Steven Tyler degli Aerosmith è stato nuovamente accusato di molestie sessuali
Il frontman e fondatore della rock band statunitense, a un anno di distanza dalla prima accusa, ha ricevuto un’altra denuncia
Il cantante degli Aerosmith Steven Tyler dovrà presto affrontare un nuovo processo: una nuova denuncia per violenza sessuale è stata depositata da Jeanne Bellino che dichiara di essere stata aggredita quando era ancora minorenne. I fatti risalirebbero al 1975 e si sarebbero svolti nella città di New York: l’artista avrebbe baciato e palpeggiato senza consenso la teenager.
Nei documenti depositati giovedì 2 novembre presso il tribunale di New York, l’ex modella adolescente Jeanne Bellino afferma di aver subito un «grave e permanente disagio emotivo». Steven Tyler avrebbe commesso la violenza sessuale in un giorno d’estate del 1975, quando lei aveva 17 anni e il cantante degli Aerosmith 27.
«In quel periodo Tyler aveva acquisito ricchezza, prestigio e potere grazie alla sua carriera e al suo status di rockstar», scrivono gli avvocati di Bellino. «Steven ha usato il suo potere, la sua influenza e la sua autorità, in quanto noto musicista, per aggredire sessualmente la querelante».
Il racconto della presunta violenza sessuale
Nella denuncia Bellino sostiene che lei e un’amica avevano organizzato un incontro con gli Aerosmith a Manhattan. Mentre stavano camminando lungo la Sixth Avenue con il suo entourage, Steven Tyler l’avrebbe spinta in una cabina telefonica. «Mentre la teneva prigioniera, le ha infilato la lingua in gola e ha messo le mani sul suo corpo, sui suoi seni, sulle sue natiche e sui suoi genitali, spostando e togliendo i vestiti e immobilizzandola contro il muro della cabina», si legge nel documento.
Durante l’episodio, secondo la Bellino, il cantante degli Aerosmith – che quest’anno ha dovuto rimandare le date del tour con la band per i problemi di salute – non avrebbe indossato la biancheria intima, ma solo dei pantaloni sottili. La ragazza, «stordita, confusa e scioccata», non avendo altro tipo di passaggio, ha seguito il gruppo fino al Warwick Hotel, dove la band avrebbe alloggiato.
«All’hotel, i due sono entrati dall’ingresso di un bar e lì Steven Tyler ha nuovamente immobilizzato la querelante contro il muro», si legge nella causa. L’artista sarebbe poi uscito e tornato nella sua stanza, dicendo a Bellino che l’avrebbe richiamata più tardi. Seduta nella hall «singhiozzando e impaurita», la donna ha raccontato di essere fuggita dall’hotel con l’aiuto di un portiere e di un tassista che l’ha portata a casa nel Queens. Bellino sostiene, inoltre, di aver «immediatamente raccontato l’orrore vissuto a sua sorella, in preda a un pianto incontrollato».
Per Steven Tyler non è la prima accusa di violenza sessuale
Il nuovo caso arriva poco meno di un anno dopo che Tyler è stato citato in giudizio da Julia Holcomb. Quest’ultima sostiene che il rocker l’abbia ripetutamente aggredita per tre anni a partire dal 1973, quando aveva solo 16 anni. Holcombe dichiara di essere la ragazza di cui Tyler parla nel suo libro di memorie Does the Noise in My Head Bother You?, dove il leader degli Aerosmith scrive di aver «quasi sposato un’adolescente» e di aver convinto i suoi genitori a concedergli la tutela su di lei.
Steven Tyler ha negato tutte le accuse di violenza sessuale e ha chiesto l’archiviazione del caso in aprile. Tuttavia all’epoca le sue argomentazioni sollevarono delle perplessità. Una delle sue difese era, infatti, che fosse immune dalle accuse perché gli era stata concessa la custodia legale di Holcomb.
Al momento non ci sono stati commenti dal team di Steven Tyler in merito alla nuova accusa di violenza sessuale.