La rivoluzione “Boys’ Love”: il legame tra i drama tailandesi BL e la cultura LGBTQIA+
Con volti thailandesi dietro a molte grandi maison della moda di lusso, come Win Metawin con Prada e Jeff Satur con Valentino, e l’investimento massiccio di Netflix nel mercato, con successi come “Girl from Nowhere”, l’industria dell’intrattenimento tailandese sta lasciando un’impronta indelebile a livello internazionale
Lo chiamano fenomeno “Thai Wind” e sta guidando una rivoluzione culturale nell’industria dell’intrattenimento tailandese. La rapida ascesa globale è dovuta soprattutto al genere dei Thai drama BL, o Boys’ Love, racconti romantici che vedono due protagonisti maschili coinvolti in storie d’amore. Tutto questo sta portando molti attori sotto i riflettori internazionali. La popolarità degli attori thailandesi ha visto un’impennata dopo il vuoto lasciato dalla Cina nel 2016 a causa dello scoraggiamento nella produzione di BL, e ha raggiunto nuovi apici durante il lockdown, quando queste serie televisive sono diventate il fulcro del fandom internazionale, creando un importante dialogo con le comunità LGBTQIA+ di tutto il mondo.
Perché i Thai drama BL stanno avendo successo?
«Gli altri settori dell’industria tailandese – ha affermato Thomas Baudinette, esperto di cultura queer e docente senior di studi giapponesi e internazionali presso la Macquarie University di Sydney – stanno cercando di affermarsi nel mondo, ma nessuno ha raggiunto il successo travolgente delle serie BL. Perché? Perché il BL cattura l’essenza cruciale del fandom: la passione per lo shipping, ovvero le relazioni romantiche». La pratica dello “shipping”, in cui i fan immaginano e sostengono relazioni amorose tra i personaggi, emerge come elemento chiave di successo nel mondo dei Thai drama Boys’ Love. Sebbene questa dinamica sia già ampiamente diffusa in altri fandom, come quello del K-pop, dove i fan spesso immaginano relazioni romantiche tra le star, e in programmi televisivi americani, come i ferventi sostenitori di Destiel nella serie Supernatural, la sua presenza nei BL ha assunto una rilevanza unica.
Uno studio condotto nel 2018 su un campione diversificato di individui ha identificato diverse motivazioni alla base di questa passione per i BL. C’è l’amore senza confine di genere, l’apprezzamento estetico della rappresentazione dei personaggi e della loro sessualità e la dimensione dell’atteggiamento pro-gay/amore proibito. E poi c’è ovviamente l’identificazione personale degli spettatori, che trovano nei BL uno specchio dei loro sentimenti e dilemmi personali.
Il rapporto con la comunità LGBTQIA+
I Thai drama BL stanno ridefinendo norme culturali e aprendo un dialogo fondamentale sulla rappresentazione LGBTQIA+, coinvolgendo fan di tutto il mondo, inclusi quelli italiani. «Vogliamo creare un nuovo stereotipo nella società – ha affermato l’attore e cantante Isbanky Mondop Heamtan – il BL non rappresenta solamente un genere televisivo, ma è un veicolo per esprimere sentimenti e sostenere l’amore. Penso che i BL in Thailandia stiano influenzando la nuova generazione, così come i membri delle loro famiglie. È cresciuta la consapevolezza nella società che puoi essere chiunque tu voglia essere».
«Penso che diverse persone – ha detto l’attore Khaotung Thanawat Ratanakitpaisan – si siano chieste in passato se ci fosse qualcosa di sbagliato in loro, sentendosi degli outsider della società. Tuttavia, guardando i drama o i film BL, si rendono conto che non c’è nulla di errato. Dopo aver visto questi contenuti, credo che molte di queste persone si sentano meno sole e possano accettarsi meglio».
La storia del genere Thai drama BL
L’idea del BL come emblema di diversità e inclusione è piuttosto recente, poiché il genere non era inizialmente concepito per la comunità LGBTQIA+. Risalente agli anni ’70 in Giappone, era chiamato “yaoi”, il cui significato letterale è “nessun climax, nessun punto, nessun significato”. In quel periodo, si riferiva a manga, anime e drama omoerotici creati principalmente da donne per un pubblico femminile. Queste opere assomigliavano più a pornografia soft, prive di una trama definita, piuttosto che ai drammi adolescenziali che caratterizzano il genere adesso. La situazione oggi è cambiata anche dal punto di vista del pubblico e le serie e gli attori sono un veicolo di promozione della comunità LGBTQIA+.
«Inizialmente – ha dichiarato il pluripremiato produttore Aof Noppharnach Chaiyahwimhon – la principale base di fan era costituita da un pubblico femminile, ma oggi coinvolge persone di diverse età e generi. Anche concentrandoci sul pubblico femminile, dobbiamo considerare che un giorno queste ragazze cresceranno, formeranno una famiglia e condivideranno il messaggio con i propri cari. Dopo la trasmissione della serie Dark Blue Kiss, ho ricevuto un messaggio da una madre di una fan, che mi ringraziava e confidava che ora comprende meglio suo figlio».
