Copyright: il Parlamento UE approva la riforma del diritto digitale d’autore
Il Parlamento Europeo ha approvato la riforma sul copyright. Creatori ed editori di notizie potranno negoziare con i colossi del Web
Dopo mesi di discussione e dibattito, è stata approvata martedì 26 marzo al Parlamento Europeo la legge sul copyright con 348 sì, 274 no e 36 astenuti.
Di cosa si tratta? È una direttiva che vuole applicare anche al mondo online le norme sul diritto d’autore. Chiaramente, questi provvedimenti vanno a colpire soprattutto le abitudini di alcune grosse piattaforme (vedi YouTube, Facebook e Google News). Dopo la votazione, infatti, questi colossi saranno responsabili dei contenuti caricati sui loro siti. Quanto approvato dall’aula di Strasburgo va ad aggiornare un testo del 2001.
In effetti, la riforma vuole tutelare i titolari di diritti (in campo creativo, musicale, artistico, ecc) per quanto riguarda il guadagno successivo all’utilizzo (online) di terzi delle loro opere.
Quali sono le principali novità che arrivano con le nuove norme UE sul copyright? In sintesi: creatori ed editori di notizie potranno negoziare con i colossi del Web. La commissaria UE al digitale Mariya Gabriel ha spiegato: «La nuova direttiva permetterà di adeguare il diritto d’autore al Ventunesimo secolo. Il tutto a vantaggio di autori, interpreti, giornalisti, editori, produttori di film e musicali».
Quanto approvato, quindi, va a colpire anche il mondo della musica. Lo stesso Enzo Mazza, CEO di FIMI, ha commentato così: «L’approvazione della direttiva sul Copyright è il grande successo di una filiera unita nel riconoscimento dei contenuti culturali nell’era digitale: ringraziamo il Parlamento per lo sforzo ottenuto in un contesto decisamente complesso e aspettiamo l’avvio dei lavori per il recepimento nel diritto nazionale».
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