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Il silenzioso ritorno di Snapchat: utenti in crescita e tanta musica

Dopo la clamorosa espansione di inizio anni ’10, capace di far tremare persino Facebook, l’hype per il “fantasmino” andò scemando. Ma dal 2019/20 è tornato a crescere massicciamente

Autore Federico Durante
  • Il20 Marzo 2023
Il silenzioso ritorno di Snapchat: utenti in crescita e tanta musica

Foto di ilgmyzin / Unsplash

I primi anni ’10 del nuovo millennio sono stati quelli della “corsa all’oro” dei social network. Sulla strada aperta da Facebook, Twitter e Instagram fiorì una quantità di nuove piattaforme, ognuna a caccia del proprio tratto distintivo e di funzioni uniche, nella speranza di essere la “next big thing” del mondo social. Fra le tante, ce ne fu una che fece realmente tremare le gambe ai giganti: Snapchat.

Lanciata nel 2011, la creatura di Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown si basava sulla condivisione di contenuti video che si auto-cancellavano dopo 24 ore. Nel giro di due anni la piattaforma crebbe a tal punto che Facebook stessa (che all’epoca era già proprietaria di Instagram) ritenne necessario ipotizzare un’acquisizione, per evitare di esserne travolta.

La proposta fu imponente: 3 miliardi di dollari. Incredibilmente Snapchat declinò l’offerta, nella convinzione che sarebbe stato più vantaggioso rimanere indipendenti e favorire l’ulteriore crescita. Al “gran rifiuto” Zuckerberg reagì nel modo più semplice: copiando le funzionalità base di Snapchat, che sarebbero diventate quelle che oggi conosciamo come Instagram Stories.

Il grande sorpasso immaginato dai fondatori di Snap Inc. poi non si verificò mai. Pur non perdendo utenti, Snapchat divenne via via più marginale nella competizione globale fra le piattaforme. Perlomeno fino ad anni recenti.

Ritorno di fiamma

Nel 2019 è ricominciata una crescita che non dà ancora segnali di arresto. Lo zoccolo duro di utenti della piattaforma rimane il Nord America (150 milioni fra Stati Uniti e Canada), ma il fermento arriva dai mercati emergenti, India in testa. A stimolare la crescita fu la rinnovata versione dell’app per Android, che è il sistema operativo di gran lunga più usato in Asia.

Stando ai dati comunicati da Snap a inizio anno, dal quarto trimestre 2020 al quarto trimestre 2022 gli utenti al di fuori di Stati Uniti ed Europa sono aumentati dell’80%.

Oggi Snapchat conta 750 milioni di utenti attivi al mese. Ogni giorno invece gli utenti sono 375 milioni (+17% rispetto al Q4 2021) e gli Snaps creati 5 miliardi.

L’obiettivo dichiarato è di superare il miliardo di utenti mensili nei prossimi due o tre anni. Per un raffronto, Facebook ha recentemente dichiarato 2,96 miliardi di utenti mensili. TikTok invece puntava a chiudere il 2022 a quota 1,8 miliardi (non sono ancora stati diffusi i dati annuali definitivi).

Sull’onda della crescita, la scorsa estate ha visto la luce Snapchat+, raro caso di versione premium di una piattaforma social. Nel giro di sei mesi contava già 2,5 milioni di iscritti. Dallo scorso autunno è disponibile anche in Italia.

A proposito del nostro paese, le stime più recenti parlano di un bacino di circa 2 milioni di utenti. Una cifra tutt’altro che impressionante, ma forse destinata a crescere come “effetto collaterale” della diatriba fra SIAE e Meta?

Snapchat e la musica

Al pari di TikTok, Snapchat infatti punta molto sulla musica. Anzi, l’integrazione della componente musicale nei contenuti generati dagli utenti pare uno degli asset su cui poggia il suo sviluppo da qualche anno a questa parte.

Snapchat lanciò la funzione Suoni nel 2020, dopo aver chiuso una serie di accordi di licenza con case discografiche e publisher. A giugno 2021 arrivò il grande annuncio del raggiungimento di un accordo con la major più grande, Universal Music, che licenziò il proprio catalogo. Anche il repertorio SIAE è oggi presente sulla piattaforma.

Secondo Snap, con la funzione Suoni finora sono stati creati oltre 2,7 miliardi di video, per un totale di 183 miliardi di visualizzazioni.

Quest’anno la piattaforma ha annunciato due novità. La funzione “Suoni raccomandati per Lenti” suggerisce agli utenti quali brani usare per determinate lenti. Mentre “Sincronizzazione suoni per Rullino” permette di creare contenuti con sottofondo musicale a partire da foto e video presenti sullo smartphone dell’utente.

Infine Snapchat ha una partnership con Ticketmaster grazie alla quale gli utenti possono trovare concerti e acquistare i biglietti.

Come il caso SIAE-Meta ha ampiamente dimostrato, le piattaforme social sono ghiotte di contenuti musicali. Dopo la rimozione del repertorio SIAE da Facebook e Instagram non è illogico pensare che gli artisti sposteranno su TikTok gran parte delle loro strategie promozionali, trascinando con sé gli utenti. Vista la qualità degli investimenti di Snapchat sulla musica, sarà interessante tenere d’occhio questo “underdog” dei social: potrebbe riservare nuove sorprese, anche in Italia.

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