112mila nuove tracce sono caricate ogni giorno sulle piattaforme di streaming
Secondo un recente report di Luminate, i primi sei mesi del 2023 hanno visto un aumento del 20% negli upload dei brani
Mediamente, nella prima metà del 2023, 112mila nuove tracce sono state caricate ogni giorno sulle piattaforme di streaming. Lo rivela un report di Luminate pubblicato mercoledì 12 luglio. Si tratta di un aumento del 19,9% rispetto alla cifra di 93.400 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Al ritmo attuale, le piattaforme di streaming aggiungeranno quest’anno 41 milioni di tracce, circa 7 milioni in più rispetto ai 34,1 del 2022 e più del doppio rispetto ai 16,4 milioni del 2018.
La crescita degli ascolti
Tuttavia il volume di nuovi brani non trova riscontro in un uguale incremento negli ascolti. Questi sono cresciuti solo del 13,5%. Tale discrepanza non è inusuale. È vero che nel 2022 gli stream crebbero del 12,2% e le nuove tracce del 12%, ma nel 2021 tali cifre erano rispettivamente il 9,9% e 18%.
L’abbattimento delle barriere nella registrazione e distribuzione della musica su digitale ha dato agli artisti emergenti la possibilità di competere con release ad alto budget. Le major (alcune delle quali, come Universal Music Group, hanno adottato un sistema che riconosce alla loro musica un migliore trattamento in termini di royalties) hanno pesato soltanto per il 3,3% delle nuove tracce caricate fino al 30 giugno.
Le piattaforme di streaming sono piene di musica proveniente non solo dalle label indipendenti (che comunque sono spesso distribuite da società controllate dalle major) ma anche da musicisti autoprodotti e producer che usano software digitali e brani di “functional music”, come oggi vengono definite le tracce pensate per aiutare a dormire, rilassarsi o studiare.
Il futuro della musica in streaming: l’intelligenza artificiale
La possibilità che 112mila nuove tracce giornaliere possano sembrare poche fra qualche anno è causa di frustrazione in alcuni ambienti del music business. Una nuova di generazione di strumenti di intelligenza artificiale ridurrà ulteriormente le barriere nella creazione di musica.
Così come programmi come Midjourney e DALL-E-2 creano immagini sulla base di input di testo, l’AI generativa potrà creare all’istante canzoni senza bisogno di competenze musicali o abilità tecnica. “Vediamo un grande mercato con molti miliardi di canzoni originali, un po’ come accade con le fotografie”, ha detto a Billboard Alex Mitchell, CEO della piattaforma di AI musicale Boomy.
Un simile scenario aveva spinto il CEO di Universal Music Group, Lucian Grainge, a mettere in guardi l’industry da “un ampio, innavigabile numero di tracce” di “contenuto funzionale di bassa qualità” create per manipolare gli algoritmi e “dirottare le royalties”.
L’incidenza di album e singoli da top 10 sul totale degli stream
La musica indipendente e i contenuti generati da intelligenza artificiale erodono la market share delle major, ma queste ultime continuano a produrre hit che riescono a spiccare in un mercato sempre più affollato.
Gli album e i singoli di maggior successo sono andati forte nella prima metà del 2023. Gli album da top 10 hanno avuto una quota del 2,49% del totale di unità equivalenti di vendita. Un dato in crescita dal 2,18% del primo semestre 2022.
Tale crescita si può attribuire in buona misura a Morgan Wallen. Il suo album One Thing at a Time ha raccolto 3,31 unità equivalenti di vendita, ovvero il 67% in più rispetto al secondo di maggior successo (SOS di SZA). Escludendo gli album #1 in classifica, gli altri album da top 10 hanno pesato per l’1,88% nel primo semestre 2023, un dato in linea con l’1,85% dell’anno scorso.
Trainate da Last Night di Morgan Wallen e Kill Bill di SZA, le tracce di maggior successo hanno anche aumentato la loro incidenza sugli stream complessivi. I brani da top 10 hanno pesato per lo 0,63% sul totale degli stream. Il dato dello stesso periodo del 2022 era lo 0,5%.