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Le canzoni che hanno segnato il 2024

La redazione di Billboard Italia ha selezionato 10 brani che, per motivi diversi, hanno lasciato un segno nell’anno musicale appena trascorso

Autore Billboard IT
  • Il28 Dicembre 2024

No, questa non è una classifica. Prendetela più come una playlist: un elenco di canzoni, sia italiane che internazionali, che hanno in qualche modo lasciato un’impronta sul 2024. La redazione di Billboard Italia ha scelto 10 brani, di cui la metà in lingua straniera, che per svariati motivi, hanno avuto un ruolo di primo piano nel corso dell’anno che volge al termine. Pezzi che ci hanno fatto cantare, ballare o riflettere. In alcuni casi, i migliori, anche tutte e tre le cose contemporaneamente.

Kendrick Lamar – Not Like Us

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Marracash – È FINITA LA PACE

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Charli xcx ft. Billie Eilish – Guess

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okgiorgio – ok 🙂

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Fontaines D.C. – Starburster

Concepita da Grian Chatten durante un attacco di panico alla stazione di St. Pancras di Londra, Starburster è la nuova versione, fluorescente e distopica dei Fontaines D.C.. Il brano più sperimentale dell’ultimo album Romance, attinge da tutte le ingluenze con cui i componenti della band sono entrati in contatto negli ultimi anni. C’è l’elettronica claustrofobica di Shygirl, la componente rap che il frontman aveva già affinato in Better Way to Live con i KNEECAP, e un cantato materico – basti pensare ai sospiri del ritornello – che lascia trasparire lo stato d’animo di chi ha scritto il pezzo. Tra le canzoni simbolo del 2024. (Samuele Valori)

Kid Yugi, Fido Guido – Ilva (Fume scure rmx)

Caparezza l’aveva fatto affidandosi al suo tono ironico, alla satira e ad Albano. Kid Yugi torna a farci “ballare” in Puglia – dove ballare non vuol dire danzare, ma morire – con il realismo crudo dei suoi versi. Nulla è edulcorato. L’unico filtro che il rapper applica all’oscura realtà pugliese che descrive è il remix di Fume Scure del cantautore tarantino Fido Guido. Il fumo scuro dell’acciaieria, così scuro che non brilla più la luce, non è solo una fotografia della violenza dell’uomo sul territorio, ma anche una metafora del futuro nebuloso e difficile da scorgere per chi nasce e cresce in quei luoghi. (SV)

Chappell Roan – Pink Pony Club

Kayleigh Rose Amstutz era una ragazzina del Midwest che sin dall’età di 10 anni amava esibirsi e cantare e nel momento in cui lei ha scelto il suo nome da artista, che unisce l’amore per il nonno e per un’antica canzone (The Strawberry Roan), ha saputo aspettare il suo turno per il successo. Nell’anno del tripudio del pop al femminile (Dua Lipa, Sabrina Carpenter, Olivia Rodrigo, Gracie Abrams…) eccola svettare anche lei e Pink Pony Club è pronta per il vostro karaoke di fine anno. (Tommaso Toma)

MACE (ft. Marco Mengoni, Frah Quintale, Gemitaiz)- FUOCO DI PAGLIA

Una delle gemme di MAYA, nato in un casolare in Toscana e da un effervescente interplay con i tanti amici di Simone. FUOCO DI PAGLIA è il brano soul che ti aspetti se di mezzo c’è un terzetto composto da un irresistibile Marco Mengoni che osa tanto, la certezza Frah Quintale (già partner in crime con Mengoni ai tempi di Venere & Marte di Takagi & Ketra) e il solido Gemitaiz. A far da cerniera quell’irrestistibile melodia che solo Calcutta sa inventare oggi. Mentre al resto ci pensa MACE, of course.

Santi Francesi – l’amore in bocca

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The Cure – And Nothing is Forever

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