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SIAE: nella prima metà del 2022 le vendite di biglietti dei live superano i livelli pre-pandemia

La Società Italiana degli Autori e degli Editori ha diffuso il Rapporto sullo Spettacolo e lo Sport 2021

Autore Billboard IT
  • Il17 Novembre 2022
SIAE: nella prima metà del 2022 le vendite di biglietti dei live superano i livelli pre-pandemia

Il pubblico al concerto di Lazza a Carroponte, foto di Lazza, foto di Riccardo Trudi Diotallevi per Shining Production

Nei primi sei mesi del 2022 il totale dei biglietti venduti dei concerti di musica leggera è stato di 6,2 milioni, dunque superando i livelli pre-pandemia (cresciuto dai 5,5 milioni nel 2019). Nello stesso periodo del 2021 i biglietti venduti erano stati appena 300mila.

È quanto emerge dal report annuale di SIAE sull’andamento dello spettacolo e dello sport in Italia, diffuso oggi (giovedì 17 novembre). I dati relativi al 2021 confermano le conseguenze negative della pandemia, con un numero di spettatori calato da 306 milioni (2019) a 84 milioni (2021), pari al 72%. Crollo di circa il 78% anche per quanto riguarda la spesa ai botteghini, passata dai 2,7 miliardi di euro nel 2019 agli 870 milioni di euro del 2021. Su questo totale, i concerti assorbono circa l’11,6 % (101 milioni di euro).

Un incremento, prevedibilmente, si è verificato invece nell’offerta degli spettacoli dal vivo, cresciuta del 26% rispetto al 2020. I concerti hanno visto una crescita del 75%. Su una scala di 100 spettatori, 32 sono nel settore del cinema, seguiti dai 18 dell’intrattenimento musicale. Nel 2021, il settore dei concerti di musica pop-rock-leggera ha registrato un aumento di spettatori del 113% rispetto all’anno precedente. I concerti di musica jazz hanno visto un incremento del 101%.

Particolare attenzione è stata riservata da SIAE anche alla distribuzione geografica dei consumi dello spettacolo. Ad assorbire la quota maggiore del totale è il Nord Italia, con il 58% di spettatori e il 63% di spesa al botteghino. A primeggiare sono l’Emilia Romagna, il Veneto, la Toscana, la Lombardia e il Lazio.

Le parole dei vertici SIAE

Giulio Rapetti Mogol, presidente onorario di SIAE, ha evidenziato come il settore dell’industria culturale sia stato uno dei più colpiti dall’emergenza Covid-19. Inoltre, che sarebbe irrealistico pensare che la pandemia non lascerà traccia. «Auspico una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa per attivare una vera ripartenza con un’attenzione particolare ai lavoratori creativi e alle loro specifiche esigenze. Riconoscendo, misurando e sostenendo lo sforzo imprenditoriale in questo settore così importante per il nostro Paese», ha aggiunto.

Il direttore generale Gaetano Blandini ha rimarcato «il senso della nuova rimodulazione dei dati e delle analisi, con l’auspicio che possano stimolare riflessioni critiche ed elaborazioni strategiche. Anche nella prospettiva delle necessarie evoluzioni normative sulle quali possa svilupparsi un dibattito tra artisti, imprenditori culturali e decisori istituzionali».

L’Annuario SIAE 2021 è stato realizzato dall’Osservatorio dello Spettacolo SIAE in collaborazione con l’Istituto Italiano per l’Industria Culturale per la consulenza tecnico-scientifica.

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