavori sul nuovo progetto: «Il mio piano per quest’anno è di fare un nuovo album con i Bad Seeds. Questa è una notizia sia buona che cattiva. Una buona notizia perché chi è che non vuole un nuovo disco dei Bad Seeds? Una cattiva notizia perché devo scrivere quel maledetto disco».

Il nuovo album è il primo dopo Ghosteen, l’acclamato longplay in due dischi del 2019, in cui l’esposizione di Cave affrontava il lutto e il dolore dopo l’improvvisa morte del figlio Arthur nel 2015. Il disco è entrato nella top 10 delle classifiche nazionali in Australia (al n. 2) e nel Regno Unito (al n. 4). Inoltre, ha avuto anche un impatto sulla Billboard 200 (al n. 108) ed è stato candidato a diversi premi musicali importanti, tra cui l’Australian Music Prize e l’Ivor Novello Awards del Regno Unito.