Believe e Time Records rinnovano l’accordo per la distribuzione digitale
La partnership tra le due realtà è iniziata nel 2017. Dopo sei anni il rapporto prosegue
Believe ha annunciato il rinnovo dell’accordo con l’etichetta discografica Time Records. Un rapporto di partnership basato sulla sinergia e sulla ricerca continua, sia in ambito musicale che industriale. La collaborazione era iniziata circa sei anni fa, nel 2017, quando l’etichetta fondata da Giacomo Maiolini affidò la distribuzione del proprio catalogo a Believe.
Time Records nasce nel 1984 a Brescia grazie a Maiolini. Da allora l’etichetta ha raggiunto traguardi molto importanti, tra cui i Grammy Awards e diversi primi posti nelle classifiche inglesi. Risultati insoliti per una realtà indipendente italiana. Il motivo di tale successo spesso è derivato da intuizioni e dalla voglia di adottare una visione laterale rispetto a quella dell’industria mainstream. Tra le varie idee va di certo ricordata quella dell’Eurobeat, che ha spopolato in Giappone.
Dall’altro lato c’è Believe, leader internazionale nella distribuzione musicale digitale. Con i suoi 1720 dipendenti in più di 50 paesi, l’azienda è presente anche in Italia dal 2010. Fin dagli inizi, Believe ha sempre avuto un occhio di riguardo per le etichette e gli artisti indipendenti. Il concetto che riassume a grandi linee la missione dell’azienda è la promozione dei giovani artisti.
Believe e Time Records: un accordo strategico
«Siamo orgogliosi di essere al fianco di Time Records per continuare a promuovere e sostenere le sue visioni e tutti i nuovi progetti sui quali stanno lavorando, oltre ovviamente a fare sempre sì che il grande catalogo della label – un patrimonio enorme – sia sempre valorizzato al meglio». Sono state queste le parole di commento di Alice Sorrenti, Head of Label & Artist Solution di Believe Italia.
L’innovazione e lo sguardo rivolto al futuro sono alla base della lunga partnership tra Believe e Time Records. Quest’ultima, negli ultimi tempi, ha beneficiato molto dell’accordo di collaborazione. Basti pensare alla crescita del 75% (su base biennale) e al quasi milione di iscritti raggiunto sul proprio canale YouTube.