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Se il 10% del catalogo dei Led Zeppelin è in vendita, quanto vale?

A quanto è noto, Helen Grant (figlia di Peter Grant, che fu il manager della band) sta cercando acquirenti per le quote di sua proprietà

Autore Billboard US
  • Il12 Luglio 2023
Se il 10% del catalogo dei Led Zeppelin è in vendita, quanto vale?

I Led Zeppelin nel 1973 (foto di Hulton Archive / Getty Images)

Se Helen Grant, figlia del defunto manager dei Led Zeppelin, sta davvero mettendo in vendita il 10% della proprietà degli asset della band britannica, come riportato da Music Week e dal Times, i guadagni dovrebbero essere ingenti.

Secondo quegli articoli, Grant controlla non solo una parte del catalogo della band in termini sia di registrazioni che di edizioni, ma anche una quota del 10% di altri diritti, come trademark, merchandising e altri asset commerciali.

L’etichetta dei Led Zeppelin, la Swan Song

I Led Zeppelin firmarono un contratto con Atlantic Records nel 1968. Fu nel 1975 che la band diede vita alla propria etichetta discografica, la Swan Song, e cominciò a pubblicare la propria musica sotto quel marchio, a partire dal quinto album Physical Graffiti. Come altre star dell’epoca, la band successivamente negoziò per ottenere il controllo su tutto il catalogo dei master, non soltanto su quelli della Swan Song.

Non è chiaro se i Led Zeppelin controllino il resto del catalogo di Swan Song (che include album di Bad Company, The Pretty Things e Maggie Bell) e se, nel caso, Helen Grant abbia quote anche di quello e le includa nella sua offerta.

Secondo la più recente visura della Bad Company Entertainment, Peter Grant ha lasciato in eredità il 20% di quella società. Non è chiaro se tale quota sia inclusa in qualsivoglia compravendita.

L’articolo di Music Week riferisce che Helen Grant ha assunto Ian Penman dello studio legale New Media Law per assisterla nell’operazione. Penman non ha risposto a contatti via mail da parte di Billboard per confermare o meno la vendita. Warner Music Group, allo stesso modo, non ha commentato, così come gli addetti stampa della band.

La Superhype Tapes, una delle società legate alla band

Secondo l’ultima visura di Superhype Tapes Ltd – una della decina di società legate ai Led Zeppelin registrate presso la Camera di Commercio britannica – datata 30 luglio 2014, il chitarrista Jimmy Page possiede l’80% degli asset musicali della band, mentre Helen e Warren Gran controllano il 10% ciascuno.

Tuttavia nella visura datata 25 luglio 2000, a Jimmy Page e agli eredi di Peter Grant era assegnato un 50% ciascuno. Page e gli altri membri della band (Robert Plant e John Baldwin, ovvero John Paul Jones), così come Joan Hudson (dello studio legale della band) erano indicati come direttori della società.

Non è chiaro come o quando le percentuali siano cambiate e se sia successo tramite una negoziazione o una compravendita di una porzione delle quote degli eredi di Grant.

Non è chiaro neanche quali asset siano sotto il controllo di quella società. Il suo statuto sociale (depositato nell’ottobre 1969) dichiara che si occupa di produrre, comprare, vendere vinili, nastri, registrazioni e altri supporti sonori e musicali, fra le varie linee di attività. Diverse altre società legate ai Led Zeppelin e registrate presso la Camera di Commercio britannica risultano inattive. Di conseguenza è difficile capire quali asset musicali dei Led Zeppelin cadano sotto il controllo di Superhype Tapes.

La United Blag Productions

Un’altra società legata ai Led Zeppelin, la United Blag Productions, indica una quota del 10% a nome Helen Grant, mentre gli altri tre membri viventi della band hanno il 22.5% ciascuno, così come gli eredi di John Bonham messi insieme.

