Approvato l’AI Act europeo, la prima legislazione mondiale sull’intelligenza artificiale
Il Parlamento europeo ha votato il testo della prima legge in materia di AI che definisce le norme a tutela degli artisti e dell’industria creativa
L’AI Act europeo è stato approvato oggi dal Parlamento Europeo con 523 voti favorevoli. Si tratta di un traguardo storico in quanto è la prima legislazione in materia di intelligenza artificiale. Il testo della legge definisce delle regole chiare sulla trasparenza delle fonti utilizzate per l’addestramento degli algoritmi, imponendo una serie di obblighi legali alle aziende tecnologiche e agli sviluppatori di IA che operano in Europa. Tra queste sono comprese anche quelle che lavorano nel settore creativo e musicale.
Il copyright e il registro per garantire trasparenza
Le disposizioni dell’IA Act europeo sono valide indipendentemente dalla data o dal luogo del mondo in cui un’azienda tecnologica ha raccolto i propri dati. Ad esempio, se uno sviluppatore di IA ha scaricato musica protetta da copyright e/o ha addestrato i suoi sistemi in un Paese non appartenente all’Unione Europea – o ha acquistato set di dati al di fuori dei 27 Stati membri – non appena questi vengono utilizzati o resi disponibili in Europa, l’azienda è tenuta a comunicarlo. Il “riassunto sufficientemente dettagliato” di tutta la musica protetta da copyright utilizzata dovrà essere accessibile ai titolari dei diritti d’autore in un apposito registro.
Inoltre, i set di dati di addestramento utilizzati nelle opere musicali o audiovisive dell’IA generativa dovranno essere watermarked, in modo che i titolari dei diritti possano tracciare e bloccare l’uso illegale del loro catalogo. I contenuti generati con l’intelligenza artificiale, rispetto a quelli creati dall’uomo, dovranno essere etichettati come tali.
AI Act europeo, le parole del CEO di FIMI Enzo Mazza
Il CEO di FIMI Enzo Mazza, presente oggi al Parlamento Europeo a Strasburgo, ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione dell’AI Act. «Un passaggio storico che mostra ancora una volta, dopo la Direttiva Copyright, come l’Europa sia all’avanguardia nel regolamentare l’innovazione evitando il far west» ha commentato Mazza. «Ora l’Italia, che guida il G7 nel 2024, ha l’opportunità di spingere a un accordo globale. Ringraziamo intanto tutti i parlamentari italiani che hanno votato a favore con uno spirito bipartisan. In particolare il relatore Brando Benifei che ha seguito e negoziato questo fondamentale testo normativo».
Ora che l’AI Act è stato approvato dal Parlamento europeo, la legislazione entrerà in vigore tra 20 giorni. Sono previste delle eccezioni graduali per le aziende tecnologiche che devono conformarsi ai suoi termini. Quest’ultime avranno 12 mesi di tempo. Il discorso ovviamente non vale per le nuove aziende che faranno il loro ingresso nel mercato europeo dopo l’entrata in vigore della legge.