Cher, dopo qualche settimana, ha risposto all’accusa mossa nei suoi confronti di aver organizzato il rapimento di suo figlio Elijah Blue Allman. Il nome della cantante statunitense era emerso dai documenti del tribunale di Los Angeles riguardanti il divorzio tra il suo ultimogenito e la moglie Marie Angela King. Proprio quest’ultima ritiene l’ex suocera la mente dietro al prelevamento improvviso di Elijah ad opera di quattro uomini.

In una dichiarazione esclusiva rilasciata alla testata americana People, Cher si è difesa dall’accusa di aver orchestrato il rapimento di suo figlio. «È una voce e non è vera» sostiene la pop star. L’ex nuora Marie King, invece, è convinta che la donna l’abbia fatto rapire per impedre un ricongiungimento della coppia.

Secondo la versione dell’ex moglie di Elijah, il 30 novembre 2022, la sera del loro anniversario di nozze, Cher avrebbe ingaggiato quattro uomini per prelevare suo figlio da una camera d’albergo a New York.
Quest’ultimo, al momento, sembra si trovi in un centro di recupero per tossicodipendenti a Pasadena in California. Questo fa pensare che possa essere stato prelevato proprio per farlo disintossicare in una casa di cura.

Cher sul presunto rapimento: “il mio compito di madre è aiutare mio figlio”

Il figlio quarantasettenne, che Cher ha avuto dal secondo marito Gregg Allman, da iveva in un hotel di New York. Le condizioni di salute di Elijah non erano delle migliori. Lo stesso non aveva mai fatto mistero della sua dipendenza dall’eroina e di aver iniziato ad assumere sostanze stupefacenti all’età di 11 anni.

Cher, sempre a People, ha dichiarato: «Il mio problema non è diverso da quello di milioni d’altre americane. Sono una madre e il mio compito è cercare di aiutare i miei figli, in un modo o nell’altro. Per i propri figli si fa di tutto. Ogni volta che puoi aiutarli, lo fai: questo significa essere madre. È una gioia, anche se accompagnata da un po’ di dolore. Quando pensi ai figli, ti viene da sorridere e li ami, e cerchi di esserci per loro».

PAOLOOO