Mettetevi comodi davanti al televisore, perché stasera torna uno dei programmi più attesi e amati della televisione italiana. Stiamo ovviamente parlando di Belve, il format di interviste più spregiudicate del piccolo schermo ideato e condotto da Francesca Fagnani, diventato ormai un cult. Gli ospiti (super chiacchierati) della prima puntata di Belve saranno Fabrizio Corona, Stefano De Martino e Arisa, che è tornata a parlare del suo rapporto con la comunità LGBTQIA+ dopo le polemiche di questa estate che l’hanno vista coinvolta con Paola Iezzi.

Paola Iezzi: «Gli artisti spesso vivono nella paura di non poter lavorare»

Ma cosa era successo tra una delle sorelle più famose della musica italiana e Arisa? Intervistata da Peter Gomez, quest’ultima aveva pubblicamente espresso il proprio gradimento per Giorgia Meloni, non proprio la persona preferita della comunità queer, che a sua volta ha espresso dure critiche contro la cantante lucana, che ha deciso di non presenziare al Pride di Milano. A commentare le parole di Arisa era stata anche Paola Iezzi, da sempre icona arcobaleno, durante il Pride di Roma. «Non bisogna incriminare Rosalba per quello che ha detto. Gli artisti spesso vivono nella paura di non poter lavorare. Non tutti abbiamo le spalle coperte allo stesso modo e la fiducia nell’esprimere noi stessi», aveva dichiarato la cantante.

«Non ci sentiamo di giudicare ciò che ha detto Arisa. Chiaramente non siamo d’accordo, ma secondo noi esistono questioni più importanti rispetto alla sua uscita infelice. Penso che lei abbia subito nella vita l’essere discriminati sicuramente, e questo lascia dei segni importanti e traumi che formano delle paure da grandi. Per una uscita infelice magari si scatena per giorni una polemica e poi non si parla degli aspetti importanti e dei valori del Pride», aveva concluso Paola Iezzi.

La risposta di Arisa

Le parole di Paola non erano state prese benissimo da Arisa, che aveva risposto tramite Instagram Stories. «Cara Paola, ti ho sempre seguita, stimata. Mi dispiace tanto sentire queste parole, vederti parlare così di me senza cercare di mettere una buona parola tra me e la comunità LGBTQ+, nonostante la tua consapevolezza del periodo non troppo piacevole che sto attraversando per questo argomento. Io lo avrei fatto, avrei cercato il buono, di mettere pace. Invece tu ti sarai presa applausi mentre infamavi una tua collega, dicendo cose non vere, non reali. Mi piacerebbe che tu avessi visto l’intervista perché altrimenti avresti detto che sono a favore dei matrimoni e delle adozioni tra persone dello stesso sesso. Questo fa di me comunque una persona che sostiene i diritti LGBTQ+». Per poi concludere con un invito senza peli sulla lingua: «Se mi incontri per strada non mi salutare, l’ipocrisia mi fa schifo». 

«Licenziata da icona gay? Che me frega»

Arisa – che recentemente si è mostrata sui social senza veli – è tornata a parlare della polemica riguardante la comunità LGBTQIA+ durante l’intervista a Belve, come si vede in una clip di anticipazione diffusa oggi. «Mi sono sentita non capita, come una persona che si è buttata per una parte di persone ingrate», ha detto la cantante. Alla domanda di Fagnani se avesse ricucito o meno con la comunità, Arisa ha risposto che «No, però devo dire che sono le persone ai vertici, non posso fare nomi… Quello mi ha deluso tanto». E sul fatto di essere stata “licenziata da icona gay”, la cantante non ha dubbi: «Ma che me frega».

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