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I Måneskin in “RUSH! (ARE U COMING?)” proseguono la loro personale esplorazione del rock

Oggi è uscita la nuova edizione del terzo album della band romana che contiene cinque nuove canzoni, tra cui il singolo omonimo già pubblicato lo scorso ottobre

Autore Billboard IT
  • Il10 Novembre 2023
I Måneskin in “RUSH! (ARE U COMING?)” proseguono la loro personale esplorazione del rock

Foto di Delacroix

Come quasi tutte le uscite dei Måneskin, RUSH! era stato un album divisivo, almeno per quanto riguarda la critica di settore: delle 17 tracce del disco, quelle suonate dal vivo avevano però convinto quasi tutti. Non c’è da stupirsi d’altronde, fin dai tempi di X Factor, il live è la loro dimensione. Ipotizzando un mondo irreale in cui non esista la parola rock, il primo aggettivo che viene in mente pensando ai Måneskin è “instancabili”. Per esempio, il loro World Tour, dopo aver toccato il Sudamerica a ottobre, ripartirà a fine Novembre dall’Australia, li farà volare in Giappone i primi di Dicembre, per poi chiudere con i due show a Dublino e Manchester. Undici concerti sold out. Ora, con l’uscita della nuova edizione RUSH! (ARE U COMING)?, va aggiunto anche l’aggettivo “prolifici”.

Quando è stata annunciata la nuova edizione di RUSH! con cinque inediti, molti si saranno probabilmente chiesti che cosa avessero ancora da dire i Måneskin per portare la tracklist del disco, già lunga in origine, ad addirittura 22 tracce. La prima risposta è arrivata dal singolo HONEY (ARE U COMING?) che dà anche parte del titolo alla nuova edizione. Un brano in pieno stile Måneskin con un ritornello appiccicoso, ribadendo che l’aggettivo può essere inteso, a seconda dei casi e dei gusti personali, sia in senso positivo che negativo.

Non bisogna farsi ingannare però, perché HONEY (ARE YOU COMING?), pensato con un’ottica radiofonica, è molto diverso dagli altri quattro brani inediti, nonostante sia stato registrato nella stessa location: il Moysa di Milano. VALENTINE, OFF MY FACE, THE DRIVER e TRASTEVERE non sono nemmeno dei riempitivi e, che non fossero semplicemente degli scarti dell’album originario, lo testimonia anche il fatto che due di essi erano già state suonati dal vivo in diverse occasioni. 

Gli inediti ci raccontano, invece, di una band che, nonostante i numerosi riconoscimenti, è ancora in cerca di una propria strada, ma che ha voglia di suonare e sperimentare. Le influenze, anche in questo caso molto marcate, spaziano e si diversificano. Con la medesima varietà con cui tra le tracce di RUSH! si potevano sentire i Red Hot Chili Peppers e addirittura gli IDLES (KOOL KIDS). Nelle quattro nuove canzoni uscite oggi l’anima dei Måneskin si arricchisce di nuovi colori, a partire dal nuovo singolo VALENTINE.

Måneskin, gli inediti di RUSH! (ARE U COMING!)

VALENTINE

Questa è la canzone centrale della nuova edizione RUSH! (ARE U COMING?) e non è un caso che la band l’abbia scelta come secondo singolo di lancio. Una ballad rock convenzionale nei suoni, ma atipica nel testo. Damiano canta di un amore soffocante che porta alla pazzia, intrecciando la propria voce con gli arpeggi di chitarra. Ciò che stupisce di più del brano è un’inedita sonorità british: sia per quanto riguarda i suoni, quanto soprattutto per la ritmica e la costruzione della canzone. Il finale è un crescendo di assoli. Prima quello vocale di Damiano – che qui sembra trovare nuove sfumature timbriche – poi quello di Thomas che con l’elettrica disegna una linea virtuosistica non troppo originale, ma comunque efficace.

Anche il videoclip, online da oggi pomeriggio, contribuisce a sottolineare questa nuova linea della band. In quello di THE LONELIEST i Måneskin erano inseriti in un’atmosfera gotica e funerea, un po’ alla My Chemical Romance, in questo di VALENTINE invece è tutto più elegante. Nulla di complicato, anzi. Basta la fotografia in bianco e nero a rendere diverso dal solito un video che mostra la band esibirsi in studio.

OFF MY FACE

La linea tematica rimane la stessa del brano precedente. Tuttavia, l’amore tossico qui è raccontato in maniera molto più incisiva, fin dal primo verso. «I’m in love with the drugs / but they don’t love me back / I’m in love with the pain / but you make it hurt so bad». Il paragone con la droga è qualcosa di già sentito, eppure l’uptempo del brano lo rende credibile.

Si tratta comunque del brano che più si avvicina alle sonorità di HONEY e quindi a quelle a cui i Måneskin ci hanno già abituato da tempo. Una canzone senza infamia e senza lode che dal vivo darà sicuramente soddisfazioni al pubblico.

THE DRIVER

THE DRIVER è il migliore tra i nuovi pezzi dei Måneskin di RUSH! (ARE U COMING?). Qualcuno, negli Stati Uniti, ha già avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo, noi per ora ci dovremo accontentare della versione studio. Il brano all’inizio può trarre in inganno gli ascoltatori e sembrare la solita canzone dei Måneskin, soprattutto perché alle rinnovate sensazioni d’oltremanica della strofa, corrisponde un ritornello più classico. Tuttavia, nel bridge tra refrain e strofa successiva c’è un improvviso cambio di ritmo.

L’incedere della batteria a mo’ di marcia ricorda i Muse di Knights of Cydonia e più in generale di Black Holes and Revelations, senza la componente sintetica. Il risultato è un ibrido tra lo stile americaneggiante dei Måneskin e il sound più britannico già percepito in VALENTINE. Una soluzione che magari in futuro porterà la band ad approcciarsi in modo diverso alla scrittura e a modellare il proprio stile in modo più originale.

TRASTEVERE

I fan più sfegatati dei Måneskin già sapranno che il titolo dell’ultimo dei cinque inediti della nuova edizione di RUSH! trae in inganno. No, non si tratta di un pezzo in italiano, ma di un pezzo che però è ambientato in Italia. La band l’ha suonato dal vivo per la prima volta durante il concerto al Circo Massimo. Questa versione registrata non si discosta molto da quell’esibizione, se non per il fatto che si perde un po’ il carattere acustico del pezzo. Come già accennato, il testo è ambientato a Roma. Potrebbe essere interpretato come il racconto di un incontro con un chiromante che legge i tarocchi.

«Tell me all your questions / All you got to ask /Says licking his fingers / And shuffling the cards» canta Damiano, accompagnato dal basso di Victoria appena percettibile e dalla chitarra elettrica di Thomas. In questo brano il sound si riavvicina allo stile del secondo album della band Teatro d’ira – Vol. I.

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