Trump vs Biden: da che parte stanno i cantanti americani nelle elezioni USA?
L’election day è arrivato, e in attesa di scoprire se Trump si confermerà presidente, scopriamo come vota il panorama musicale USA di punta
Here we go again. Gli Stati Uniti si ritrovano a scegliere la guida del Paese per i prossimi quattro anni, e di nuovo Donald Trump figura tra i candidati.
A sfidarlo è Joe Biden, ex vicepresidente sotto l’amministrazione Obama. I pronostici rimbalzano da un articolo all’altro, riuscendo comunque a farsi largo in un momento di grande confusione.
I disordini riversati nelle strade stanno dando un bel da fare alle forze di polizia. Aggiungete l’incertezza e i numeri preoccupanti figli del Covid-19, e il quadro si fa sempre meno confortante.
Come sappiamo, non va meglio nel resto del mondo. L’Europa, oltre a dover fare i conti con il ritrovato problema della pandemia che scuote le economie, è stata appena colpita dall’efferata mano del terrorismo.
Anche per queste ragioni l’attenzione verso gli esiti delle elezioni presidenziali americane rimane comunque alta, dato che il risultato lancerà un importante segnale su quello che ci riserverà il futuro prossimo.
In Italia sono molti i canali con cui l’election day ha fatto notizia, dalla mascherina pro-Trump sfoggiata da Salvini alla campagna di comunicazione per il lancio del nuovo film di Sacha Baron Cohen, che ha coinvolto anche il nostro Frank Matano.
Insomma, siamo di fronte ad un appuntamento cruciale per tutti. Ecco perché gli artisti del panorama musicale statunitense ci mettono la faccia da anni, per spingere gli americani a dire la loro. Abbiamo messo a confronto le due squadre di vip messe in campo dalle fazioni rivali.
La squadra di Trump
Il presidente in carica è avverso alla maggior parte della comunità musicale urban. Tuttavia, non manca chi gli ha mostrato il proprio supporto negli ultimi giorni, lasciando parecchio spiazzate le rispettive fanbase.
Uno su tutti il rapper Lil Wayne, che si è fatto recentemente fotografare al fianco del presidente dopo un meeting di approfondimento sul piano di Trump per migliorare la condizione degli afroamericani.
Non solo Lil Wayne
Scontato, Tunechi si è preso numerosi attacchi da buona parte del rap game, ma è in buona compagnia. Lil Pump infatti è apparso ieri al fianco di Trump durante un comizio.
Fun Fact: il presidente lo ha annunciato come “Lil Pimp”.
Altro supporter di vecchia data è Kid Rock, che ha condiviso con il capo di Stato numerose partite a golf.
Anche 50 Cent ha scelto di stare dalla sua parte, piuttosto che appoggiare il piano fiscale di Biden.
Pro-Trump anche Blocboy JB e Fivio Foreign. Fecero molto discutere le parole di quest’ultimo sullo slogan MAGA (Make America Great Again): «È molto hip hop».
Kanye West è probabilmente il fan di Trump più conosciuto e discusso, per la disperazione di molti suoi ascoltatori.
Nonostante in primavera sembrasse aver preso le distanze dal Presidente in carica, in molti avrebbero scommesso che – al di là della storia della candidatura – il voto di Ye sarebbe andato comunque a DT.
Ma il creativo ha “spiazzato” tutti, suggerendo su Twitter nel pomeriggio di oggi che avrebbe votato per se stesso. La vicinanza a Trump, in ogni caso, rimane.
La squadra di Biden
L’impressione è che se bastassero i voti delle star musicali per trasferirsi alla Casa Bianca, Biden avrebbe già la vittoria in tasca, dato che suoi aficionados tra i musicisti e i cantanti sembrano ben più numerosi di quelli del rivale.
Dalla sua parte troviamo infatti la diva californiana Cher, che ha sempre manifestato pubblicamente il proprio credo politico in favore di Biden.
Non sono da meno Madonna, Lady Gaga e Taylor Swift, che hanno dato il proprio voto al Partito Democratico.
A dar man forte alle colleghe sopracitate anche Taylor Swift, Beyoncé (notoriamente molto vicina agli Obama), John Legend, Cyndi Lauper, Barbra Streisand e Harry Styles. E potremmo continuare.
Il rap vota repubblicano?
Ma quindi i rapper sono tutti trumpiani? Nossignore. Diddy e 2Chainz, ad esempio, hanno supportato attivamente la campagna di Biden, così come Offset, Cardi B ed Eminem.
Marshall Mathers si era anche reso protagonista in passato di espliciti dissing a Trump, sulla falsa riga di colleghi come Kendrick Lamar, Rick Ross, Amine e YG.