Secondo quello che sembrerebbe lo statuto sociale della United Blag (originariamente registrata con il nome di Langwest il 16 agosto 1974, quindi poco tempo prima la fondazione di Swan Song), lo scopo della società è quello di lavorare come manager per cantanti, musicisti e altri professionisti dell’intrattenimento, così come produrre e distribuire registrazioni sonore di ogni tipo e gestire fotografie, film e apparizione televisive di ogni tipo.

Al di là delle percentuali contrastanti indicate per i membri dei Led Zeppelin in riferimento a Superhype Tapes e United Blag Productions, sembrerebbe che Helen Grant stia vendendo il 10% degli asset controllati da entrambe le società.

Il catalogo dei master dei Led Zeppelin

Ad ogni modo, l’iconico catalogo musicale dei Led Zeppelin rimane un asset economico notevole. Solo negli Stati Uniti, i loro album negli ultimi tre anni hanno totalizzato in media un milione di unità equivalenti di vendita.

Secondo stime di Billboard, il catalogo delle registrazioni master genera ogni anno 24 milioni di dollari di revenue, che diventano 21 sottraendo i costi di promozione e distribuzione. Se si applica un moltiplicatore di 20, ciò darebbe al catalogo dei master dei Led Zeppelin un valore di mercato di circa 420 milioni di dollari. Dunque il 10% sarebbero 42 milioni.

Il valore del catalogo editoriale

Billboard stima che il catalogo editoriale abbia generato in media 10.4 milioni di dollari negli ultimi tre anni. Togliendo un 10% di spese amministrative, rimarrebbero agli stakeholder 9.4 milioni di revenue. Con un moltiplicatore di 25 volte, il valore di mercato del catalogo sarebbe di 235 milioni di dollari.

Quest’ultima valutazione ha un moltiplicatore più alto (che alcuni acquirenti potrebbero mettere in discussione) ma compensato dalla possibilità di generare ulteriori revenue attraverso le sincronizzazioni. Queste in genere ammontano a circa il 25% delle revenue di publishing, ma i Led Zeppelin sono sempre stati molto parchi in fatto di licenze di utilizzo della propria musica.

Al di là della valutazione del catalogo editoriale, non è chiaro come Grant possa trarne profitto, considerando che i principali songwriter della band hanno sicuramente i loro accordi di publishing e le loro quote autorali.

È possibile che la band, insieme a Grant, controlli collettivamente le proprie edizioni, che andrebbero al 50% fra i quattro Led Zeppelin (o gli eredi) e gli eredi di Peter Grant e al 50% (6.35 milioni di dollari) agli autori dei singoli brani. Oppure è anche ipotizzabile che Grant controlli il 20% delle edizioni e che i membri dalla band possiedano le quote rimanenti in ogni canzone che hanno scritto.

In ogni caso, l’operazione lascerebbe Helen Grant con una quota del 10% delle edizioni, o del 5% sulle loro revenue, dunque con una valutazione di mercato di 15 o 16 milioni di dollari, sempre che l’eredità di Peter Grant abbia quote nel publishing della musica dei Led Zeppelin.

Il valore totale degli asset della band

Billboard non ha trovato menzione di una quota di Grant nell’unica società di publishing dei Led Zeppelin che risulti ancora attiva, la Flames of Albion Music.

L’ultimo documento ufficiale di quella società che includa una lista di soci (datato 11 maggio 2016) menziona Page, Plant, Baldwin e gli eredi di Bonham (Patricia, Jason, Zoe), ma nessuno degli eredi di Grant.

Rimangono le revenue di merchandising, trademark e diritti di immagine. Billboard stima che i Led Zeppelin guadagnino circa 2 milioni di dollari ogni anno dal merchandising. Con un moltiplicatore di 10, si arriva a una valutazione di 20 milioni. Il 10% sono appunto 2 milioni.

Nel complesso, stima Billboard, il valore di mercato del catalogo dei Led Zeppelin (master e publishing) e del loro merchandising si aggirerebbe sui 670 milioni di dollari.

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