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Cristina D’Avena sulla sua partecipazione alla festa di Fratelli D’Italia: «Non porto ideologie, ma musica»

Dopo le polemiche degli scorsi giorni sulla sua presenza alla manifestazione natalizia per il decennale del partito di Giorgia Meloni a Roma, la cantante ha voluto fare chiarezza sulle sue posizioni

Autore Billboard IT
  • Il15 Dicembre 2022
Cristina D’Avena sulla sua partecipazione alla festa di Fratelli D’Italia: «Non porto ideologie, ma musica»

Cristina D'Avena, foto ufficio stampa

Se non vivete in un bunker sotterraneo nell’angolo più remoto del globo sprovvisti di una connessione internet, saprete questa notizia. Cristina D’Avena si esibirà alla festa per il decennale di Fratelli D’Italia. Da stasera al 17 dicembre, in Piazza del Popolo a Roma si terrà la manifestazione organizzata dal partito di Giorgia Meloni (travestita – la manifestazione eh, non Giorgia Meloni – da festa natalizia per famiglie, rigorosamente tradizionali. Da una parte villaggi di Natale, presepe vivente, mercatini e intrattenimenti ludici vari per i più piccoli. Dall’altra comizi politici). Nel mezzo lei, l’anello di congiunzione tra la generazione dei nostri genitori, i millennials e i bimbi. La voce che ha accompagnato tutte le nostre mattinate prima di andare a scuola e i pomeriggi passati davanti ai cartoni animati di Italia Uno. Cristina D’Avena.

Il fatto, di per sé, non avrebbe nulla di particolarmente notiziabile. Da che mondo è mondo, infatti, la storia della politica mondiale è stata ed è costellata di endorsement ai politici da parte degli artisti (in particolare in America, dove per le star lo schieramento politico non è per nulla un tabù). Lo diventa, però, nel momento in cui negli anni sei stata assunta a paladina dei diritti civili e icona della comunità LGBTQI+, che non gode certo di particolare simpatia e appoggio da parte della Premier in carica e della fazione politica che rappresenta. Lo diventa quando dopo essere salita sui carri di svariati Pride, ora sali sul palco di una manifestazione (che è a tutti gli effetti politica e propagandistica) che propina idee (e ideologie) diametralmente opposte a quelle che hai sempre sposato.

Cristina D’Avena: «Da quarant’anni canto il tutti i posti in cui sono ben voluta e accolta»

E come era prevedibile, il pubblico dei social non è di certo rimasto a guardare impassibile, ma si è scagliato contro Cristina D’Avena, accusandola di incoerenza per la scelta fatta. Se la cantante negli scorsi giorni non ha commentato la vicenda, stamattina, attraverso un post su Instagram, ha deciso di fare chiarezza sulle sue posizioni per tentare di mettere a tacere le polemiche.

«Cari amici, ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono. Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta. Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQIA+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà».

«Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera»

E ancora: «Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse – questa – un’ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro…. Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa. Vi voglio bene, Cristina».

Cristina sarà dunque riuscita con queste parole a mettere una toppa allo strappo? Non lo sappiamo, ma nel caso qualcuno di voi stasera passasse per Piazza del Popolo ci mandi aggiornamenti.

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