Il mondo ha sicuramente fatto dei grandi passi avanti per quanto riguarda il trattamento delle artiste, ma Christina Aguilera ha ricordato come, neanche troppo tempo fa, le cose erano di gran lunga peggiori.

Durante un episodio del podcast Call Her Daddy, la popstar 42enne – intervistata da Alex Cooper, ha ricordato tutte le discriminazioni che ha dovuto subire durante il tour con Justin Timberlake nel 2003. «Veniva usato un doppio standard», ha detto Christina Aguilera. «Quando ero in tour con Justin in quell’anno, c’erano delle cose per cui mi chiedevo semplicemente: perché a lui sono concesse e a me no? Capisci che intendo?»

«Venivo sempre messa in secondo piano», ha aggiunto Christina Aguilera. «A volte era così inappropriato. La stampa mi chiedeva spesso di quel periodo». Cooper si è detta d’accordo con la popstar, aggiungendo che «quando un uomo e una donna fanno la stessa cosa, uno è il ragazzo della porta accanto, l’altra è una tr*ia».

Christina Aguilera: «Ho perso la verginità più tardi di quanto si possa pensare»

In passato, Christina Aguilera è stata una pioniera della fiera espressione della sessualità femminile, attraverso le sue canzoni e i videoclip. Una cosa di cui evidenzia l’importanza anche vent’anni dopo (la cantante ha lanciato recentemente la sua linea di “benessere sessuale”, Playground). Nonostante la società si sia evoluta, Aguilera non ha potuto fare a meno di ricordare quanto, in gioventù, abbia subito slut shaming. Una cosa che ora trova quantomeno divertente, dal momento che ha dichiarato di aver perso la verginità “più tardi di quanto si possa pensare”.

«Ciò che volevo era fare canzoni che significassero qualcosa per me e per chi mi ascolta. Sentivo la necessità di parlare di qualsiasi cosa», ha continuato Christina Aguilera. «E queste cose includono anche la sessualità! Percepivo che intorno a me ci fosse molta vergogna e paura sull’argomento. Quindi volevo solo creare uno spazio sicuro in cui tutti potessero ritrovarsi», ha concluso.

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