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Salmo ha sparato 64 pallottole per Red Bull. La nostra intervista

Il rapper di casa Machete è entrato per la prima volta negli studi di Red Bull e ha infiammato il beat di Luciennn. Ecco cosa ci ha raccontato

Autore Billboard IT
  • Il26 Giugno 2023
Salmo ha sparato 64 pallottole per Red Bull. La nostra intervista

Salmo è il nuovo protagonista di Red Bull 64 Bars

“Entro, spacco, esco, ciao” è ancora il mantra di Salmo, che pubblica oggi per Red Bull 64 Bars le sue infuocatissime 64 pallottole su una produzione firmata da Luciennn. 64 barre in cui Lebon ha dimostrato che, al mic, è sempre uno dei migliori del gioco. Dopo Marracash, anche Salmo ci ha raccontato la sua prima esperienza negli studi di Red Bull, in attesa di vederlo sul palco di Scampia il 7 ottobre insieme a Geolier, Lazza, Noyz Narcos, Rose Villain e Miles. Che altro ti serve per accaparrarti un biglietto?

Salmo: «Red Bull 64 Bars è una sfida»

È la prima volta che partecipi a 64 Bars, com’è stato entrare negli studi di Red Bull?
La sfida del Red Bull 64 Bars ce l’avevo in testa da un po’ perché è diventato una cosa molto competitiva. Tutti gli artisti si mettono alla prova e spaccano, quindi la mia intenzione era proprio quella di spaccare anch’io.

Con questo Red Bull 64 Bars sembri essere tornato ai tempi di Hellvisback. Volevi dimostrare che “sei ancora il tipo che col rap ti fa brutto”?
Diciamo che non penso mai all’effetto che può dare una canzone, quindi quando viene, viene. Penso questa cosa un po’ effettivamente richiami le vecchie cose, ma non troppo. È un po’ quella roba lì ma riportata al 2023.

Salmo, essendo anche tu un produttore, che rapporto hai con i producer?
Il mio rapporto con i produttori è molto particolare perché parliamo la stessa lingua. Io ho iniziato a scrivere e a fare i beat praticamente nello stesso periodo, infatti il mio primo album l’ho interamente prodotto io. Dopo un po’ però succede che diventa molto stressante e anche molto pericoloso fare tutto da solo, e quindi ho lasciato andare un po’ il timone. Prima mi facevo i beat, ci scrivevo su, seguivo il mix e master, due palle insomma. Ora negli ultimi dischi io butto giù l’idea, faccio il beat, ci scrivo su e poi lo do ad altri produttori che lo rifanno con la loro visione.

I tuoi show sono tra i più spettacolari del rap italiano: hai in serbo qualche sorpresa per Red Bull 64 Bars Live?
Allora, non ho ancora idea di come sarà lo show di Scampia, però il live è una dimensione che mi piace un sacco e ogni volta che suono cerco di trovare una formula nuova e incastrare delle cose fighe.



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