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Spotify lancia Radar Italia 2021: l’intervista a Melanie Parejo

Parte oggi la nuova edizione del programma di supporto della piattaforma dedicato agli artisti emergenti da Rhove a Laila Al Habash. Abbiamo chiacchierato in merito con l’Head of Music for Southern Europe di Spotify

Autore Federico Durante
  • Il27 Settembre 2021
Spotify lancia Radar Italia 2021: l’intervista a Melanie Parejo

Foto di Imtiyaz Ali / Unsplash

La prima edizione di Radar Italia, quella del 2020, ha accompagnato verso il successo alcuni dei nuovi protagonisti del panorama musicale italiano come Blanco, Ariete, Venerus, Rondodasosa, Il Tre. Oggi, lunedì 27 settembre, Spotify lancia Radar Italia 2021. Il programma di supporto della piattaforma dedicato agli artisti emergenti dei vari paesi quest’anno vede coinvolti: Rhove, Laila Al Habash, TOMMY DALI, Epoque, BigMama, Tenth Sky, Caffellatte, bnkr44, chiamamifaro, Hu.

I dieci nuovi artisti beneficeranno di un piano marketing personalizzato sia online che offline. «La nostra missione è quella di sbloccare il potenziale della creatività umana dando a un milione di artisti l’opportunità di vivere della loro arte e a miliardi di fan l’opportunità di goderne ed esserne ispirati», spiega Melanie Parejo, Head of Music for Southern Europe di Spotify, che abbiamo intervistato in merito al programma. «La nostra priorità sarà sempre quella di aumentare la connessione tra i creator e i loro ascoltatori, permettendogli di liberare la loro creatività, oltre ad aiutarli a raggiungere un nuovo pubblico».

Cover Radar 2021
Sulla base di quali valutazioni di mercato e di target è stato creato il programma Radar?

Spotify aveva vari programmi dedicati agli artisti emergenti in tutto il mondo, che sono stati successivamente ribattezzati RADAR. In questo modo, siamo stati in grado di renderli un programma unico e coerente, rendendolo unificato a livello globale. Anche se globale, Spotify incoraggia ogni team locale a personalizzare il programma in un modo che risuoni con il loro pubblico. Abbiamo immaginato Radar come un programma focalizzato su artisti che potrebbero essere sul punto di diventare mainstream, quindi artisti che sono in ascesa.

L’anno scorso Radar Italia ha sostenuto artisti che sarebbero diventati in breve tempo personalità di spicco della scena mainstream. Che potere pensate di avere, da questo punto di vista? E qual è la responsabilità che ne deriva?

Il nostro team di esperti musicali fa un’attenta selezione degli artisti. Tenendo sempre presente la priorità di Spotify di voler aumentare la connessione tra i creator e i loro fan, oltre ad aiutarli a conquistare un nuovo pubblico. La nostra responsabilità – e, di conseguenza, il nostro potere – consiste quindi nella ricerca e nella selezione di artisti che soddisfino le esigenze dei fan nella scena mainstream così come nella scoperta di nuovi talenti emergenti.

In base a quali criteri vengono selezionati gli artisti?

La lista degli artisti è stata accuratamente realizzata attraverso una selezione da parte del team di esperti musicali di Spotify, combinata con un’ampia analisi dei dati provenienti da milioni di utenti, al fine di tenere conto del potenziale di questi giovani talenti di raggiungere un vasto pubblico nei prossimi mesi.

La selezione di Radar Italia 2021 riflette un momento di grande cambiamento nella musica, in nome della diversità e dell’inclusione. Crediamo fermamente che tutti gli artisti selezionati non abbiano ancora raggiunto il loro pubblico principale ed espresso tutto il proprio potenziale. Per questo vogliamo essere partner nell’aiutarli a raggiungere la fase successiva della loro carriera e diventare un giorno delle star della musica.

Puoi farci un esempio concreto delle azioni che Spotify intraprende per gli artisti coinvolti nel programma?

Ogni artista beneficerà di contenuti e di piani di marketing personalizzati che contribuiranno ad accrescerne la visibilità. Spotify supporterà questi artisti su playlist e canali editoriali, anche con pubblicità, compresi gli OOH, su piattaforme di marketing e social media marketing. Recentemente abbiamo sostenuto il lancio del primo album di Blanco con una campagna internazionale sulla piattaforma e un impegno editoriale che ha coinvolto quindici playlist internazionali. Blanco è entrato al numero 3 della nostra classifica Top Debut Album.

In termini di OOH, in occasione del lancio di Radar Italia nel 2020, è stata realizzata un’installazione anamorfica alla Stazione Centrale di Milano. Esprime a livello estetico i messaggi fondamentali del programma: diversità e scoperta. Nell’installazione, immagini apparentemente slegate nello spazio si ricomponevano solo se osservate da un unico punto di vista. I dodici artisti, ognuno diverso dall’altro ma che insieme formano lo sfaccettato universo di Radar Italia.

Puoi fornirci qualche cifra che riassuma le tendenze della piattaforma negli ultimi 12-18 mesi? Variazioni come: utenti attivi, abbonati premium, ore di streaming per utente, e così via.

Gli utenti Spotify sono cresciuti del 22% su base annua arrivando a 365 milioni nel secondo trimestre 2021. Solo nel secondo trimestre i nuovi utenti sono stati 9 milioni, che hanno guidato una crescita a due cifre su base annua in tutti i mercati. Nello stesso periodo, i nostri abbonati premium sono diventati 165 milioni con una crescita del 20% anno su anno. Anche in questo caso c’è stata una crescita a due cifre trainata da 7 milioni di nuovi abbonati nel secondo trimestre.

Il 40% degli abbonati premium complessivi proviene dall’Europa. Le ore di consumo globale hanno continuato a crescere significativamente nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto nelle regioni più sviluppate, come il Nord America e l’Europa.

La pandemia ci ha portato a passare molto più tempo in casa, e questo ha influenzato le nostre abitudini di ascolto. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo visto un forte aumento dell’ascolto di contenuti audio su Spotify tramite dispositivi domestici connessi, tra cui computer desktop (+21%), console (+40%), smart speaker (+66%) e televisori (+47%). Nell’ultimo anno, l’Italia ha registrato un aumento del 243% dell’ascolto di Spotify in auto.

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