Kanye West: la corsa alle presidenziali è tutt’altro che finita
Ufficiale la candidatura di Kanye West in Oklahoma e questo dopo che molte fonti avevano riportato che il rapper si fosse ritirato
Fermi tutti: le ambizioni politiche di Kanye West sono tutt’altro che finite.
Kanye si è presentato alla Commissione Federale Elettorale e si è qualificato per comparire al voto presidenziale dell’Oklahoma, ha riferito Associated Press.
E questo a sole poche ore di distanza dalla ondata di news che sostenevano che West non fosse riuscito a presentare i documenti necessari e non fosse più in corsa per le presidenziali del 2020.
West ha rispettato la scadenza per presentare la domanda per il ballottaggio presidenziale del 3 novembre e ha pagato 35mila dollari, stando a quanto rivelato da un portavoce del Board of Elections in Oklahoma.
Anche altri due candidati indipendenti hanno pagato le tasse in anticipo: la pianista Jade Simmons e l’imprenditore di criptovalute Brock Pierce.
Che quella del rapper sia una bravata o sia una missione di cui è veramente convinto non è dato saperlo. Quello che è certo è che Kanye non ha rispettato la scadenza per qualificarsi per il voto in molti Stati e il suo team ha avuto moltissimo lavoro da fare – compresa la raccolta di migliaia di firme – per soddisfare i requisiti.
Il rapper aveva annunciato la sua corsa alle presidenziali il 4 luglio.
Nonostante il suo ottimismo, il sogno politico di Kanye non sembrava avere molto fondamento. Il 14 luglio il NYMag aveva riportato come la sua campagna in Florida avesse mancato l’obiettivo dopo che aveva cercato di partecipare al ballottaggio.
In un’intervista pubblicata da Forbes, West ha fatto un’insolita promessa pre-elettorale. Se dovesse vincere la corsa, ha dichiarato, vorrebbe che la Casa Bianca diventasse come Wakanda, la nazione immaginaria di Black Panther della Marvel Comics.