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Le Olimpiadi e la musica: un connubio indissolubile

In vista dei Giochi di Parigi 2024, una panoramica a 360 gradi sulle numerose intersezioni fra la musica e le imprese a cinque cerchi

Autore Billboard IT
  • Il21 Ottobre 2023
Le Olimpiadi e la musica: un connubio indissolubile

Foto di Thomas Cizauskas - CC BY-NC-ND 2.0 DEED

La storia delle Olimpiadi, che l’anno prossimo celebreranno a Parigi la 33° edizione dei Giochi moderni, si lega a doppio filo anche alla storia della musica. Quest’ultima è protagonista nelle cerimonie di apertura e di chiusura, negli inni cantati da star internazionali o nei pezzi realizzati in occasione dei giochi, ma anche nelle biografie degli atleti protagonisti delle imprese a cinque cerchi.

La musica protagonista alle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi

Sono tantissime le star che hanno legato il proprio nome alle Olimpiadi. Céline Dion fu la grande protagonista della cerimonia inaugurale di Atlanta 1996, mentre Gloria Estefan cantò la sua Reach alla cerimonia di chiusura, così come i Muse fecero con Survival a Londra 2012.

Björk fu la star della cerimonia inaugurale di Atene 2004, con la sua Oceania, Luciano Pavarotti e Andrea Bocelli ai giochi invernali di Torino 2026, Ed Sheeran alla cerimonia di chiusura di Londra 2012, dove si esibì in una cover di Wish You Were Here dei Pink Floyd. Così come le Spice Girls, che proprio a Londra decisero di celebrare la loro reunion in uno show che mandò in visibilio i presenti.

Alle Olimpiadi di Seoul 1988 è dedicata One Moment in Time di Whitney Houston. Così come Barcelona di Freddy Mercury, pubblicata un anno dopo la scomparsa del cantante dei Queen, parlava dei Giochi del 1922 disputati nella città catalana.

Il Museo Olimpico di Losanna

Il Museo Olimpico di Losanna è l’esposizione che conserva i momenti più emozionanti della storia a cinque cerchi grazie ad oltre 1.500 oggetti unici e migliaia di reperti multimediali e audiovisivi fruibili attraverso schermi interattivi presenti in ogni padiglione.

Oltre alle torce olimpiche, alle le medaglie di tutte le edizioni e agli attrezzi sportivi firmati dai campioni, le collezioni del museo ospitano anche gli strumenti musicali, gli spartiti, i costumi e gli abiti indossati dai musicisti durante le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi, oltre a manifesti, programmi e biglietti.

Dall’archivio storico provengono spartiti e partiture per varie versioni dell’inno olimpico. Quello che conosciamo oggi fu composto per i Giochi del 1896 e poi cadde in disuso fino al 1960, quando fu ripreso in occasione delle Olimpiadi di Roma.

Non solo: negli archivi multimediali è presente anche una selezione di pubblicazioni accademiche e ufficiali sulla musica, sui Giochi e sugli sport olimpici come:

L’Olimpiade Culturale: Parigi si prepara a tempo di musica

In attesa di scoprire chi saranno le star che parteciperanno alla cerimonia inaugurale di Parigi 2024, in varie zone della Francia si sta già celebrando “L’Olympiade Culturelle” con oltre 500 eventi artistici che preparano il terreno alla manifestazione estiva. Ricchissima la proposta musicale, con oltre 70 eventi che spaziano da opera e filarmoniche a esposizioni permanenti, da teatro musicale a concerti e festival lungo tutto il paese.

Gli atleti delle Olimpiadi e la musica

Sport e musica rappresentano un connubio inossidabile, rafforzato anche dalle imprese degli atleti che a tempo di musica hanno scritto la storia a cinque cerchi. Tra le storie più interessanti, c’è quella della “farfalla” italiana Francesca Ferrari, che a Tokyo 2020 ha conquistato l’argento olimpico nel corpo libero sulle note di Con Te Partirò di Andrea Bocelli, o della campionessa carioca di volteggio Rebecca Andrade che a Rio 2016 vinse sulle note di Single Ladies di Beyoncé.

Non solo imprese a tempo di musica ma anche atleti musicisti vere e proprie star della musica. Il nuotatore australiano Cody Simpson ha pubblicato diversi album e ha anche vinto il titolo di “The Masked Singer Australia” nel 2019. Il pallavolista francese Earvin Ngapeth è una star rap con i suoi pezzi che raccontano le sue origini e la sua vita. Il nuotatore statunitense Kieran Smith, medaglia di bronzo a Tokyo 2020 nei 400 stile libero, suona il violoncello, mentre si esibiscono alla chitarra i suoi compagni di squadra Jack Alexy e Katie Grimes.

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