Spotify riporta una crescita dell’11% di revenue nel secondo trimestre 2023. L’aumento degli utenti mensili e degli abbonamenti premium hanno attutito i costi derivanti dai tagli al personale avvenuti negli ultimi tre mesi.

Le revenue totali si sono attestate a 3,2 miliardi di euro. Ovvero l’11% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (o 14% a valuta costante, ovvero al netto degli effetti dell’inflazione). Gli utenti attivi mensili, ossia il numero totale di visitatori unici della piattaforma ogni mese, sono cresciuti del 27% a 551 milioni nel secondo trimestre. Il numero di utenti premium è salito del 17% a 220 milioni.

La crescita di utenti premium ha consentito di superare di poco (3 milioni) le stime di crescita che erano state fatte per il trimestre. Abbastanza per compensare le perdite operative per 247 milioni di euro. L’azienda infatti ha dovuto affrontare numerosi costi una tantum dovuto ai tagli al personale e al programma di podcast che erano mirati a ridurre le spese sul lungo termine.

I dirigenti di Spotify discuteranno più dettagliatamente i risultati del secondo trimestre – e l’impatto dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti premium, recentemente annunciato – nel corso di una call con gli investitori.

L’azienda ha riportato un margine lordo del 24,1%, dunque al di sotto delle previsioni del 25,5%. Tuttavia, Spotify afferma, al netto dei costi una tantum sostenuti nel trimestre, il proprio margine è in linea con quella cifra.

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