Lizzo, l’emozionante discorso al BMAC Gala
«È facile fare la cosa giusta quando tutti ti guardano» ha dichiarto la cantante durante il suo discorso dopo aver ricevuto il premio umanitario BMAC Quincy Jones.
Ieri sera Lizzo è salita sul palco del gala 2023 Black Music Action Coalition per ricevere l’ultimo riconoscimento della serata e fare il consueto discorso di premiazione. La cantante ha vinto il premio umanitario BMAC Quincy Jones. L’evento si è tenuto al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, in California. Si è trattato di una delle sue prime apparizioni pubbliche dopo le accuse mosse da un trio di ex ballerine riguardo all’ambiente di lavoro tossico durante il suo tour.
Il premio le è stato consegnato dalle Big Grrrls, protagoniste del reality show di Lizzo, vincitore di un Emmy, Watch Out For the Big Grrrls. Prima che Lizzo salisse sul palco, i membri del cast l’hanno presentata come la «prima persona che ha creduto in noi, ci ha mostrato amore e ha creduto nel nostro talento e nel nostro mestiere». «Quando abbiamo scoperto che Lizzo sarebbe stata premiata, sapevamo che dovevamo essere qui. È sempre stata una persona che restituisce. Si preoccupa profondamente. Ama con tutto il cuore… si è impegnata per arrivare a questo momento» ha raccontato il cast.
Il discorso di Lizzo
Salendo sul palco per accettare la statuetta, un’emozionata Lizzo ha esclamato: «Grazie BMAC perché ne avevo proprio bisogno ora. I tempi di Dio sono sempre puntuali! Ho avuto la fortuna di ricevere molti premi incredibili. Ma questo è davvero diverso, perché l’umanitarismo è altruismo».
«Essere gentili con qualcuno non è un talento. Tutti possono farlo. È un dono che si fa. In tutti i miei anni di attivismo e di sensibilizzazione, ho visto che al centro di ogni organizzazione, di ogni movimento, di ogni marcia ci sono solo persone che aiutano le persone. E lo fanno ogni maledetto giorno» ha continuato Lizzo durante il proprio discorso. «Io posso entrare, aiutare e tornare alla mia vita di musicista. Queste persone hanno dedicato la loro vita al servizio degli altri e non ricevono premi e applausi. Per questo motivo, ho deciso di condividere la mia piattaforma per far luce su queste persone. Perché desidero ardentemente vivere in un mondo in cui la bontà venga premiata con la nostra attenzione».
Lizzo ha anche raccontato di aver donato a giugno un quarto di milione di dollari a diverse organizzazioni black che si occupano di aiutare i giovani, le donne e le comunità di queer e trans di colore. Tra gli applausi e le grida, la Lizzo ha fatto i nomi delle organizzazioni, tra cui Marsha P. Johnson Institute, Black Girls Smile, Sphinx Organization, Save Our Sisters e una partnership per le borse di studio con l’Università di Houston.
«È facile fare la cosa giusta quando tutti ti guardano» ha continuato Lizzo nel discorso che non ha affrontato direttamente nessuna delle accuse. «Ma è quello che fai in quei momenti in cui nessuno ti guarda che definisce chi sei. Io continuerò a essere quello che sono, indipendentemente da chi mi guarda. Continuerò ad amplificare le voci delle persone emarginate perché ho un microfono e so come usarlo. E continuerò a mettere in scena, rappresentare e creare spazi sicuri per le donne grasse nere! La mia famiglia è qui. Questo supporto in questo momento significa tutto per me».
La premiazione è avvenuta poche ore dopo una nuova accusa
Lizzo ha ricevuto il riconoscimento poche ore dopo una nuova accusa da parte di una sua ex dipendente. La nuova causa è stata intentata da Asha Daniels, una stilista che ha lavorato alla sua tournée. Questa volta le accuse sono di molestie sessuali e razziali, discriminazione per disabilità e licenziamento illegale per ritorsione. Depositata presso la Corte Superiore di Los Angeles, la denuncia cita come imputati Lizzo, insieme alla tour manager Carlina Gugliotta e alla compagnia Big Grrrl Touring. Si tratta della seconda causa di questo tipo in due mesi, che denuncia molestie sessuali e razziali.
In agosto Lizzo ha risposto alle prime accuse di molestie definendole false e sensazionalistiche.