La nuova sentenza sul diritto d’autore emessa oggi dalla Corte di Giustizia Europea potrebbe riscrivere le regole in materia di diritto d’autore. Sancita l’apertura alla gestione del diritto d’autore anche per società indipendenti a scopo di lucro. A esultare sono quindi tutte le indipendenti e prima fra tutte, per numero di artisti che vi aderiscono, è l’italiana (ma nata in UK) Soundreef.

La legislatura italiana aveva già stabilito che SIAE non avesse più l’esclusiva in Italia ma la gestione dei diritti doveva passare per entità non a scopo di lucro. Questo aveva creato diverse dispute in merito, per società che avevano rispettato questa normativa (come Soundreef che si era appoggiata alla onlus Lea) e altre meno. Con questa sentenza, però, il mercato sembra davvero essere liberalizzato rendendo possibile per gli artisti scegliere da chi far gestire il loro diritto d’autore.

Soundreef, si legge in una nota stampa, si dice “pronta a sfruttare questa nuova opportunità per migliorare i propri servizi agli autori, compositori ed editori”.  Soundreef rappresenta già 43.000 Autori, Compositori ed Editori nel mondo, di cui 26.000 provenienti dall’Italia e 15.000 affiliati a SESAC Performing Rights, società di gestione americana tra le dieci più grandi al mondo, per la quale Soundreef raccoglie i diritti in Italia dal 1° gennaio 2024.

Il repertorio di Soundreef

Il repertorio amministrato da Soundreef, fondata da Davide D’Atri, include star nazionali e internazionali. Gigi D’Alessio, J-AX, Laura Pausini, Ultimo, Alejandro Sanz e Sfera Ebbasta; autori come Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, Takagi&Ketra e Federica Abbate. Alcuni tra i più importanti nomi del rap italiano e compositori per film e televisione, oltre al catalogo SESAC di più di 1,5 milione di opere musicali di autori ed editori di fama mondiale, tra cui Bob Dylan, Neil Diamond, Kurt Cobain, Axl Rose, i Green Day, David Crosby, Ariana Grande e molti altri.

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