Cantautrice e produttrice discografica britannica, Amy Winehouse si è affermata come una delle più importanti esponenti del soul bianco. Già all’età di 10 anni manifesta uno spiccato interesse per la musica, fondando il gruppo rap amatoriale Sweet ‘n’ Sour. Ma è in seguito alla firma del contratto discografico con l’etichetta Island/Universal che pubblica il suo primo album Frank che nel 2003 ottiene numerose critiche positive. La svolta definitiva arriva però tre anni dopo con il capolavoro Back to Black. Amy Winehouse raggiunge fama mondiale con canzoni rimaste nella storia come Rehab e Back to Black. L’album si piazza infatti in vetta alla Official Albums Chart nel giro di poche settimane. In un solo anno, l’artista riceve ben 5 Grammy Award.
La morte e il successo postumo
Il 23 luglio 2011 Amy Winehouse viene trovata morta in causa sua e nell’ottobre dello stesso viene chiarita la causa in seguito agli esiti degli esami tossicologici. La cantante da tempo soffriva di problemi di abuso di alcol e droghe, che ne hanno causato la prematura scomparsa. Il suo terzo album Lioness: Hidden Treasures, anticipato dal singolo Our Day Will Come, viene pubblicato postumo dalla Universal, raggiungendo la vetta di numerose classifiche. Nel 2013 la cantante riceve la prima nomination postuma nella storia dei Brit, nella categoria British Female Solo Artist. Nel 2015 esce il film Amy che l’anno dopo vince il premio Oscar come miglior documentario.