Indie

Persi fra gli “ANALASTEROIDS” di Pop X: guarda il video in anteprima

Il 5 maggio è uscito “ANAL HOUSE”, nuovo album dell’artista trentino interamente basato su un approccio algoritmico e generativo

Autore Billboard IT
  • Il8 Maggio 2023
Persi fra gli “ANALASTEROIDS” di Pop X: guarda il video in anteprima

Pop X (fonte: Bomba Dischi)

Nella sua ormai lunga carriera musicale, Pop X ci ha abituato a non dare mei nulla per scontato. Anzi, il suo progetto si contraddistingue proprio per la continua metamorfosi stilistica e il costante superamento di se stesso. Spostando di volta in volta più in là l’asticella della provocazione.

In un periodo in cui l’intelligenza artificiale rappresenta l’hot topic su cui si interroga l’industria musicale tutta, Pop X ha deciso di buttarcisi a capofitto producendo un intero album basato su un approccio algoritmico e generativo.

Il risultato è ANAL HOUSE: una raccolta di session di improvvisazione create con il software Max/MSP, modulo di progettazione grafico/musicale basato sulla creazione di pattern.

Partendo dall’house, genere quasi nazional-popolare, Pop X dà vita a un immaginario musicale complesso e disorientate, dall’approccio autenticamente sperimentale. «È la voce di un castrato finito dentro l’imbuto anale dell’html, in grado solo di bestemmiare Dio e nominare l’Ano nelle sue variopinte declinazioni», è la sua sintesi dell’opera.

Peraltro ANAL HOUSE è disponibile anche in vinile, il primo mai realizzato da Pop X.

Vi presentiamo qui in anteprima il videoclip di ANALASTEROIDS. Abbiamo colto l’occasione per fare anche uno scambio di battute con il Maestro Davide Panizza.

Il video di ANALASTEROIDS di Pop X

Ascolta l’album Anal House

L’intervista a Pop X

Perché un disco dal concept “anale”?

Anale perché è l’aggettivo che più utilizzo quotidianamente. È una parola che sento molto in questo periodo storico, sia musicalmente che sociologicamente parlando.

Come si lavora sulla programmazione di algoritmi del genere?

Si lavora con uno specifico software, nel mio caso Max/MSP.

E quali sono affinità e diversità rispetto all’intelligenza artificiale generativa come viene intesa oggi?

L’intelligenza artificiale credo sia più complessa. C’è una parte dell’algoritmo che “impara” nel caso della musica generativa. Come è in Anal House l’algoritmo è uno schiavo ed è stato costruito a tua immagine e somiglianza. Io compositore mi occupo di decidere quali sequenze armoniche fargli fare, pur sempre schiacciando io dei “toggles”.

Nel futuro prossimo vedremo sempre più musica generata da algoritmi?

Spero che si integrino i due mondi (musica umana e musica algoritmica) il più possibile, che dialoghino, certamente.

È in partenza il vostro tour europeo. Cosa vi aspettate dal pubblico?

Tanto affetto e un po’ di partecipazione.

Ormai sono passati quasi vent’anni dalla nascita del progetto Pop X. Un vostro bilancio su un arco temporale così lungo?

Non è facile essere lucidi e trarre conclusioni, di certo è un progetto ancora vivo.

Il tour europeo di Pop X

  • 5 maggio – Parigi, Le Boule Noire
  • 21 maggio – Berlino, Marie Antoinette
  • 25 maggio – Londra, Victoria Dalston
  • 27 maggio – Bruxelles, Antidote
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