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Madonna è ancora la regina del pop (grazie anche alla tecnologia)

Nel Celebration Tour di Madonna, la ricchezza iconografica rende tutto magnifico e lei continua a dominare, anche se la voce non è in forma smagliante

Autore Tommaso Toma
  • Il24 Novembre 2023
Madonna è ancora la regina del pop (grazie anche alla tecnologia)

Madonna. foto di Kevin Mazur

Diciamolo subito: Madonna al Mediolanum Forum di Assago ha dimostrato ancora una volta di essere la regina del pop. In un Forum di Assago completamente gremito (sono 22.468 i biglietti staccati per la data di ieri e di sabato sera) abbiamo assistito a uno spettacolo pazzesco e pazienza se la voce di Madonna porta alcuni segni del tempo. Lo show è iniziato con un certo ritardo, intanto a distrarre un pubblico decisamente agé ci hanno pensato il DJ set di Stuart Price e l’arrivo tra le tribune di Re Giorgio Armani, (accolto quasi con una standing ovation), Donatella Versace (che poi sarebbe salita sul palco durante la performance di Vogue) e Gianluigi Buffon che si è sottoposto al rito dei selfie con una pazienza incredibile.

Madonna al Forum: uno spettacolo non solo “only hits”

La tappa milanese del Celebration Tour (ne sono state programmate da Live Nation ben 78 in giro per il mondo) scatta poco dopo le 22 con l’entrata in scena prima della statuaria Bob The Drag Queen alias Caldwell Tidicue, anche lei autentica mattatrice durante lo show) e poi di Madonna che nomen omen si presenta indossando una aureola.

E con Nothing Really Matters inizia quello che sarà un “viaggio nella mia storia, non un concerto”, così ci tiene a sottolineare in un bel discorso inframmezzato da monosillabi in italiano, la popstar italo-americana. Quello che infatti accade sul palco del Forum di Assago è un susseguirsi di hit che sono preparate scenograficamente con soluzioni sempre spettacolari, sia esteticamente che tecnologicamente. Se qualcuno di voi ha preso il gigantesco volume Madonna, Una vita ribelle di Mary Gabriel (ben 1.000 pagine e uscita di recente anche in Italia per Rizzoli Lizard) capirà che il Celebration Tour non è solo il classico spettacolo di “only hits” ma uno spaccato profondissimo nella vita di Madonna.

E infatti, lei ha provato, riuscendoci con la sua determinazione e capacità, a includere quasi tutto nelle quasi due ore di show. Come tre dei suoi sei figli: da ammirare Mercy che a metà spettacolo è al centro della scena con un pianoforte a coda e Estere che balla magnificamente; ma anche il suo pensiero, la sua filosofia di vita, che tante ragazzine in quattro decenni hanno imitato, dal messaggio di “non avere mai paura” a “ottieni sempre quello che ti sei messa in testa”.

Madonna e il Celebration tour: l’importanza delle scenografie e della tecnologia

Il Celebration Tour è uno spettacolo dove la tecnologia amplifica le doti di Madonna, ci sono centinaia di metri di Ledwall e di schermi, ed è senza dubbio, in questo momento, l’unico show che può competere per livello tecnologico a quello che potrebbe accadere nello Sphere di Las Vegas (leggetevi nel nostro numero appena uscito l’intervista a James Dolan, il presidente dell’impianto). Vediamo Madonna fare pochissimi accordi di chitarra acustica (per la cover di I Will Survive, anche questa canzone una sorta di manifesto del “Madonna pensiero”) e la voce, come abbiamo detto non è in forma smagliante, mentre i passi di danza ci sono tutti, ma anche questi coloratissimi.

E dunque la ricchezza iconografica che aiuta a far diventare tutto magnifico, una lezione per tutti, da chi fa show, giocando forse troppo su stucchevoli barocchismi (vedi Le Cirque du Soleil) alle giovani cantanti che lo streaming ha suggellato come star del contemporaneo mondo musicale.

Madonna al Forum di Assago: i momenti più belli

Sono numerosi. La messa nera con tanto di giostra carosello per Like A Prayer che viene riarrangiata rendendola cupa e notturna. Le soluzioni scenografiche per Bedtime Story. I caleidoscopici movimenti dei corpi seminudi per Erotica e Justify My Love, il momento “pseudo rock” con una versione à la CBGB’S della primissima canzone che Madonna scrisse, Burning Up.
E poi il momento topico con Donatella Versace e Madonna che danno voti durante le performance dei ballerini in Vogue (dove sfoggia la piccola figlia Estere). Dopo tanta meravigliosa preparazione scenografica, personalmente ho trovato perfetto proporre la versione di Hung Up con la performance di Tokisha.

Alla fine, dopo tante meraviglie scenografiche, una semplicissima soluzione per chiudere questa tappa del Celebration Tour, un semplice gioco di ombre cinesi per far idealmente incontrare Michael Jackson, l’altra immensa icona pop degli anni ‘80 e Madonna dei tempi di Like A Virgin. Tanto bastano le silhouette del cappello di Michael e dell’abito da sposa di Madonna per capire tutto al primo sguardo.

A fronte dell’età che avanza, delle infezioni batteriche quasi mortali e di album sempre più concettuali e meno orecchiabili, Madonna si dimostra ancora la regina del pop. E Taylor Swift immagino che stia ancora prendendo appunti.

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