Cosa dobbiamo aspettarci da Travis Scott al Circo Massimo?
Il rapper di Houston ha annunciato a sorpresa che l’anteprima mondiale di “Utopia”, il suo nuovo album, si svolgerà lunedì a Roma. Sarà uno show opulento come quelli negli Stati Uniti o minimalista come quello di Milano?
Avete già prenotato il rientro anticipato dalle vacanze? Avete posticipato la partenza? Oppure avete programmato una gita imprevista a Roma? Qualunque sia l’opzione, molto probabilmente lo state facendo per una giusta causa e per un evento irripetibile. Il mondo della musica, infatti, non parla d’altro da giorni: lunedì 7 agosto Travis Scott presenterà in anteprima mondiale il suo ultimo disco, Utopia, e la meta prescelta è niente meno che Roma. Belle le Piramidi eh, ma del resto, quale location migliore della Città Eterna, quella da dove tutto e nato e dove tutte le strade portano, per il primo show in assoluto del disco più atteso dell’anno? Il tutto senza contare che il film che accompagna l’album (tuttavia non ancora disponibile in Italia) porta proprio il nome della valle situata tra i colli romani.
Travis Scott a Roma: opulenza o minimalismo?
Okay, forse queste sarebbero già delle informazioni sufficienti per capire che quello che si svolgerà tra pochi giorni al Circo Massimo sarà l’evento dell’anno per il nostro Paese (che passo dopo passo sta diventando un altro degli epicentri europei per l’hip hop d’oltreoceano), ma a fronte dello show dello scorso mese agli I-Days Milano e di quelli portati in giro per il mondo da Travis Scott, cosa dobbiamo aspettarci dalla serata di lunedì?
La risposta è avvolta dal mistero. Da una parte c’è l’opulenza sfrenata degli spettacoli dell’Astroworld Festival in Texas (benché l’epilogo del 2021, come tutti sappiamo, sia stato drammatico), con decine e decine di ospiti di fama globale (Bad Bunny, Drake, Young Thug, Migos Rosalía, Pharrell, Kanye West, Post Malone, solo per citarne alcuni).
Dall’altra il minimalismo scenografico della tappa milanese (che vi abbiamo raccontato qui), in cui era pressoché assente qualsiasi tipo di elemento scenico (ad eccezione delle lingue di fuoco sputate dal palco, ma quella – come si suol dire – è ordinaria amministrazione).
Uno show colossale in Italia è possibile: il caso di The Weeknd
Eppure, la straordinaria performance di The Weeknd (per altro presente in ben due tracce di Utopia) con una produzione colossale a Milano ha riacceso la speranza di poter vedere anche nel nostro paese show di portata scenica internazionale, cosa non proprio comune. Abel Tesfaye ha infatti dimostrato come sia possibile portare anche fuori dai confini del Nuovo Continente uno spettacolo massiccio e curato in ogni piccolo dettaglio, senza che nulla fosse lasciato al caso.
Purtroppo non possiamo dire ancora la stessa cosa di altri colossi Made in USA, come appunto Travis Scott o Kendrick Lamar, entrambi esibitisi a Milano. Show sicuramente imperdibili per la caratura dei protagonisti, ma che scenograficamente poco avevano a che fare con quelli portati nel resto del mondo (e senza nemmeno andare troppo lontano. L’avete visto il live di K-Dot a Parigi? No? Beh, vi consigliamo caldamente di recuperarlo qui).
Tuttavia, lo show di Travis Scott previsto per lunedì sera al Circo Massimo potrebbe sparigliare le carte in tavola, sebbene l’organizzazione sia stata letteralmente last minute. Ma del resto, stiamo parlando della première mondiale di un disco che ha già riscosso un successo planetario, raggiungendo 128 milioni di streaming solo nelle prime 24 ore di vita e conquistando il primo posto di tutte le chart (anche in Italia, dove Utopia ha debuttato al numero 1 della classifica FIMI/GfK diffusa ieri). Ci saranno ospiti sul palco? Ci sarà un opening? La produzione sarà mastodontica? Per ora possiamo solo immaginare, ma per scoprire come Utopia diventerà realtà non ci resta che vederci a Roma.