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Addio a Pascal Feos. Il DJ del “Sound Of Frankfurt” aveva 52 anni

Il DJ e producer Pascal Feos è stato uno dei nomi più importanti della scena dance di Francoforte degli anni Novanta. Il nostro ricordo

Autore Raffaela Travisano
  • Il13 Maggio 2020
Addio a Pascal Feos. Il DJ del “Sound Of Frankfurt” aveva 52 anni

Pascal Feos. Credit: Facebook

Ci ha lasciato Pascal Feos, uno dei nomi più influenti della scena di Francoforte degli anni Novanta (e non solo). Aveva 52 anni.

È nato l’11 marzo 1968 a Bad Nauheim, città nella periferia di Francoforte dove ho vissuto anche io. Ci conoscevamo dall’età di 11 o 12 anni: frequentavamo gli stessi luoghi, avevamo gli stessi amici e le nostre famiglie si conoscevano bene. Lui di famiglia greca (il suo nome vero era Pascalis Dardoufas) e io di famiglia italiana: tutti e due “stranieri” di sangue ma nati in Germania.

Ad un certo punto lui ha deciso di seguire la sua passione come DJ. Prima nelle feste private e poi in luoghi pubblichi come Flash e La Boum, per poi approdare nella scena di Francoforte, alla fine degli anni Ottanta.

È lì che è nato il suo nome d’arte come DJ e produttore: Pascal F.E.O.S. (From the Essence Of Sound). Francoforte, intanto, stava diventando man mano sempre più importante e amici in comune lo hanno presentato a Sven Väth.

Così ha iniziato a suonare in posti storici come Omen, XS e Dorian Gray. E ha deciso di fondare con il suo partner Maik Maurice Diehl all’inizio degli anni Novanta lo storico gruppo LIVE Resistance D con cui verrà poi riconosciuto come uno dei fondatori del Sound Of Frankfurt.

Ha pubblicato pezzi come “Pascal F.E.O.S” ma anche con altri come Joerg Henze, Heiko M/S/O. Con Alex Azary e Gabriel La Mar ha formato il progetto Aural Float nel 1993. Ha suonato veramente ovunque.

In tutto questo è sempre rimasto quel bravo ragazzo che si è sempre contraddistinto per la sua buona educazione e per la sua gentilezza e umanità. Era ed è tuttora un grande idolo per DJ del calibro di Chris Liebing, che andava all’epoca alle feste di provincia per chiedergli come si chiamava il disco che stava suonando. E Pascal rispondeva sempre a tutti. Toni Rios è un altro DJ e produttore che è di fatto cresciuto con Pasi (come lo chiamavamo noi): con lui ha remixato Betoko nel 2017.

Il mio ricordo è quello di un ragazzo sempre sorridente e gentilissimo. Un vero amico che aiutava tutti ed era sempre disponibile. Ci portava in console con lui per festeggiare. A me ha dato tante volte un passaggio per tornare a casa in provincia, dopo le nostre folle feste nella grande ed esplosiva città di Francoforte. Il tutto in tarda mattinata…

Mi ricordo delle nostre chiacchierate in macchina. Ci stava stretta la provincia, ma certe volte era anche bello non stare sotto i riflettori. Negli ultimi anni quegli stessi riflettori si erano un po’ spenti e non si sentiva così frequentemente con gli amici di un tempo (come capita un po’ a tutti).

Io sapevo però che stava tornando con il suo Progetto Resistance D e ci eravamo scritti. Ma purtroppo non ci è più capitato di rivederci e di raccontarci degli ultimi decenni. Lui non sapeva neanche della sua brutta malattia: l’ha scoperto solo di recente mentre era in ospedale a curarsi per un altro malanno. Non voleva morire. Aveva ancora tanta musica da fare e un suo amico mi ha detto che aveva prodotto tantissimi progetti: negli ultimi tempi non usciva mai dallo studio di registrazione.

È morto nella sua amata e odiata provincia e ora sarà suo fratello minore a prendersi cura di tutto. Specialmente negli ultimi tempi erano arrivate un sacco di richieste di remix da personaggi come Adam Beyer.

Sapeva che stava per morire e solo 3 settimane prima ha rilasciato il suo ultimo set su Soundcloud. È questo.

*Articolo di Raffaela Travisano

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