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No, Jo Squillo non ce l’ha con Elodie

Nelle ultime ore circolano sul web le notizie di una frecciata che la cantante avrebbe lanciato alla collega. Peccato che non ci sia stata nessuna polemica

Autore Federico Durante
  • Il17 Luglio 2023
No, Jo Squillo non ce l’ha con Elodie

Elodie (foto di Giampaolo Sgura)

Ci sono i moderati: Jo Squillo contro Elodie: “Se non fosse così bella, avrebbe meno successo”; “Ha successo perché è bella”. Jo Squillo e quella frecciatina su Elodie; Elodie “Se non fosse così bella non avrebbe successo”, la stoccata di Jo Squillo.

Poi ci sono le mere esagerazioni acchiappaclic: Jo Squillo nella bufera: “Elodie? Ha successo perché…”. La frase choc; Elodie “perché ha successo”. Chi è la vip che la massacra. E così via.

Sono solo alcuni dei titoli di giornale che hanno invaso il web nelle ultime ore in seguito a un’intervista rilasciata da Jo Squillo al Corriere della Sera.

La vicenda ci dice molto riguardo a una certa inclinazione della stampa italiana (ma senz’altro è un vizio che non conosce confini statali) per la deformazione, la forzatura di dichiarazioni e interviste al fine di creare titoli ad effetto per l’ottenimento di qualche visualizzazione in più.

Perché basterebbe andare a leggere il testo dell’intervista in questione per accorgersi che non c’è stata nessuna polemica, nessuna frecciata contro Elodie e che le risposte di Jo Squillo rientrano in un più ampio discorso sulla condizione delle donne nell’industria musicale (argomento che senza dubbio meriterebbe più titoli, quello sì).

Le parole di Jo Squillo e il riferimento a Elodie

Vediamo le parole da vicino. Il passo “incriminato dell’intervista riguarda una serie di due domande e risposte.

“Oggi vive di royalties?”, chiede la giornalista Michela Proietti. Jo Squillo risponde con franchezza: “No, l’industria discografica non è facile. Essere artista dopo i 40 anni è parecchio complicato, tranne che per Orietta Berti e Iva Zanicchi. Le donne devono valere anche per il loro aspetto”. Al che Proietti la incalza: “Elodie se non fosse così bella avrebbe meno successo?”. Lei dice: “Ne sono certa. Devi sempre far vedere, mostrare: questo agli uomini non è richiesto. La maggior parte delle acquirenti di musica sono donne e comperano la musica degli uomini”.

Dunque: Jo Squillo non prende di mira Elodie, semplicemente risponde a una domanda che la menziona. Non le fa una colpa del suo invidiabile aspetto fisico: usa quel tema per criticare una dinamica della music industry (e non solo: il discorso si potrebbe allargare a tanti ambiti lavorativi).

Ma la macchina della semplificazione capziosa è già in moto. Infatti tanto basta ad alcune testate per metterle in bocca quel nome e la volontà di criticarla per il suo aspetto fisico, ovviamente lasciando intendere che è solo per quello che Elodie ha successo.

Una pratica maschilista

Si tratta di un modo di fare notizie che offende tanto Jo Squillo quanto Elodie.

Un argomento serio (la gender equality nell’industria musicale) viene degradato a polemichetta che vedrebbe da un lato una donna talentuosa ma non più giovane e dall’altro una donna giovane, bella, ma per questo certamente non brava.

Il riferimento agli artisti uomini che devono dimostrare meno rispetto alle colleghe donne scompare.

Insomma: è il perpetuarsi si una pratica maschilista di cui davvero non abbiamo bisogno.

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