Nei ritmi degli altri. Il nuovo album di Mahmood è la conferma della sua piena maturità
“Nei Letti degli Altri” possiede uno spettro di melodie e influenze che avvalora ancor più la tesi che Alessandro sia uno degli artisti italiani più internazionali
Avevamo già avuto il piacere di ascoltare in compagnia di Mahmood una manciata di canzoni del suo atteso nuovo album Nei Letti degli Altri (Island Records / Universal Music Italia), il terzo della sua carriera. Avevate già letto qualcosa sulle nostre pagine in occasione della conferenza stampa milanese a pochi giorni da Sanremo 2024, dove Tuta Gold ha fatto un figurone. Mahmood infatti non solo ci ha regalato una serie di performance splendide sul palco dell’Ariston – compresa l’intensa cover di Com’è profondo il mare di Dalla – tra completi super sexy (su tutti, quello con il monospalla) e una coreografia che spacca, ma ci siamo ricordati, come era successo con Soldi, quanto appeal internazionale abbia Mahmood.
Nei Letti degli Altri, il nuovo album di Mahmood è disponibile nei formati CD standard, CD autografato (in esclusiva sullo shop Universal Music Italia), vinile standard nero, vinile autografato nero e vinile autografato lilla (entrambi in esclusiva sullo shop Universal Music Italia)
Oggi, nel recensire un album non abbiamo quasi mai a disposizione l’artwork completo ed è sempre più difficile avere, anche solo a poche ore dall’uscita, questo tipo di informazioni. Invece – nonostante ci sia spesso una certa enfasi nel comunicare le edizioni in vinile colorato e gli inserti speciali – sarebbe giusto avere l’occhio sull’opera completa. Per fortuna in questo caso, oltre a ricordare che la front cover è del visual artist e fotografo Frederik Heyman (già al lavoro sulla copertina del primo singolo estratto dal progetto, Cocktail d’Amore), è la musica a raccontarci che è valsa la pena di aspettare così tanto tempo da Ghettolimpo, album strepitoso che avevamo celebrato con una cover story a giugno 2021.
I ritmi del Sud America, i rave, i richiami al soul e le intense ballate
Partiamo dalle canzoni davvero nuove: la scura NLDA intro picchia duro per un minuto e mezzo. Dopo una brevissima conversazione in inglese (con tanto di simpatico misunderstanding linguistico di Mahmood), parte un metallico baile funk con la complicità di Slim Soledad, performer e DJ dI San Paolo (godetevi il suo set per Boiler Room / Primavera Sound del 2022) che fa anche parte del collettivo queer Baile em Chernobyl.
Che il clubbing faccia parte della vita di Mahmood è cosa assodata. I rave sono spesso un fil rouge narrativo che riemerge nelle sue canzoni. Com’è accaduto per la costruzione della title track, che arriva nel disco subito dopo i due singoli già adorati dal pubblico.
Infatti questa è nata durante una notte a in una delle storiche capitali della club culture (“Dovevo sbronzarmi a Manchester / Capendo che / C’è una parte di me / Che non si è mai arresa”), e chissà come si sarebbe sentito Alessandro dentro quel mitico club, l’Haçienda, alla fine anni ‘80 tra i suoni acidi di Laurent Garnier e le provocazioni da hooligan degli Happy Mondays…
La canzone Nei Letti degli Altri è puro velluto soul nata dalla complicità musicale di Mahmood con il napoletano Drast e il romano Golden Years.
Un ritorno a certe origini
Quando Mahmood parla del fatto che il nuovo album Nei Letti degli Altri è anche un “ritorno alle origini”, ai tempi di Gioventù Bruciata, lo si comprende ascoltando Tutti Contro Tutti, brano nato dalla perfetta complicità tra il cantante e Michelangelo.
La magia che sgorga da quella giusta chimica poi si ripete nella potente Paradiso, dove Mahmood lascia la scena a Chiello e Tedua (funzionano benissimo tutti e tre assieme).
Eccolo il Forum di Milano che avevamo evocato nel report del nostro ultimo incontro milanese con Mahmood. Si è appena concretizzata la data ed è già sold out. E immagiamo il ritornello di Paradiso cantato a squarciagola dai fan, con Chiello che compare all’improvviso (rima involontaria).
Le sorprendenti Bakugo e Neve sulle Jordan
Ci sono due brani più sorprendenti come arrangiamenti e ritmi. Uno è Bakugo (non poteva mancare un rimando ai manga, come Inuyasha nel precedente album). Cambia ritmo ben tre volte con un un’apertura e una chiusura estatica ma un cuore del brano pulsante e addirittura, per la prima volta, per pochi secondi, un’ombra di synth glaciale, anni ’80. Cool.
Neve sulle Jordan è il brano più Latin del disco, un tono malinconico che fa anche pensare all’ultimo disco di Bad Bunny (esagero?). Qui c’è il featuring di Capo Plaza e l’aiuto alla produzione non solo del fidato Fugazza ma anche deI francese Kevin Mike Gbaguidi aka BGRZ (che ha lavorato con Aya Nakamura, e Omah Lay). Funziona tutto alla perfezione. Neve sulle Jordan entra in testa in pochi secondi e piacerà tantissimo.
Mancano all’appello due canzoni. Una è Nel tuo Mare, che porta anche la firma di un hitmaker come Davide Simonetta, che a Sanremo ha rischiato l’en plein con Annalisa e Geolier, se non fosse stato per Angelina… Ma qui emerge dalle schiume una classica melodia che Mahmood ci ha fatto conoscere nel tempo quando affronta le ballad.
Infine la closing track, Stella Cadente, scritta assieme agli inseparabili Fugazza e Grilli. Mahmood ci saluta con un coro gospel da pelle d’oca. Sarà l’indizio per un futuro made in USA? Lo speriamo per lui, ma ricordatevi che poi più tardi Alessandro ha nella faretra un’altra freccia che farà centro nelle classifiche, di sicuro non solo italiche. È la francesissima Sempre Jamais, forgiata con l’aiuto di Dardust e cantata in coppia con Angèle. Intanto godiamoci Nei Letti degli Altri, un gran bell’album.
Le tappe italiane del tour europeo di Mahmood
- 17 maggio – Milano, Fabrique, sold out
- 18 maggio – Milano, Fabrique
Il tour estivo
Date in aggiornamento
- 19 luglio – Bologna, Sequoie Music Park
- 20 luglio – Cervere (CN), Anima Festival
- 12 agosto – Lignano Sabbiadoro (UD), Sunset Festival
- 14 agosto – Forte dei Marmi (LU), Bertelli Live
- 18 agosto – Gallipoli (LE), Oversound Music Festival
- 20 agosto – Catania, Sotto il Vulcano Fest
- 21 agosto – Palermo, Teatro di Verdura
- 23 agosto – Roccella Jonica (RC), Roccella Summer Festival