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Quanto vale l’industria dello spettacolo in Asia?

Da Seoul a Bangkok, da Pechino a Tokyo. Il K-pop, le produzioni televisive cinesi e i BL thailandesi hanno conquistato un vasto seguito internazionale. Ma quale è il reale valore del mondo della musica e dell’intrattenimento nel continente asiatico?

Autore Billboard IT
  • Il29 Novembre 2023
Quanto vale l’industria dello spettacolo in Asia?

L'attore thailandese Book Kasidet Plookphol

Il mondo dello spettacolo in Asia sta vivendo un’impennata senza precedenti, con cifre impressionanti che sottolineano il suo impatto economico. Secondo Allie Market Industry, il mercato globale degli eventi K-pop ha raggiunto gli 8 miliardi di euro nel 2021, con un ulteriore contributo di 200 milioni di euro dalle esportazioni di album. Le proiezioni per il 2031 indicano che questo settore potrebbe diventare un gigante da 20 miliardi di euro, paragonabile al PIL totale della Corea del Sud nel 1974.

L’exploit a livello globale delle celebrità asiatiche, avvenuto soprattutto, negli ultimi dieci anni, ha attirato gli investimenti anche da multinazionali occidentali. Per esempio, Netflix, riconoscendo il potenziale del mercato, ha annunciato un investimento massiccio di oltre 2 miliardi di euro in Corea del Sud nei prossimi quattro anni, il doppio dell’investimento effettuato nel 2016. Lo sguardo della piattaforma streaming è focalizzato sulla produzione di serie TV, film e reality show coreani.

L’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento ha raggiunto una rilevanza tale in Asia che ora esistono programmi universitari dedicati. Uno di questi è quello del Dipartimento di K-pop dell’Università di Howon, guidato dall’ex cantante Shin Yona del quartetto Big Mama, uno dei più grandi nomi della musica pop coreana degli anni 2000. Il corso ha come obiettivo quello di educare gli studenti sulle molteplici opportunità offerte dal settore K-pop, non solo quindi sul tradizionale ruolo di idol di qui abbiamo parlato qui la scorsa settimana.

L’industria dello spettacolo in Asia non è solo musica

Il grande impulso economico dell’industria dello spettacolo in Asia non è limitato solo alla musica e alla televisione, ma anche al cinema e agli eventi al vivo. La Corea del Sud, con registi del calibro di Park Chan-wook (Old boy, Decision To Leave) e del premio Oscar Bon Joon-ho (Memorie di un assassino, Parasite), già da tempo ha moltissimo riscontro all’estero. Anche la produzione e distribuzione cinematografica in Giappone hanno contribuito, sia in termini diretti che indiretti, con 125,8 miliardi di dollari all’economia del paese nel 2018.

Nel contesto cinese, invece, i concerti hanno dimostrato di essere un motore economico. Secondo la China Association of Performing Arts, i ricavi degli spettacoli dal vivo hanno raggiunto più di 2 miliardi di euro nella prima metà del 2023. Concerti e festival hanno attirato più di 2.5 milioni di partecipanti, generando entrate di circa 150 milioni di euro. Successivamente ai concerti tenuti dal celebre cantante mandopop Jay Chou ad Haikou, l’autorità per la cultura e il turismo della città ha riportato un impatto economico significativo. Le spese turistiche sono ammontate a 124 milioni di euro con oltre 150.000 partecipanti. Anche il concerto decennale del gruppo C-pop TFBOYS a Xi’an ha suscitato un notevole interesse tra i cinesi. L’afflusso di fan ha portato al sold out in pochi secondi di 33.000 biglietti.

Il rapporto con l’Italia

Le celebrità asiatiche hanno già conquistato il cuore dei fan italiani, soprattutto nel contesto dei concerti K-pop che hanno registrato grande successo nel nostro paese. Tuttavia, finora, sono stati rari gli eventi o i fan meeting con star provenienti da altre regioni dell’Asia, come Giappone o Thailandia. Il 2 dicembre a Roma, questo scenario cambierà con il primo fan meeting italiano dedicato ad alcuni attori thailandesi. Book Kasidet Plookphol, Force Jiratchapong Srisang, Bank Mondop Heamtan, Mos Panuwat Sopradit, e Noeul Nuttarat Tangwai saranno presenti per incontrare gli appassionati italiani, segnando un evento significativo per l’industria dell’intrattenimento asiatico nel nostro Paese.

L’attore thailandese Force Jiratchapong Srisang

«All’inizio – racconta Force – quando ho scoperto del fan meeting in Italia, devo dire che sono rimasto sorprendentemente scioccato. Non avevo mai pensato che avremmo potuto far arrivare i nostri messaggi e la nostra arte al di là della semplice regione asiatica. Spero che grazie al successo dei drama e delle performance degli artisti thailandesi, i fan internazionali possano avvicinarsi un po’ alla nostra cultura».

Il collega Book condivide il suo entusiasmo: «La prima volta che ho saputo del fan meeting in Italia, ho pensato: è vero? Non avrei mai immaginato di andare in Europa. Non pensavo che la serie in cui recitavo avrebbe ottenuto così tanto successo». C’è anche chi ha già visitato l’Italia molti anni prima, come rivela Mark: «Sono stato a Milano diversi anni fa per il campionato di badminton. Ho ancora le foto su Instagram scattate di fronte al Duomo. Era bellissimo, e spero davvero di poter tornare presto».

Articolo di Ambra Schillirò

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