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Renato Zero e il suo autoritratto dal vivo: «Amo la gente e l’orchestra, c’è un bisogno estremo di musicisti»

Ci siamo fatti raccontare dal cantautore le sensazioni e le prospettive dei prossimi concerti, alla vigilia della prima data del tour andata in scena ieri sera al Mandela Forum di Firenze. Annunciate due date estive all’Arena della Vittoria di Bari il 14 giugno e in Piazza Plebiscito a Napoli il 21

Autore Billboard IT
  • Il3 Marzo 2024
Renato Zero e il suo autoritratto dal vivo: «Amo la gente e l’orchestra, c’è un bisogno estremo di musicisti»

Renato Zero (foto di Roberto Cocco)

«È un altro battesimo, questo palcoscenico è una seconda casa in cui il pathos e l’accelerazione emotiva sono inevitabili». Queste parole Renato Zero non le ha pronunciate ieri sera al Mandela Forum di Firenze, ma il giorno prima dell’inizio del tour di Autoritratto. Testimonianza che la scelta di esibirsi dal vivo per sei sere nel capoluogo fiorentino non è stata un casualità. Firenze è l’unica città, oltre a Roma, in cui Zero si esibirà dal vivo prima di quest’estate. Una tournée in cui la scenografia è più minimale e lo spazio maggiore è lasciato alla musica e ai “muratori” della musica. Quei musicisti di professione che sembrano mancare sempre di più: «Credo che l’orecchio sia un pochino in deficit, la musica è un po’ omologata ultimamente. Senti un brano e li hai sentiti tutti. Bisogna ricominciare a fare musica con i musicisti e i manuali».

Il rapporto con Firenze e la Toscana

«La Toscana mi ha dato la possibilità di espandere il mio messaggio musicale e la possibilità di sentirmi professionale e iniziare ad allevare i miei “sorcini”» ha rivelato il cantautore alla vigilia della sua prima data a Firenze. Ieri sera si è tenuto il primo di sei concerti della tourneé che poi si sposterà per otto serate a Roma. Il cantautore è molto legato alla città, un luogo franco dove ritrovare amici e persone care. «Quando si ritorna in questi luoghi si riaccendono certe sensazioni e vengono fuori anche delle assenze: il pubblico lo riconosco, nonostante le rughe, e quindi mi rendo conto quando qualcuno non c’è più. Tra questi c’è Matteo Bracciolino, collaboratore che ha dato tutto di sé all’amico “Renato”. Quindi bisogna suonare e cantare più forte perché bisogna arrivare fin sopra le nuvole» ha raccontato il cantante.

Renato Zero è uno che ama la gente, non solo la “sua”, una condizione per lui imprescindibile per salire sul palcoscenico. Perché è sempre una questione di donarsi al pubblico e, se non lo ami, diventa impossibile farlo. Da ciò deriva anche la scelta dei palazzetti e di luoghi all’aperto unici, come Piazza Plebiscito a Napoli dove si esibirà il prossimo 21 giugno: data annunciata proprio oggi, insieme a quella di Bari. «Non amo molto fare i concerti negli stadi, ho bisogno di vedere gli spettatori, le loro reazioni e i loro visi, voglio quasi toccarli. Lì è complicato. Quando dovrò fare un saluto definitivo forse tornerò allo stadio Olimpico, ma è probabile che nemmeno andrà così» rivela Renato.

Lo spettacolo del tour di Renato Zero (senza spoiler)

Non vi preoccupate, se non siete stati alla prima data di ieri sera e avete il biglietto, oppure lo comprerete, per uno dei prossimi appuntamenti del tour di Renato Zero, non vi parleremo di canzoni in scalette o ospiti speciali. Anche perché lo stesso Zero, ha voluto mantenere il riserbo. «Lo spettacolo è un autoritratto (come il titolo del suo ultimo album n.d.r.), un tagliando che chiunque dovrebbe fare una volta ogni cinque anni. Io ne ho saltati alcuni forse, pensando troppo alla produzione. Avendo scritto un po’ di tutto, dal funky al rock, mi porto sul palco un bagaglio sempre più innovativo. Abbiamo aperto la scaletta anche ad altri brani, rimasti più indietro e che avevano diritto di far parte dello show»

