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Auguri “50 Special”. Cremonini: «21 anni con le ali sotto ai piedi»

Il 27 maggio del 1999 usciva il brano dei Lunapop che avrebbe cambiato la vita di Cesare Cremonini, lui ha ringraziato il pubblico con un post su Instagram

Autore Giovanni Ferrari
  • Il27 Maggio 2020
Auguri “50 Special”. Cremonini: «21 anni con le ali sotto ai piedi»

Cesare Cremonini

Esattamente 21 anni fa veniva pubblicato, come primo singolo estratto dall’album in studio dei Lùnapop, …Squérez?, il brano 50 Special. Cesare Cremonini ha voluto celebrare questo importante anniversario con un post su Instagram.

«Oggi 50 Special compie 21 anni. Il 27 Maggio del 1999 usciva in radio regalandomi una vita intera», ha iniziato Cremonini. «È impossibile raccontare qui dove mi ha portato quella canzone, quanti chilometri abbiamo percorso, ma oggi tre giovani ricordi mi sono tornati in mente».

E ha continuato: «Le indimenticabili battute di @ballosballo, il gol sotto la curva sud allo stadio Olimpico di Roma con commento di Bruno Pizzul, che mi valse molte bevute offerte al ritorno a casa, e la gioia di cantare insieme al grande Adriano Celentano. Grazie a tutti voi per questi 21 anni con le ali sotto ai piedi! W la musica!».

Nel video che ha pubblicato, infatti, si vede lo spezzone di un’esilarante intervista dell’artista insieme al suo inseparabile Ballo. Ma anche il momento del suo applauditissimo goal all’Olimpico e una partecipazione televisiva insieme al Molleggiato.

Nel suo libro Le ali sotto ai piedi (Rizzoli, 2009), Cremonini ben racconta tutti gli avvenimenti che sono successi prima dell’arrivo del brano che ha cambiato la vita a lui e alla sua band. Compresa la rottura della sua chitarra (da parte della madre), proprio pochi giorni prima della scrittura ufficiale del pezzo.

Impossibilitato a scrivere con la sua amata chitarra (sulla quale aveva già trovato un giro che gli piaceva molto: Sol, Do, Mi minore, Re, Do, Sol, Re), Cesare Cremonini ha sfruttato i tanti anni di studio del pianoforte. E ha scritto le prime righe del brano seduto di fronte allo strumento che fino a poco tempo prima aveva rischiato di finire per odiare. Soprattutto perché lo obbligava, quando era piccolo, a numerose performance per gli amici di famiglia che passavano dalla loro casa.

«In un attimo, e senza troppi sforzi, la canzone fu pronta. Diciotto anni per trovarla e cinque minuti per scriverla! Questo era la musica. Un giro di accordi, un foglio di carta», racconta l’artista nel libro.

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