George Brown, il batterista che ha dato ai Kool & the Gang i suoi ritmi propulsivi e iconici, è morto giovedì 17 novembre dopo una lunga malattia. Lo ha annunciato un portavoce della Universal Music Enterprises. Aveva 74 anni.

George Brown – il cui soprannome era “Funky” – era uno dei sette compagni di scuola di Jersey City, New Jersey. Che nel 1964 si riunirono in un gruppo jazz e soul solo strumentale chiamato Jazziacs. Tra gli altri membri c’erano Robert “Kool” Bell al basso, il fratello Ronald Bell alle tastiere e Charles Smith alla chitarra. La band cambiò diversi nomi, tra cui New Dimensions, Soul Town Band e Kool & the Flames. Prima di scegliere Kool & the Gang, il nome che sarebbe diventato famoso in tutto il mondo, nel 1969.

Firmano per la De-Lite Records e pubblicano il loro primo LP, Kool and the Gang, interamente strumentale, nel 1970. Nel 1973 incorporano nel loro sound le tendenze emergenti della disco music. Raggiungendo la Top 10 degli Stati Uniti con Jungle Boogie nel 1973 e Hollywood Swinging nel 1974.

Dopo un periodo di declino, nel 1979 tornano alla ribalta con le hit da top 10 Ladies Night e Too Hot. L’anno successivo raggiungono il n. 1 – la loro unica canzone in cima alla classifica – con Celebration. Altri successi sono Get Down on It, Fresh, Cherish e Joanna. Il gruppo ha vinto due Grammy e sette American Music Awards e ha registrato 31 album d’oro e di platino. Il caratteristico drumming di George Brown nelle prime registrazioni dei Kool & the Gang è stato ampiamente campionato da artisti come Beastie Boys, Jay-Z, Madonna, Janet Jackson, Cypress Hill, P. Diddy e The Killers.

L’ultima intervista di George Brown per Billboard Italia

Quando gli veniva chiesto di descrivere la sua musica, George Brown – che quest’anno ha pubblicato un libro di memorie intitolato Too Hot: Kool & the Gang and Me – rispondeva sempre: “È il suono della felicità”. L’ultimo album della band, People Just Wanna Have Fun, era uscito a luglio e a raccontarlo a noi di Billboard Italia, nell’ultima delle sue interviste con un media italiano, era stato proprio George Brown. Che aveva parlato anche dell’eredità lasciata dai Kool & The Gang alle generazioni successive di artisti. “I sample hanno fatto della musica dei Kool & the Gang  qualcosa di transgenerazionale. Per noi è un onore che così tanti grandi artisti ci abbiano voluto omaggiare”, ci aveva raccontato.

A Brown sopravvivono la moglie Hanh e i figli Dorian, Jorge, Gregory, Jordan, Clarence e Aaron. In suo onore si possono fare donazioni alla Lung Cancer Foundation of America.

Questo articolo è stato scritto da Seth Abramovitch e pubblicato originariamente da The Hollywood Reporter.

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