Un attore fondamentale nello stimolare la consapevolezza sulla comunità LGBTQIA+ attraverso i BL è senza dubbio l’arte dello storytelling. «La narrativa – ha sottolineato Aof – riveste un ruolo fondamentale in questo ambito per promuovere la consapevolezza e la comprensione, permettendo alle persone di esplorare la diversità». L’obiettivo è superare gli stereotipi, contribuendo a creare una società inclusiva in cui tutti sono accolti.
Il ruolo degli attori nel dialogo con la comunità LGBTQIA+
Questa apertura nei confronti di tali produzioni televisive si estende anche alla comunità LGBTQIA+ stessa. «Molte persone accettano noi attori come rappresentanti della comunità – ha detto l’attore Mos Panuwat Sopradit – anche se ci sono ancora delle opposizioni. Nonostante le sfide, la presenza dell’identità LGBTQIA+ nelle serie BL sta gettando le basi per una maggiore comprensione di questa comunità». Il ruolo degli artisti diventa quindi cruciale nel far comprendere agli spettatori esterni la realtà della comunità.
«Come attore – ha affermato First Kanaphan Puitrakul – mi impegno al massimo in ogni singola parte che mi viene affidata. Ogni frammento di un drama porta con sé un messaggio chiave che vogliamo trasmettere al pubblico, oltre che il semplice intrattenimento. Conduco sempre ricerche approfondite poiché ciò che desidero comunicare alla società è l’autenticità. La comunità LGBTQIA+ non è diversa da noi, siamo tutti uguali. Indipendentemente dall’identità di ciascuno, quando si prova qualcosa per qualcuno, si tratta semplicemente di amore».
I protagonisti delle serie televisive thailandesi, inclusi coloro che fanno apertamente parte della comunità LGBTQIA+, credono che questo genere di drama possa veramente andare oltre i limiti. «Le serie BL – ha dichiarato Jennie Panhan, attrice e presentatrice transgender – esplorano il concetto di amore attraverso la trama, mostrando che puoi essere chiunque e amare chiunque. Questo prodotti stanno contribuendo a sfidare i ruoli di genere tradizionali, avviando una discussione sulla diversità dell’amore e la necessità di superare limitazioni obsolete».
La trasformazione dei ruoli LGBTQA+ all’interno della tv
Uno dei più significativi cambiamenti che i Thai drama BL hanno contribuito a portare alla comunità LGBTQIA+ riguarda senz’altro il loro ruolo nel mondo dello spettacolo. «Fino a qualche tempo fa – ha spiegato Aof – gli attori LGBTQIA+ erano spesso limitati a ruoli stereotipati nelle serie, come truccatori o stilisti, o se ricoprivano ruoli importanti, spesso affrontavano destini prematuri. Ora abbiamo l’opportunità di narrare storie che abbracciano non solo l’amore, ma anche le carriere e le aspirazioni future». Nonostante alcuni drama ancora presentino personaggi caricaturali, il ruolo della comunità LGBTQIA+ si sta evolvendo. «In passato – ha dichiarato Jennie – eravamo relegati a ruoli umoristici, ma ora c’è una sensazione di cambiamento. Finalmente abbiamo la possibilità di interpretare una vasta gamma di personaggi».
Alcuni stereotipi e cliché, che un tempo dominavano la scena di questi prodotti, stanno finalmente perdendo terreno. Tra questi, due dei più criticati dal pubblico e dalla comunità LGBTQIA+ sono il “dubcon” (dubbio sul consenso), termine che si riferisce a situazioni sessuali in cui il consenso di uno dei personaggi non è chiaro, e l’eteronormatività delle coppie, dove i personaggi sono spesso dipinti con stereotipi di mascolinità e femminilità tradizionali, perpetuando un modello in cui uno è visto come “maschio” dominante e l’altro come “femmina” sottomessa. In molti casi, i due protagonisti vengono persino chiamati con nomignoli come “marito” e “moglie”, riflettendo una concezione arcaica dei ruoli di genere.
Bad Buddy e l’abbattimento dei cliché
Grazie a Thai drama BL che li sfidano apertamente, talvolta prendendoli proprio in giro, alcuni di questi stereotipi stanno scomparendo. «La serie Bad Buddy ha avuto un impatto straordinario – ha dichiarato Aof, che l’ha diretta – poiché ha aumentato la consapevolezza non solo tra le persone eterosessuali, ma anche all’interno della stessa comunità LGBTQIA+. Senza inserire alcun messaggio esplicito, abbiamo semplicemente narrato la vita così com’è».
