“Wind of Change” degli Scorpions festeggia i 30 anni con un cofanetto
Vero e proprio inno della fine della Guerra Fredda, Wind of Change, a distanza di anni incarna ancora lo spirito del cambiamento
Legata indissolubilmente alla caduta del muro di Berlino, Wind of Change ancora oggi incarna un bel sentimento di speranza e di ottimismo. La struggente melodia mitteleuropea di questa canzone è ancora in grado di evocare con potenza quel momento storico per la Germania e per l’Europa intera.
Ascoltandola oggi, a poco tempo di distanza dal 30° anniversario della sua prima uscita, ha un non so che di attuale, visto che tutti noi stiamo aspettando un “vento del cambiamento” che spazzi via il Covid-19 e ci porti in un mondo migliore.
Wind of Change, per la cronaca, verrà celebrata con la pubblicazione di un cofanetto esclusivo il 3 ottobre:Wind of Change: The Iconic Song, dedicato esclusivamente alla power ballad scritta da Klaus Meine, e che divenne all’epoca la colonna sonora della fine della Guerra Fredda.
Il box set comprende un libro di 84 pagine con copertina rigida e fotografie inedite, una versione con l’arrangiamento per sola voce e pianoforte, ma la vera anima della confezione sarà la presenza di un pezzo unico del Muro di Berlino realizzato artigianalmente e personalizzato con la stella rossa Wind of Change e un testo scritto a mano da Klaus Meine.
Il tutto sarà disponibile su CD e LP. La canzone nacque dopo la partecipazione del gruppo al Music Peace Festival di Mosca nel 1989, come ricorda oggi Klaus Meine.
«Quando siamo saliti sul palco del Lenin Stadium e abbiamo iniziato lo show con Blackout, i soldati dell’Armata Rossa, che avevano il compito della sicurezza, hanno lanciato in aria i loro cappelli e le loro uniformi, si sono girati verso di noi sono entrati a far parte della folla. Il mondo stava cambiando proprio davanti ai nostri occhi… Era incredibile!».