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Levante a Sanremo Bites: «Forse in “Tikibombom” parlo proprio di me!»

Nella piacevole pausa sulla terrazza dell’hotel Nazionale Levante ci ha raccontato un po’ di sè: «Volevo una canzone da poter difendere con tutta me stessa»

Autore Billboard IT
  • Il5 Febbraio 2020
Levante a Sanremo Bites: «Forse in “Tikibombom” parlo proprio di me!»

Levante a Sanremo 2020

Sanremo Bites è una piacevole pausa nelle giornate frenetiche sanremesi. Un gioco grazie al quale riusciamo a scoprire qualcosa di più dei protagonisti. Levante è venuta a trovarci prima di portare sul palco dell’Ariston Tikibombom, un brano in puro stile della cantautrice siciliana con un ritmo sostenuto e una riflessione nel testo.

Tra una domanda e l’altra nei bigliettini nascosti dietro a brioches e focaccine, scopriamo qualcosa di più proprio delle parole di Tikibombom: «Volevo una canzone da poter difendere con tutta me stessa», ci ha raccontato la cantautrice che il 7 febbraio pubblica Magmamemoria MMXX, il repack del suo album uscito a ottobre.

«Nel pezzo racconto di alcune persone ai margini che mi piacciono molto», ha proseguito Levante. «Ma forse, a partire da quel “hey tu, animale stanco”, parlo soprattutto di una persona: me stessa».

Sul palco dell’Ariston Levante salirà stasera, mercoledì 5 febbraio. Dal 13 maggio Levante sarà in tour in Europa e poi di nuovo in Italia dal 2 luglio. Guarda la nostra intervista.



«Tecnicamente è un brano che richiede tantissimo respiro e un certo tipo di estensione», ha detto Levante in conferenza stampa a proposito di Tikibombom. «Ma la vera difficoltà del brano è il palco. L’Ariston ti depotenzia, in qualche modo. Ci arrivi molto emozionata. C’è una sorta di istinto supremo che poi ti porta alla fine del brano».

Sul palco Levante non si trattiene. «Muovendomi molto sul palco, a volte la regia non riesce a seguirmi», ha detto. «Ma avendo fatto tante prove è spesso cambiata. Vicario (il regista, ndr) sa bene che mi muovo parecchio. Mi è stato chiesto di stare un po’ più ferma. Ma io non riesco a trattenermi dal muovermi sul palco: mi è necessario. In brani in cui c’è un certo tipo di messaggio è importante che la gente da casa veda anche la comunicazione del corpo».

E sul tema della disparità di genere nel mondo della musica – al quale è particolarmente sensibile – ha osservato: «L’argomento è molto delicato e complesso. Quando Sanremo presenta poche donne al Festival non è un suo errore: è la punta dell’iceberg. L’errore parte dalla base: nella musica siamo poco supportate, siamo poche nelle classifiche. Oggi fare musica non è difficile (perché a casa puoi registrarti e lanciare la tua musica) ma noi non siamo supportate».

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