Forse uno degli aspetti più rivoluzionari e iconoclastici del genere presentato da Bad Buddy è questo: ambientato in un mondo privo di omofobia, la serie ci mostra che le lotte di Pat e Pran (magistralmente interpretati dall’iconica coppia di attori Nanon Korapat e Ohm Pawat) per far funzionare la loro relazione non sono così diverse da quelle di qualsiasi altra coppia. Affrontano pressioni simili, aspirazioni e alti e bassi. Questa normalizzazione delle relazioni LGBTQIA+, anziché la feticizzazione tipica dello yaoi, rappresenta il suo più grande contributo al mondo.
Le serie BL come motore di guadagno
Il successo dei Thai drama BL non si limita solo alla sfera dell’intrattenimento, ma si estende anche all’industria del turismo. Secondo uno studio condotto da LGBT Capital, nel 2019 le entrate del turismo LGBTQIA+ internazionale in Thailandia hanno raggiunto i 6,5 miliardi di dollari, corrispondenti all’1,23% del PIL. Questo fenomeno è evidente anche nell’esperienza di Soontaree Thiprat, proprietario di un bar a Phuket, che ha notato un afflusso costante di fan locali e internazionali delle serie BL nel suo locale, dove è stata girata parte della serie “I Told Sunset About You”.
«I drama BL – ha spiegato Isbanky– stanno influenzando positivamente la società e le aziende partner. In passato, gli sponsor erano restii a sostenere tali programmi, ma il recente successo e la consapevolezza del loro potenziale per promuovere cambiamenti sociali positivi hanno portato gli sponsor a credere in questi progetti». Questo cambiamento è stato notevole nel corso degli anni. “Oggi – ha dichiarato Jennie Panhan – siamo diventati i protagonisti principali delle serie e conduttori di programmi televisivi. Perfino i canali televisivi conservatori stanno includendo scene BL, segnando un punto di svolta. Serie come “Not Me” hanno sollevato questioni importanti, come la legalizzazione del matrimonio, contribuendo al progresso che stiamo vivendo».
Il BL e la politica tailandese
Nel dicembre scorso, i legislatori tailandesi hanno votato a favore di quattro proposte di legge sull’uguaglianza matrimoniale con una maggioranza schiacciante, avvicinando così il Paese alla legalizzazione. Questo è stato un passo estremamente significativo, soprattutto considerando che la Thailandia ospita una delle comunità LGBTQIA+ più visibili e aperte in Asia. L’evento ha aperto la strada alla formazione di un comitato incaricato di unire le quattro proposte di legge in un’unica bozza, in vista di ulteriori discussioni e votazioni entro quest’anno. «Stiamo cercando di superare le barriere culturali globali su questo tema – ha sottolineato Aof – attraverso le nostre storie. Dobbiamo essere attenti nel trasmettere il nostro messaggio e assicurarci che sia inclusivo. Non vogliamo che il pubblico pensi che stiamo cercando di imporre le nostre opinioni. La lotta per i diritti legali del matrimonio coinvolge non solo la comunità LGBTQIA+, ma anche chi crede nell’uguaglianza e nell’umanità».
«Penso che queste serie – ha sottolineato First – stiano cercando di trasmettere un messaggio di sensibilizzazione sia a livello locale che internazionale. C’è una netta distinzione tra i tv show thailandesi e quelli di altre nazioni, attribuibile all’unicità delle rispettive culture. Essere parte della comunità LGBTQIA+ in diverse parti del mondo non implica necessariamente condividere esperienze simili. Ogni paese ha le proprie tradizioni, stili di vita, e modi di comunicare diversi».
Il rapporto con la fandom italiana
Consuetudini e modi di vivere diversi che hanno affascinato milioni di spettatori in tutto il mondo, inclusa l’Italia. «Le serie e i film a tema LGBTQIA+ – ha raccontato Elena Rotatori – non sono una novità nella cultura occidentale, ma la freschezza nella narrazione di quelle asiatiche, il voler ridefinire i ruoli di genere e soprattutto il cercare di trasmettere un messaggio di eguaglianza e normalità, li hanno resi molto appetibili ad un pubblico internazionale mentalmente più aperto, innescando una sorta di reazione a catena». Il grande successo del primo fanmeet di attori BL thailandesi a Roma lo scorso dicembre e il sold out (in pochissime ore) del prossimo evento, a Fiumicino, previsto per aprile, organizzato dall’associazione senza scopo di lucro italiana Jus In Bello e che vedrà protagonisti quattro attori della televisione thailandese GMMTV, testimoniano il crescente interesse anche in Italia per queste serie.
Questo successo è stato rilevato anche dalle case di produzione occidentali che, negli ultimi anni, hanno creato contenuti “in stile BL” come Heartstopper (sebbene quest’ultimo sia un adattamento di una graphic novel) e Young Royal. «Nei BL asiatici – ha spiegato Martina Tognon – trovo un chiaro desiderio di allontanarsi dai preconcetti. Parlando con amici e conoscenti, ho riscontrato una palese soddisfazione nel vedersi rappresentati in modo più realistico e meno stereotipato. Tutto ciò ha aperto un canale di comunicazione diretta tra due entità che sembravano essere, da sempre, destinate a non trovare alcun punto di incontro».
Articolo di Ambra Schillirò