Le NewJeans aprono un nuovo account Instagram: ADOR parla di possibili azioni legali
La band K-pop, dopo aver annunciato la fine del proprio contratto, ha aperto un nuovo profilo Instagram. La sottoetichetta di HYBE ha risposto con un duro comunicato
La telenovela tra le NewJeans e l’etichetta che detiene (o deteneva) i diritti della loro musica e della loro immagine ADOR continua e difficilmente terminerà a breve. Il nuovo capitolo è iniziato qualche giorno fa, quando la girl band ha aperto il nuovo account Instagram ufficiale @jeanzforfree, in sostituzione a quello gestito dalla sottoetichetta di HYBE. Come specificato dalle cinque componenti del gruppo K-pop, il profilo sarà utilizzato per tutti i tipi di contenuto riguardanti la loro carriera, tant’è che qualche giorno fa sono state postate le cinque cover con Vogue Corea. Ieri è arrivata la risposta di ADOR con un comunicato.
«A parte gli account ufficiali di NewJeans aperti da ADOR, tutti gli altri profili sono stati aperti senza previa consultazione in base al contratto di esclusiva» si legge nel messaggio inviato ad Asia Kyeongje. «Ci sono richieste e lamentele da parte di terzi, come gli inserzionisti, riguardo agli account e alla pubblicazione di contenuti, il che è preoccupante. Le attività di intrattenimento separate attraverso gli account potrebbero causare problemi legali, e ADOR ha espresso queste preoccupazioni agli artisti e ai loro rappresentanti».
Le NewJeans e la fine del contratto con ADOR
Al momento le NewJeans non hanno risposto al comunicato di ADOR. Lo scorso novembre il gruppo, con una conferenza stampa indetta straordinariamente, ha annunciato la fine del proprio rapporto contrattuale con l’agenzia. La cosa era nell’aria. Le artiste avevano lanciato un ultimatum all’etichetta che non avrebbe però rivisto i contratti. La causa scatenante della rottura è stata la riorganizzazione dell’assetto di ADOR culminato con il licenziamento di Min Hee-jin, accusata da HYBE di voler assumere il controllo dell’etichetta. L’ex CEO aveva ed ha tuttora un legame molto stretto con la band della quale ha curato la direzione artistica fin dagli inizi.
«Abbiamo affrontato maltrattamenti non solo nei nostri confronti, ma anche nei confronti del nostro staff, con innumerevoli contraddizioni, deliberati errori di comunicazione e manipolazioni in diversi ambiti. Stiamo parlando di un’agenzia che non ha più interesse nell’essere sincera nella musica che viene creata. Piuttosto è fissata ad apparire come un’azienda che lavora bene nonostante pensi solo a fare soldi. Non ha alcuna coscienza dell’effetto negativo che crea con i suoi mezzi non autentici» ha rivelato Hanni nel corso dell’incontro con la stampa.
ADOR aveva anche in quel caso risposto con un comunicato. L’etichetta cui sosteneva che il contratto non poteva considerarsi, in quanto la mancanza di fiducia unilaterale non costituirebbe un motivo per farlo decadere.