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X Factor, dopo l’inferno ci sono il purgatorio e la sua calma piatta

Si arriva al quinto live dopo una settimana infuocata che ha portato all’allontanamento di Morgan. La serata evita qualsiasi forma di polemica perdendo ritmo. A sorpresa eliminato Matteo Alieno

Autore Billboard IT
  • Il24 Novembre 2023
X Factor, dopo l’inferno ci sono il purgatorio e la sua calma piatta

Foto di Virginia Bettoja

Dopo un grave incendio è quasi impossibile mascherare l’acre odore di bruciato che sembra perforarti le narici, così come è complicato mandare le enormi macchie nere dai muri e dal pavimento: X Factor ci prova, ma il risultato è un quinto live che ha lo stesso sapore dei programmi pomeridiani per spettatori distratti. Il fantasma di Morgan aleggia nel Teatro Repower. Fedez, Ambra e Dargen D’Amico tentano di esorcizzarlo con delle battutine da bulletti dell’ultimo banco, mentre Michielin ridacchia. Il tutto sortisce l’effetto opposto e dimostra una cosa: a X Factor già manca l’ex giudice.

Ma, come sottolineato ieri sera in trenta secondi da Francesca Michielin, in barba a tutto l’hype creato da Fedez che aveva parlato di fantomatici fuori onda “gravissimi”, il quinto live è dedicato solo ai talenti e alla musica. Il problema è che si è andati oltre: i giudici sono stati più passivi del solito e, in quanto alle esibizioni, ci sono state puntate migliori. Il pubblico da casa va addirittura controcorrente e manda al ballottaggio Matteo Alieno (poi eliminato) e Angelica Bove, salvando gli Astromare, decisamente i meno a fuoco della serata. C’è chi nei commenti ha addirittura parlato di voto di protesta. Se fosse così, ci sarebbe spazio per parlare di “Maledizione dell’ultimo Morgan”.

Dall’inferno della settimana scorsa si è passati a un purgatorio dove le colpe e i misfatti si scontano con rose e fiori. In sottofondo le canzoni di Max Pezzali e degli 883, prima in versione acustica messicana, poi in un medley coinvolgente portato sul palco da tutti i concorrenti. Il tutto dopo una prima manche non esaltante.

Foto di Virginia Bettoja

X Factor, la prima manche del quinto live e le (non) assegnazioni

Il primo a salire sul palco del quinto live è Il Solito Dandy, il concorrente della discordia, quello che secondo Morgan sarebbe favorito dalla produzione di X Factor. La sua esibizione di Un’emozione da poco di Anna Oxa è da poco oltre la sufficienza: strofe cariche ed energiche a cui segue un ritornello un po’ sottotono. La stessa sensazione provata durante la prova di SETTEMBRE: il giovane cantante esegue un mash-up di Crazy e Je so’ pazzo di Pino Daniele. Bene finché canta le strofe napoletane, un po’ meno quando dovrebbe alzare l’intensità nel ritornello in inglese.

Ecco, se dobbiamo parlare di intensità, Maria Tomba è la concorrente ideale. Christina Aguilera e la sua cover di Lady Marmalade sono il territorio ideale della cantante di Fedez. La voce c’è e rimane sul pezzo anche quando Maria si muove per il palco e fa cose. Una delle prove migliori della serata, insieme a quella degli Stunt Pilots. La band di Dargen D’Amico canta Ain’t No Sunshine e mostra il proprio lato elegante, sinuoso e sensuale. Un buon arrangiamento eseguito perfettamente dal vivo.

Foto di Virginia Bettoja

Ora è giunto il momento di giustificare il titolo di questo paragrafo. Agli Stunt Pilots è stato cambiato il pezzo in corsa, dopo un’illuminazione da fase rem di Dargen D’amico. Fin qui ci potrebbe anche stare, se non fosse che anche Fedez, dopo aver assegnato Don’t Look Back in Anger degli Oasis a Sarafine, viene convinto dalla stessa Sara a ritornare suoi propri passi. Alla fine, è la stessa concorrente a proporre il pezzo tradizionale Riturnella che lei rielabora come al solito in modo interessante. Un po’ la medesima dinamica vista la scorsa settimana con Maria Tomba.

