J-Ax ha risposto oggi (definitivamente?) a Paolo Meneguzzi con un dissing. Anzi: “per me questo non è un dissing è beneficenza estiva”, per citare proprio le sue parole. Breve riassunto per chi se lo fosse perso. Nei giorni scorsi Paolo Meneguzzi, intervistato da MowMag aveva attaccato senza fare nomi J-Ax, dicendo che “Vedere gente tutta tatuata che va su un palco a cantare la Disco paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette” (quindi, insomma, il riferimento non era per nulla non casuale).

J-Ax aveva risposto che Meneguzzi era la versione quando ordini su Wish di Tiziano (Ferro, ndr). E così Meneguzzi su Facebook aveva scritto: “Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio che probabilmente tanto ti spaventa e per fare i fighi ci urlate ancora “legalizzala”. Ma basta”. Insomma non le aveva mandate a dire.

J-Ax risponde con L’invidia del peneguzzi

Oggi l’ennesimo episodio con la risposta di Ax via rime. Il titolo? L’invidia del peneguzzi. “Dopo Salmo e Luché che sfida epica/ a me tocca Meneguzzi/ è una vita che la sfiga mi perseguita”, scherza il rapper milanese.

“Ideali, famiglia e valori/ io parlo di cannoni/ e tu come Giorgia Meloni/hai detto che io ho i follower e non i fan/ quando mai?/ io sui social metto solo le foto dei live/ tu quello di tuo figlio/ per acchiappare due like”. E poi J-Ax prosegue (ma chi lo sa): “Che al tuo confronto sembra scritta da Guccini
e dici che faccio il pappone con i ragazzini? No, nini”.

Il riferimento a Francesco Guccini ritorna alla fine. “Intiende Pablo?/ ok adesso non fare il piangina/ io non sono un rapper non posso rispondere/ invece se sei così bravo/ sei un cantante pop così completo/ piglia la penna e scrivimi un pezzo tipo l’Avvelenata/ che poi c’hai pure provato a fare il rap/ facevi ca**re ma ci hai provato”. Altro che Freud.

PAOLOOO