Simba La Rue rischia di scontare una pena di quattro anni e sei mesi in carcere. È questa la richiesta del pm Francesca Crupi, titolare dell’inchiesta condotta da polizia e carabinieri, davanti al gup Rossana Mongiardo, che emetterà la sentenza il 28 settembre. Come riporta Open, il gup ha revocato i domiciliari per Simba La Rue, che resta comunque sotto obbligo di firma quotidiana.

Il trapper 21enne, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, rischia la condanna per la celebre vicenda oramai soprannominata “faida tra rapper”. Il primo marzo 2022 due ragazzi ventenni, considerati vicini al gruppo del rapper rivale Baby Touché vennero aggrediti in via Settala, in zona Porta Venezia a Milano. Il 9 giugno dello stesso anno proprio quest’ultimo venne sequestrato e pestato.

Simba La Rue, le accuse e i domiciliari per la sparatoria in corso Como

Simba La Rue rischia il carcere per l’accusa di lesione e rapina per l’aggressione in via Settala. L’azione fu commessa, secondo il pm, «per sfregio e punizione» e per «mortificare» la vittima. Il rivale Baby Touché ha deciso di non sporgere denuncia, in quella che la procura ha definito una «reticenza per una logica di banda».

Il trapper è anche a processo, insieme a Baby Gang (che lo scorso venerdì si è esibito a Milano insieme a Lazza e che attualmente si trova in una comunità terapeutica a Como, dove sta scontando la sua pena) per la sparatoria vicino Corso Como, avvenuta nella notte tra tra il 2 e il 3 luglio 2022. Quella sera vennero gambizzati due uomini di origine senegalese.

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