“Il viaggio” di Melanie De Biasio è il regalo perfetto per una domenica alternativa
La cantautrice e musicista belga è tornata alle origini ed è venuta a scrivere il suo nuovo album da noi in Italia. Tra chiesette di montagna e suoni della pietra in presa diretta, un vero gioiellino che ci ha raccontato
Il viaggio di Melanie De Biasio è il regalo perfetto che possiamo fare a noi stessi per una domenica completamente diversa. Immaginate suoni della natura (e della pietra) in presa diretta e una chiesa di montagna per la registrazione degli strumenti. Se avete bisogno di uno stacco netto dalla frenesia della settimana ecco, questo album di casa PIAS potrebbe fare davvero a caso vostro.
Melanie, musicista e cantautrice belga di origini italiane, classe 1978, ha deciso di scrivere, suonare e registrare i suoni delle 11 tracce che compongono Il viaggio proprio tornando nel nostro Paese. A Lettomanoppello in Abruzzo e a Montereale Valcellina in Friuli, il paese di sua nonna.
Il viaggio di Melanie De Biasio e il festival Europalia
«Tutto nasce dalla proposta del festival belga Europalia: si basava sul costruire un universo sonoro e visivo sulla ferrovia. E così ho deciso di raccontare l’immigrazione e per farlo sono partita proprio con i miei nonni», ci racconta lei, che in quei mesi ha migliorato parecchio il suo italiano. «Sono andata a Lettomanoppello perché sapevo che da lì erano partiti molto emigrati per andare a lavorare a Marcinelle in Belgio. Ma il motivo principale per cui sono andata lì era che non conoscevo nessuno. Volevo che tutto fosse una scoperta unica per me. Io volevo raccontare ciò che un bambino vede, i sapori e gli odori che sente, arrivando al contrario in Belgio per la prima volta».
Il viaggio e il lavoro in Abruzzo
A Lettomanoppello conosce un gruppo di lavoratori della pietra che le insegna come riconoscere quelle che risuonano meglio al primo tocco. Anzi, addirittura, quelle più buone da mangiare. «Ero veramente colpita: sono così connessi con la natura che assaggiano e gustano le pietre. Anche se non è detto che poi siano quelle di cui ho registrato il suono in questo disco!». La prima traccia, Lay Your Ear To The Rail, si apre proprio con il racconto di un signore anziano incontrato lì che parla della sua famiglia emigrata. Melanie De Biasio scopre una chiesetta di montagna perfetta per catturare le parti di pianoforte, flauti e i cori. Lì nasce la traccia Chiesa, appunto. «Il mio obiettivo era non utilizzare mai uno studio professionale», spiega.
Melanie De Biasio alla scoperta delle sue origini in Friuli
Melanie si trasferisce quindi in Friuli, terra della nonna a cui è dedicata Nonnarina, «ed è una canzone d’amore. Vorrei che tutti potessero rivivere questa sensazione di vicinanza e conforto totale». Infatti la delicatezza degli archi fa sentire subito il calore di un abbraccio rassicurante. Così come la dolcezza dell’accento di Melanie quando canta in italiano. «Volevo farlo da anni ma non mi sentivo mai pronta. Ho deciso di utilizzare la vostra lingua soltanto nel momento in cui mi sentivo pronta in modo naturale».
Melanie De Biasio e Il viaggio che finisce in US
Melanie ha compiuto poi un lavoro di post-produzione con David Baron, produttore americano esperto nelle registrazioni sul campo e si è trasferita per un paio di mesi da lui a Boiceville, sui monti Catskill, vicino a New York. Hanno lavorato soprattutto su alcuni pezzi che Melanie aveva registrato a Lettomanoppello come The Chaos Azure. Lì Melanie aveva un obiettivo: voleva catturare i suoni dell’alba sul terrazzo di Lettomanoppello, perché dagli uccelli ai cani non c’era mai un vero silenzio».
L’obiettivo di Melanie
Quale potrebbe essere il messaggio principale che vorresti arrivasse alle persone che ascoltano il tuo album? «Io voglio solo far capire quanto sia importante ricordare come l’emigrazione faccia del tessuto culturale di chiunque. La storia di tutti noi nasce da lì. La mia musica vorrebbe che chiunque possa sentirvi un’eco del suo passato. O forse, perché no, del suo futuro». Melanie De Biasio nel 2024 sarà in concerto in Belgio e speriamo torni presto anche in Italia.