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10 canzoni celebri (e inimmaginabili) che furono bandite dalle radio dopo l’11 settembre

Dopo gli attentati che colpirono la città di New York, molte canzoni vennero tagliate dalla programmazione radiofonica perché ritenute inopportune

Autore Billboard IT
  • Il11 Settembre 2023
10 canzoni celebri (e inimmaginabili) che furono bandite dalle radio dopo l’11 settembre

The Strokes, foto di Frank Ockenfels

Nei giorni successivi agli attentati dell’11 settembre, la più grande azienda proprietaria delle radio americane, la Clear Channel – oggi IHeartMedia – stilò una lista di 165 canzoni considerate inappropriate e per questo bandite dalle trasmissioni.

La circolare distribuita ai principali direttori televisivi e radiofonici si chiamava Clear Channel Memorandum e consigliava i brani da non inserire in scaletta per non disturbare gli ascoltatori. Le canzoni non erano ufficialmente vietate e l’unico rischio che si sarebbe corso nel trasmetterle era di incorrere nella chiamata di qualche ascoltatore irritato. Ma quali erano i criteri per cui una canzone veniva considerata “liricamente inopportuna”?

Il primo metro di giudizio riguardava il contenuto del titolo e dei versi. Tutti gli argomenti collegati all’11 settembre erano “banditi” dalle canzoni. Se nella traccia si parlava di aeroplani, voli, violenza, scontri ed esplosioni, questa avrebbe potuto disturbare gli ascoltatori ancora traumatizzati. Motivo per cui venne sospesa la programmazione di numerose canzoni degli AC/DC, di tutta la discografia dei Rage Against the Machine e persino di Starway To Heaven dei Led Zeppelin.

Nel memorandum comparivano anche canzoni celebrative e “troppo” gioiose, soprattutto se contenevano riferimenti alla Grande Mela. Ecco spiegato perché venne tagliato addirittura il grande classico di Frank Sinatra New York, New York.

Ecco allora 10 celebri canzoni che vennero “sospese” dalle trasmissioni nei mesi seguenti l’11 settembre.

The Clash – Rock the Casbah

Uno dei singoli di maggior successo della band inglese racconta la storia di un immaginario sovrano del Medio Oriente che decide di vietare l’ascolto della musica rock occidentale. A seguito dei concerti di protesta della popolazione, il re inizia a bombardare i rivoltosi. Il brano fu ispirato da un divieto simile, imposto negli anni Ottanta dall’ayatollah in Iran.

The Doors – The End

Non appena si ascoltano le prime note di chitarra è impossibile non pensare all’indimenticabile inizio di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola. Vuoi per gli elicotteri, ma soprattutto per il testo cupo e decadentista, è comprensibile il motivo per cui venne inclusa nella lista.

John Lennon – Imagine

Suona molto strano che una canzone sulla fratellanza e sull’amore universale sia stata tagliata dalle programmazioni radiofoniche. Forse fu proprio il messaggio di pace e fratellanza a spingere Clear Channel alla sospensione e questo stupisce meno data la politica estera attuata del governo Bush.

Elton John – Rocket Man

Ispirata al racconto di fantascienza di Ray Bradbury The Illustrated Man, nonché una delle hit più famose di Elton John, Rocket Man parla di astronauti e missioni spaziali. Rientrava nella lista delle canzoni liricamente inopprtune dopo l’11 settembre per ovvi riferimenti al volo.

Foo Fighters – Learn to Fly

Una canzone già “condannata” dal titolo. Pubblicata nel 1999, Learn to Fly rappresenta uno dei singoli di maggiore successo della rock band capitanata da Dave Grohl. Fu la loro prima canzone a finire nella classifica Billboard Hot 100, raggiungendo la diciannovesima posizione.

U2 – Sunday Bloody Sunday

La canzone, scritta nel 1982, dieci anni dopo i tristi eventi della domenica di sangue che funestarono la città nordirlandese di Derry, è un inno contro la violenza. I riferimenti dei versi di Bono agli scontri e alle azioni terroristiche giustificarono la scelta di includerlo nella lista.

R.E.M. – It’s the End of the World as We Know It

Una delle numerose canzoni nate dalle esperienze oniriche di Michael Stipe, It’s the End of the World è un flusso di coscienza ispirato a La guerra dei mondi, trasmissione radiofonica con cui divenne celebre Orson Welles. Impossibile trasmettere un brano che parla della fine del mondo pochi giorni dopo un evento così tragico.

Van Halen – Jump

Uno dei riff di sintetizzatore più famosi di sempre a corredo di un testo cupo. Il cantante della band David Lee Roth venne ispirato dalla notizia al telegiornale di un uomo che voleva suicidarsi lanciandosi dalla finestra. Troppo espliciti i rimandi alla tragedia dell’11 settembre e alla celebre foto The Falling Man di Richard Drew.

Alanis Morissette – Ironic

Vi starete chiedendo perché bandire una canzone “ironica” come quella di Alanis Morissette. Riascoltando la canzone, giunti alla seconda strofa, un ideale Mr Play-It-Safe sale per la prima volta su un aeroplano che fatalmente si schianta. Mistero svelato.

The Strokes – New York City Cops

Ufficialmente non inclusa nella lista, New York City Cops ha una storia simile alle altre 165 canzoni tagliate dalla programmazione radiofonica dopo l’11 settembre. La nona traccia, presente nell’edizione europea dello storico album di debutto degli Strokes Is This It, dopo gli attentati venne sostituita da When It Started, presente nella tracklist statunitense. Il motivo è il verso del ritornello che definiva poco svegli i poliziotti della Grande Mela: «New York City cops. They ain’t too smart».

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