A meno di un anno dall’uscita di Imploding The Mirage, i The Killers sono pronti a tornare con il loro settimo album in studio, Pressure Machine, in uscita per Island Records il prossimo 13 agosto. A lavorare insieme alla band per la produzione, come per il disco precedente, sono Shawn Everett e Jonathan Radio dei Foxygen.

Il frontman della band, Brandon Flowers, ha raccontato che con l’arrivo della pandemia da Covid-19 e la conseguente interruzione del tour mondiale, tutto si è fermato. «È stata la prima volta dopo tanto tempo in cui mi sono trovato di fronte al silenzio. E da quel silenzio ha cominciato a fiorire questo disco». Pressure Machine sarà quindi uno sguardo sulla realtà quotidiana di una piccola cittadina americana, Nephi (Utah), città natale del frontman della band. Inoltre, secondo quanto emerso, sarà l’album più sobrio e profondo dei The Killers.

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Le canzoni del nuovo album sono basate sui ricordi del cantante e sulle storie delle persone che hanno avuto un impatto sulla sua formazione. «Ho scoperto questo dolore che non avevo mai affrontato» ha raccontato il cantante. «Molti ricordi del mio periodo a Nephi sono teneri. Ne sono più consapevole ora di quando abbiamo iniziato come band. Spero di essere stato in grado di rendere giustizia a queste storie e queste vite di questa piccola città in cui sono cresciuto».

Attraverso i personaggi e il titolo, Pressure Machine vuole raccontare il sogno americano nella sua pressione inflessibile aggravata dal disincanto religioso. Le storie raccontate dai The Killers in questo progetto provano a descrivere le battaglie dei protagonisti nella loro quotidianità, attraverso le scelte e le conseguenze delle loro azioni. L’immagine di copertina dell’album è stata scattata dal fotografo Wes Johnson sull’autostrada appena fuori Nephi.

Guarda il trailer di Pressure Machine, il nuovo album dei The Killers

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