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X Factor 2023, la seconda puntata e l’eterno ritorno

Le auditions proseguono e cambiano registro: tornano le cover dei classici e gli inediti divertenti. Rischio o audacia?

Autore Billboard IT
  • Il22 Settembre 2023
X Factor 2023, la seconda puntata e l’eterno ritorno

Carmelo Genovese, foto di Virginia Bettoja

La seconda puntata di audizioni di X Factor 2023 è stata quella dell’eterno ritorno. Non si sta parlando di Morgan ovviamente, al suo di ritorno siamo abituati ormai. Invece, quello che non ci si aspettava, dopo un primo appuntamento caratterizzato da concorrenti meno tradizionali nelle scelte e nell’approccio alle cover, era la classicità.

Sia chiaro, non si sta parlando di musica classica, o del canto lirico di Licitra, ma di canzoni e aspiranti cantanti. La seconda puntata di audizioni ha visto alternarsi sul palco dell’Allianz Cloud più interpreti che cantautori, ma soprattutto sono tornate le grandi canzoni. Una mossa molto rischiosa che spesso si è rivelata fatale per molti concorrenti.

Eppure, il primo ad esibirsi è un performer a tutto tondo: Alvaro canta You Remind Me mentre balla una versione tutta sua di break dance. I giudici approvano, lui passa ai Bootcamp. Ma dopo quel momento X Factor 2023 cambia registro e sembra di tornare indietro nel tempo.

X Factor 2023, i grandi classici (italiani) e una valle di lacrime

Pronti, via e già alla seconda esibizione sale sul palco il miglior concorrente di questa seconda puntata di audizioni. Carmelo Genovese, un giovane ragazzo siciliano trapiantato sul divano di un suo amico a Milano, ha il viso e la voce che ricordano Passenger. Con la chitarra esegue una versione delicata e intensa di Fiore di maggio di Fabio Concato.
I quattro giudici si commuovono.

Qualche concorrente dopo è il turno di Simona Bonura, una ragazza giovane e agitatissima, che nel momento in cui parte la musica si trasforma. Anche lei sceglie un brano simbolo della musica italiana: L’addio, cantata a suo tempo da Giuni Russo e scritta da Franco Battiato. Morgan – ieri sera molto più pacato rispetto all’esordio – è rapito dalla voce di Simona.
I quattro giudici si commuovono parte 2 – il ritorno.

Il repertorio classico italiano prosegue tra esibizioni semi-discutibili di Battisti e Gino Paoli, un’inconsueta versione elettronica rallentata – e tagliata dalla regia – di A far l’amore comincia tu di Raffaella Carrà e infine un’energica Telefonami tra vent’anni di Lucio Dalla. Quest’ultima viene portata davanti ai quattro giudici da Super Dandy, senza dubbio un personaggio che rimane impresso. Fisicamente simile a Colapesce, vocalmente vicino allo stile di Rino Gateano.

I quattro giudici NON si sono commossi.

Simona Bonura, foto di Virginia Bettoja

I grandi classici (stranieri)

Tutto sembra tornare e ripetersi in questa seconda puntata. Insieme ai classici italiani, i concorrenti scelgono brani storici esteri. Le esibizioni in questo caso sono meno convincenti. Le due band rock dei Monarchs e dei Sickteen portano rispettivamente una rivisitazione di Where Is My mind? dei Pixies fin troppo recitata e una non-rivisitazione di Youngblood dei 5 Seconds of Summer.

Decisamente più interessante la cover di Heroes realizzata su una pianola midi suonata in piedi da Felicity Lucchesi. Intrigante anche perché mantiene viva una velata disputa tra Dargen D’amico e Ambra Angiolini che si protrae per tutta la prima metà di questa seconda puntata. Proprio Ambra è forse il giudice più attivo della seconda audizione, sempre pronta a saltare al collo di chi ne mette in dubbio le capacità. D’altronde, come dichiarato da lei stessa, ha venduto più dischi di Dargen.

L’ultima concorrente degna di nota che rientra nella categoria grandi classici (stranieri) è Maria Tomba che non è parente di Alberto. La ragazza si cimenta in una scatenata e ultra-happy versione di Piece of My Heart di Janis Joplin. Incredibile, ma vero, porta a casa tre sì.

Felicity Lucchesi, foto di Virginia Bettoja

Famolo strano

Ammettetelo, nella prima puntata di audizioni di questo X Factor 2023 vi erano mancati quei concorrenti peculiari, quelli che non viaggia su quella linea sottile tra il trash e il genio. In questa seconda puntata di audizioni ce ne sono fin troppi.

Primo su tutti il duo Isobel Kara che si esibisce nell’inedito La gallina. Un recitar cantato che spiazza i giudici, ma li diverte a tal punto da conquistarsi il passaggio del turno. Destino diverso invece per i Babols che cantano la loro Funamboli. Morgan tenta invano di fare un’analisi del loro teso: «Appesi come coriandoli…ma quali coriandoli sono appesi?». Sempre lui è il mattatore quando boccia una brutta cover dei Gorillaz definendola «un gran putt**aio».

Isobel Kara, foto di Virginia Bettoja

Altro personaggio degno di nota è Il Cremlino. Sì, avete letto bene. Il concorrente con il nome d’arte più scomodo dell’intera edizione canta un brano nostalgico sugli anni 90. Dance con una buona dose di trash. Passa il turno, ma l’impressione è che sia stato graziato solo perché è un personaggio televisivo che genererà curiosità ai Bootcamp.

Il penultimo a salire sul palco è un ritorno: il cantautore Poneta, a distanza di un anno, si ripresenta e fa divertire i giudici. Non passa il turno, ma contribuisce alla sensazione di eterno ritorno della puntata. Si era cominciato ballando e così si è chiuso.

Appuntamento tra una settimana con la terza e ultima puntata di audizioni di X Factor 2023.

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PAOLOOO