Poi c’è Ambra che, addirittura, neppure assegna un pezzo agli Astromare, ma li fa scegliere. Sì, il giovane duo è in una situazione complicata, ma non è compito dei giudici assegnare dei pezzi e pensare a una direzione artistica? Inoltre, nel momento di annunciare Angelica Bove, la giudice racconta di come abbia pensato molto al pezzo da assegnarle. Salvo poi scambiare il nome della band (Nothing But Thieves) con il titolo del brano. Vedendo come sono andate le cose con le altre assegnazioni, concedeteci il beneficio del dubbio. Al di là di tutto, le tre esibizioni della squadra di Ambra sono le più deboli della serata. Gli Astromare non sono pronti; Matteo Alieno è posto davanti alla difficile sfida di Niccolò Fabi e vocalmente non regge il pezzo; Angelica Bove non si discosta dal solito modo di cantare, esagerando col graffiato.

La giostra Max

Anche il quinto live ha avuto la sua giostra, stavolta a ritmo 883 e senza polemiche. Sarafine stravolge magicamente Hanno ucciso l’uomo ragno, così come gli Stunt Pilots rileggono in chiave punk Nessun rimpianto. Il Solito Dandy dimostra invece che il cantautorato di Finalmente tu è il suo terreno preferito. La migliore esibizione del medley però è quella di Matteo Alieno e questo lascia un po’ l’amaro in bocca. Quando può cantare e raccontare, quando può accompagnarsi con la sua chitarra, è tutta un’altra storia. La sua versione di Con un deca è ricca di sfumature. Non capiamo perché ci sia sempre questa ostinazione da parte dei giudici a voler separare gli artisti solisti dal loro strumento.

Se Angelica Bove offre una buona versione eterea di Come mai, meno belle sono le esibizioni quelle di SETTEMBRE, Maria Tomba e degli Astromare. Quest’ultimi appaiono più scollati del solito, mentre il cantante della squadra di Dargen D’amico, non convince a pieno. Si capisce che tiene alla canzone, la conosce e la “sente dentro”. Eppure, non riesce a far provare all’ascoltatore delle sensazioni che vadano oltre quel piacere superficiale che, in gran parte, è già insito nell’iconico brano di Max Pezzali. Tuttavia, Maria Tomba è stata la meno brillante della giostra: l’esecuzione di Sei un mito è vocalmente imperfetta. Un po’ l’opposto di quanto accaduto durante la prima manche della concorrente di Fedez.

Foto di Virginia Bettoja

Il ballottaggio

Ieri sera, a fronte di un quinto live di X Factor piuttosto piatto, durante il quale la retorica del “tutti bravi, belli e buoni” ha annoiato, il fattore sorpresa è stato il pubblico votante. Al ballottaggio vanno Angelica Bove e, a sorpresa, Matteo Alieno. Gli Astromare, che a questo punto dimostrano di avere una fan base di tutto rispetto, si salvano nonostante non abbiano passato una delle loro migliori serate a livello di performance.

Essendo rimasti tre giudici, non si può andare al tilt e si deve cominciare da Ambra, la giudice di entrambi i concorrenti al ballottaggio. Qui emergono tutte le criticità di un programma che non riesce più a tenere fede neppure al regolamento. Francesca Michielin non sa a gestire la posizione irremovibile di Ambra che non vuole annunciare il proprio eliminato per prima e che, grazie al benestare di Fedez e Dargen, vota per ultima.

Viene eliminato Matteo Alieno ed è una grossa perdita per Ambra e per un programma che sembra aver smarrito la propria strada. La speranza è che la semifinale – con gli inediti – e la finale, alzino un po’ il ritmo. Perché, in fondo, X Factor è una gara e non può abbandonarsi alla noia.

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