Ovviamente non mancheranno i brani più celebri che col tempo hanno cambiato significato, destinazione, ambiente. La musica d’altronde si fa per gli altri, è un dono dell’artista. «A ricantare certi brani oggi, a volte ci si pente anche. Però è bello che molti di quelli che ho scritto non risultino anacronistici. non mi sono mai tirato indietro quando si è trattato di fare rivoluzioni, di parlare di guerre e questo mi ha permesso di arrivare anche ai più giovani». Tra questi c’è anche il suo amico regista Pietro Castellitto che, nel suo ultimo film Enea, ha sfruttatto e si è ispirato Spiagge. «Pietro mi ha rivelato di aver ideato il progetto e la sceneggiatura ascoltando quella canzone. Il film è una fotografia devastante della società odierna e il fatto che sia stato realizzato da un ragazzo giovane mi rende molto felice e fiducioso».  

E come era avvenuto durante la conferenza di presentazione di Autoritratto, Renato Zero ha sempre in testa le nuove generazioni. «I ragazzi giovani e l’idea di poterli ispirare e aiutarli a trovare il loro posto nel mondo mi spinge a continuare a fare musica. Dobbiamo riconquistare la piazza, abbiamo fatto manifestazioni per questioni molto più leggere di quelle attuali. La rivoluzione fa fatta a viso scoperto, senza maschere. I ragazzi giovani vogliono la cultura, non hanno bisogno di chi vende loro dei bluff». Un pensiero Renato Zero lo dedica anche a Sangiovanni: «La sua scelta è stata spiazzante ma coraggiosissima. Ha avuto il coraggio di togliersi dal banchetto: una decisione che gli fa onore. Si può essere giovani e avere comunque il talento di auto analizzarsi».

Il tour di Autoritratto, tra orchestra e ospiti

Renato Zero, presentando il tour di Autoritratto, ha parlato di minimalismo. Ora, non ha più bisogno di maschere. Eppure, a livello di suono, il suo spettacolo va nella direzione opposta. La musica, quella suonata, resta la cosa più importante: per questo sul palco con lui ci saranno musicisti prestigiosi, coristi e nuovi strumenti. «Saranno dei concerti all’insegna della musica con professionist come Alterisio Pavoletti, Adriano Pennino e Lele Melotti. Ho aumentato anche la sezione di fiati per ottenere delle sonorità che mi riportassero a Otis Redding e all’America di quell’epoca. In più ci sono dieci coristi. Le orchestre ormai non si sfruttano più, non solo perché costano, ma anche perché non c’è più chi scrive gli arrangiamenti. Un peccato enorme».

Sul fronte ospiti sul palco Renato Zero non si scompone, ma non esclude sorprese. «L’ospite è una condizione primaria e insindacabile, ma deve avere un senso profondo. Da noi sta passando il discorso che gli ospiti servano per vendere più biglietti e più dischi. Io preferisco che queste cose nascano con spontaneità, come al Circo Massimo. Lo dico con dispiacere: si vede sempre meno questa vicinanza tra artisti. In platea non c’è mai nessuno. Se al di fuori non ci vediamo, come giustifichiamo la presenza sul palcoscenico?».

Sì, Renato Zero non si stancherà mai di ripeterlo. E noi con lui. La musica è comunicazione e condivisione.

Le date del tour di Autoritratto di Renato Zero nei palazzetti

  • 2 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM – SOLD OUT
  • 3 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM – SOLD OUT
  • 5 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM – SOLD OUT
  • 6 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM – SOLD OUT
  • 9 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM – SOLD OUT
  • 10 MARZO 2024 – FIRENZE @ NELSON MANDELA FORUM
  • 13 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT
  • 14 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT
  • 16 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT – SOLD OUT
  • 17 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT – SOLD OUT
  • 20 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT
  • 21 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT
  • 23 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT
  • 24 MARZO 2024 – ROMA @ PALAZZO DELLO SPORT

I due concerti evento estivi

  • 14 GIUGNO – BARI @ARENA DELLA VITTORIA
  • 21 GIUGNO – NAPOLI- PIAZZA DEL PLEBISCITO

I biglietti per le due nuove date estive saranno dipsonibili in prevendita a partire dalle 11:00 di giovedì 7 marzo su renatozero.com, vivaticket.com e in tutti i punti vendita Vivaticket.

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